ricomincioda7

TORNATI


A FIRENZE 
Siamo tornati dalla montagna per passare il ferragosto a Firenze, ha piovuto, la temperatura si è abbassata (accontentiamoci), si può sopravvivere anche in città. In montagna ultimamente ci siamo stati per un periodo più lungo, tanto l'ordinanza del sindaco di Firenze ha vietato l'innaffiatura dei giardini, quindi non avevamo motivo di scendere, ora il nostro giardino è un disastro, temo che, se non pioverà di nuovo presto, perderemo diverse piante... Così stare lassù tranquilla mi ha rimesso un po' in sesto, adesso mi stanco meno, ho più resistenza quando faccio passeggiate, i mal di testa sono più rari. Quella casa è una benedizione! Ci sto proprio bene: l'orto e il bosco attorno, il verde delle montagne, il buio silenzioso con le lucciole di notte, il "canto" del torrente vicino... tutto mi piace. Si trova in una strada secondaria che non porta da nessuna parte, finisce ad un gruppetto di case, dopo aver attraversato un pezzo di bosco; mi piace percorrerla fino in fondo, sedermi un po' su un muretto al limite del bosco, poi tornare indietro. Un giorno, prima di arrivare in fondo, mi ero fermata ad osservare che qualcuno aveva spostato una panchina di legno da una parte all'altra della strada, ora è più all'ombra, accanto a un macchione di alberi e cespugli. Mentre guardavo, il macchione si è mosso a lungo con un gran trambusto. - Che grosso animale sarà?- Mi chiedevo. Subito svelato il mistero: ecco i grugniti del cinghiale e dal movimento e dalla "voce" doveva essere abbastanza grosso. Queste sono le sorprese che si possono incontrare lassù. Ci sono dei rospi enormi in giro e nell'orto al mattino e nel tardo pomeriggio, quando fa meno caldo, schizzano via tra i piedi tanti ranocchietti minuscoli, che risalgono dal torrente in esplorazione. Abbiamo anche i ghiri; ora dall'ultimo piano si sono spostati in due casottini semiabbandonati vicino alla casa, mio figlio ne ha visti due addormentati sul prato accanto al muro. Senza contare i tanti insetti e le meravigliose farfalle... Il vicino di casa dice che girellano caprioli e cervi, ma noi che stiamo lassù così poco non abbiamo avuto ancora l'onore di un incontro. Mio figlio è venuto nei fine settimana, una volta con la sua compagna, una volta con Riccardo, ha spinto mio marito a completare finalmente due camere da letto, per poterli ospitare, ora il primo piano è tutto vivibile ed io tiro un sospiro di sollievo a vedere, finalmente, gli spazi sistemati in modo decente, senza ammucchiamenti di mobili e attrezzi da bricolage dappertutto. Resta l'ultimo piano, ci metteremo mano l'anno prossimo, così poi ci saranno gli spazi giusti per poter ospitare insieme entrambe le famiglie della discendenza: figli e nipoti. Che bello sarebbe trascorrere qualche giorno tutti lassù! E' il sogno che ho avuto dal primo momento in cui abbiamo scelto quella casa... e sono già passati quattro anni! Ci si è messa di mezzo anche la pandemia... Per avvantaggiarmi, ho portato là, in un armadio nella cameretta da bambini, alcuni giochi di società... Ora potrebbe salire anche la famiglia di mia figlia, quando non ci siamo noi, le stanze a posto sono sufficienti per loro. Con mio figlio siamo andati a fare alcune escursioni, un giorno anche il picnic nel bosco. Camminate di alcune ore in bellissimi paesaggi, ma che fatica! Io non sono abituata, sono indebolita, non mi fa neppure bene alla protesi camminare a lungo e in salita, arrivo alla fine esausta e mi dispiace moltissimo limitare questa possibilità di gustare la bellezza dei dintorni. E anche per mio marito son finiti i tempi d'oro della giovinezza: alla fine era distrutto come me, forse anche di più. Siamo tornati a Firenze con le provviste del nostro orto: pomodori, insalata, prezzemolo, zucchine, mele, susine. Con la siccità quest'anno non ha prodotto molto, ma quel che c'è è proprio gustoso, il sapore è concentrato. Oggi ho fatto la marmellata con le mele, domani farò quella di susine. Per il dopo ferragosto, ancora non ci sono progetti.