ricomincioda7

DONNE IN SCENA


INSHALLAH
 Abituata dai tanti anni di teatro e forgiata dalla pignoleria dei registi che ho incontrato, per me preparare uno spettacolo vuol dire pensare a ogni minimo dettaglio, prevedere tutto il prevedibile, organizzare ogni momento e la sequenza dei discorsi e delle azioni, immaginando come affascinare il pubblico e tenerne desto l'interesse senza cadere nella noia, o peggio. Tutto il contrario di ciò che è avvenuto per "Luci nell'ombra", di cui ho parlato la volta scorsa e che è andato in scena domenica 23. Un unico incontro di prova dal vivo, e qualcuno era assente, in una stanza per niente teatrale offerta da una ARCI, il sopralluogo del giovedì precedente, ed eravamo solo in tre, all'auditorium soprattutto per accertarci che la tecnologia del sonoro e delle proiezioni funzionasse regolarmente e poi via! Ci siamo trovati tutti insieme, lettrici e musicisti, domenica alle 14,30 (solo a quell'ora potevano aprirci l'auditorium), un po' di conversazione tra noi: - Le sedie così, entriamo così, tu ci presenti uno per uno...- gli accordi tra i musicisti e una piccola prova dei brani musicali concordati, nei restanti avrebbero improvvisato... e alle 16,30 è iniziato lo spettacolo. Che non è andato affatto male, anzi. Certo aveva una atmosfera tutta familiare, semplice, alcune lettrici non erano affatto perfette, c'è chi ha un po' improvvisato i discorsi, alcune parti, soprattutto le proiezioni, non si erano viste prima e incuriosivano anche noi "attori", oltre che il pubblico, per cui in quei momenti eravamo "pubblico" tutti quanti. Alla fine chi è venuto pareva soddisfatto, le tematiche della resilienza femminile erano importanti e hanno preso tutti, la musica di flauto, sassofono e alcuni strumenti etnici, africani e australiani, era seducente e creava una bella atmosfera, la ragazza che ha danzato nel finale ha affascinato. Diverse persone ci hanno fatto i complimenti, qualcuno mi ha detto che aveva gradito molto la mia lettura, un altro che lo avevo molto divertito. In effetti nei miei brani c'erano anche momenti lievi. Le offerte libere per l'associazione di sostegno alle donne immigrate hanno riempito la cassettina messa all'ingresso... quindi tutto positivo. E io sono rimasta contenta, dopo che ero stata perplessa e avevo temuto per questa organizzazione così... disinvolta, forse un po'... araba, un po'... inshallah!