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RITORNO DEFINITIVO


UN MESE COSI’ 
 Ci sono stata, sì, in montagna. Anche col brutto tempo, un’umidità che non ricordavo da un pezzo, che mi ha fatto vestire a strati con quasi tutto ciò che avevo messo in valigia. Allora siamo tornati a Firenze due giorni, per “asciugarci” e passare una domenica da mio figlio, poi siamo tornati lassù, visto che il tempo sarebbe migliorato, quindi ci siamo goduti un’altra bella settimana. E lassù si sta proprio bene: per me è un tempo e un luogo di stacco completo, di vita diversa. In realtà faccio cose che farei anche in città, anzi di qualcosa devo per forza farne a meno, ma chissà, forse è l’ambiente, forse lo stato d’animo, riesco ad essere in generale più rilassata. Tra l’insalata, le cipolle, le ultime zucchine, la quantità enorme di mele che l’albero ha prodotto quest’anno, passo molto tempo da ortolana nell’orto, poi in casa a pulire e sistemare ciò che raccolgo e intanto elaboro ricette ed esperimenti culinari, da fare soprattutto al ritorno a Firenze: ci saranno parecchie marmellate nel prossimo futuro e torte di mele che proverò a congelare. Ma anche col sole la temperatura a 800 metri si è infine abbassata troppo, siamo scappati e ho deciso che per quest’anno i miei soggiorni lassù sono finiti; mio marito resiste di più e forse tornerà là a lavorare ancora qualche giorno. Io, che cerco di non prendere freddo e umido durante l’inverno per non cadere nei miei malanni, figuriamoci se me li vado proprio a cercare già in autunno! Ora sono definitivamente a organizzarmi in città: sto facendo il cambio degli armadi, un po’ repentino quest’anno, dalle canottiere e sandali si è passati velocemente a magliette con le maniche lunghe e a scarpe chiuse, insieme a giacchette pesanti e impermeabili, perché il tempo volge al brutto. Peccato perché avrei passato volentieri qualche pomeriggio in giro per Firenze, a vedere qualche mostra, e i martedì mattina alla lunga passeggiata nel parco sull’Arno, con la scusa del mercato settimanale. Devo organizzarmi anche su questa pagina blog: i mesi passati, dai cambi repentini di programmi, mi hanno fatto trascurare qui gli aggiornamenti, vedremo se d’ora in poi sarò più ordinata, o se sarò, come capita, sopraffatta dagli eventi. Settembre si chiude “col botto”: mi sono arrivate le comunicazioni che ho avuto classificazioni importanti in ben tre concorsi letterari a cui avevo mandato racconti durante i mesi scorsi, con i relativi inviti alle premiazioni. In uno sono addirittura arrivata prima, era a Bologna e la premiazione si è svolta sabato scorso, naturalmente è stata l’occasione anche per un bel pranzo in un ristorante che fa tortellini strepitosi, non ricordo di averne mai mangiati così buoni. All’evento c’erano anche amici bolognesi che non vedevo da tempo e ciò mi ha raddoppiato il piacere della bella giornata. Le altre due premiazioni saranno in ottobre, per una stiamo già organizzando il viaggio, dice mio marito che per due o tre giorni si può andare anche col camper, dato che il problema più grosso, il water che restava aperto, è riuscito ad aggiustarlo, l’aria condizionata e il frigorifero se non funzionano non è più un guaio in questa stagione. L’ultima… non so, in quella data avrei già un impegno… si vedrà. Parlo, parlo, divago, per non soffermarmi sulla realtà di oggi 26 settembre, del dopo elezioni, si apre una nuova era che mi preoccupa non poco: mi dico che sono nata libera… e come finirò?