ricomincioda7

STRESS


ANDA e RIANDA
 Abbiamo deciso così: andiamo nella casa in montagna, tornando a Firenze nei giorni in cui mio marito ha visite o impegni, o una volta più o meno a settimana per controllare la casa cittadina, il giardino, fare il cambio della biancheria. Tutto questo (salvo imprevisti) almeno fino a ferragosto: solo dopo ci hanno dato l’appuntamento per aggiustare, speriamo, l’aria condizionata in camper e senza quella non si viaggia. Su internet ho anche scoperto che tanto non c’è un posto libero in campeggi e aree di sosta per camper in luoghi sul mare e che ora in “alta stagione” i suddetti hanno raggiunto prezzi proibitivi, quasi da piccola pensione: dopo il Covid c’è stato il boom dei camperisti e, naturalmente, le strutture se ne approfittano. Dopo ferragosto faremo il punto e si vedrà. Intanto questo su e giù dalla montagna per ora almeno non è molto rilassante: è tutto un riempire e svuotare borse e zaini, bisogna pensare a cosa può servire nella settimana, quando e dove fare le lavatrici per riavere le cose al momento giusto, che provviste bisogna portare con noi dal frigo, qui e là, cosa invece può resistere, e quando sono là il PC non c’è, controllo sul cellulare un po’ di posta, ma non riesco a fare altro. In compenso lassù leggo, leggo molto: in due giorni ho fatto fuori “Il compagno” di Pavese e ho portato con me vari altri libri, tra i più grossi in attesa nella mia biblioteca. Non sono ancora in forma dopo il covid, mi stanco molto facilmente, sento la testa vuota, ho spesso male alle articolazioni, non so se una vacanza così mi aiuterà. Se a Firenze arriviamo a quasi 40°, lassù si arriva ai 30°: è già meglio per noi cittadini, ma per la montagna è un disastro: le sorgenti sono asciutte, nell’orto non si riesce ad annaffiare, i lamponi accanto a casa mia erano nati in abbondanza, ma si sono tutti seccati senza arrivare alla grandezza giusta per raccoglierli: ne ho trovato solo uno mangiabile, aveva un sapore ottimo, forte, ma per questa estate sarà l’unico. Il melo è pieno di mele, ma chissà come andranno a finire, se matureranno. Avrò poco tempo per scrivere qui, con tutti questi movimenti; stasera ripartiamo e stavolta c’è una novità, avremo ospiti per il fine settimana mio figlio e la sua compagna, dovremo allestire un minimo la seconda camera grande, sarà l’occasione per sistemarla un poco senza più indugiare. Ma tanto loro staranno come in B&B: dormire, colazione e via per i percorsi sui monti, beati loro! Anche se mio figlio ha detto che vedrà di dare una mano a suo padre per qualche lavoro più di fatica. Speriamo!