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TEATRO, ATTRICI E REGISTE


AVVENTURA MULTICULTURALE 
 Quando ci fu l’iniziativa del mio quartiere “Il libro del vicino”, sia l’anno scorso sia quest’anno, nel corso delle presentazioni dei nostri libri conobbi una signora egiziana, venuta in Italia per studiare molti anni fa e ora impegnata in varie iniziative e associazioni per diffondere la conoscenza delle comunità straniere. Mi chiese se mi avrebbe fatto piacere partecipare a qualche iniziativa, culturale o letteraria, e io risposi di sì… è sempre troppa la curiosità verso il nuovo… poi mi caccio nei “guai”…Ci vedemmo un giorno in un giardino pubblico, insieme ad altre “scrittrici” che avevano partecipato alla stessa iniziativa del quartiere, poi a lei venne l’idea di buttar giù uno spettacolo e partecipare all’evento fiorentino “L’Eredità delle Donne”. Insomma, incontrandoci qualche volta soltanto on line il progetto si è concretizzato, anche con la collaborazione di un’associazione culturale a cui appartengono alcune di queste signore. Il tutto si è pian piano arricchito: ci saranno letture tratte dai nostri libri, una canzone dal vivo, brani musicali suonati da un trio di fiati e percussioni, un’esibizione di danza come suggestione sulla libertà delle donne, siamo diventate registe di noi stesse.L’argomento generale è la resilienza femminile: le altre scrittrici, una italiana e le altre straniere, hanno storie di donne emigrate, di situazioni familiari difficili che vengono da esperienze vissute o ascoltate, poi scritte nei loro libri… e io? Nella mia autobiografia “L’aria buona del giardino” ci sono passi in cui una bambina (io) si è dovuta “corazzare” e trovare una sua strada per superare momenti difficili o per sentirsi libera, eravamo alla metà del secolo scorso, quando la famiglia era molto impositiva e coercitiva. Ho scelto due brani: “L’angolino del castigo” e “Cosa farò da grande”.Venerdì pomeriggio siamo riusciti per la prima volta a incontrarci di persona in un circolo di Firenze e a fare la prima prova: misurare i tempi delle letture, inserire le musiche di accompagnamento. Mi pare che stia venendo un lavoro interessante e sono piacevolmente sorpresa di come siamo riuscite a fare tanto senza esperienze né competenze specifiche precedenti. Ora ci rivedremo giovedì nell’auditorium dello spettacolo, per decidere gli spazi, i microfoni ecc, poi domenica prossima per l’ultima prova appena prima dello spettacolo.Per me non è un impegno difficile, sono abituata al teatro e mi piace leggere, spero davvero che tutto sia bello e piacevole per il pubblico, che poi faccia riflettere e pensare e che alla fine lasci un segno…Certo che aggiungo pure questo alle prove del “Camerino” e a quelle della regista giovane, che ci fa riportare nella rassegna L’Eredità delle Donne anche quest’anno il nostro “Alfabeto al femminile” (per fortuna me lo ricordo bene) e la prossima settimana sarà di fuoco…