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TRADIZIONI DI FAMIGLIA


NATALE IN ANTICIPO 
 Per far combinare gli impegni di tutti e i turni di affidamento di Riccardo (quest'anno il giorno di Natale lo passa con la mamma) l'incontro natalizio di famiglia, quello che da anni è chiamato "i Bimbi Natale", è stato per il pranzo del 24, trattato come se fosse il vero giorno di Natale, con tutti i suoi rituali. La suddivisione delle portate ha visto mio marito proporsi per fare l'anatra laccata alla pechinese (che ha cucinato solo un'altra volta, molti anni fa), con tutti i carismi della ricetta autentica, così nei giorni precedenti abbiamo fatto una puntata ad uno dei negozi cinesi più forniti della zona, dove ha trovato ciò che gli serviva: salse, spezie varie, crepes speciali di riso in una confezione sufficiente per un reggimento (era l'unica!). Gli acquisti non sono stati facili, a causa delle scritte incomprensibili non sempre con traduzioni adeguate in inglese, così ha dovuto chiedere più di un consiglio ai commessi cinesi del negozio. - Speriamo che si siano capiti bene! - pensavo io. Non sarebbe prudente fare un piatto nuovo (o quasi) in un pranzo con ospiti, ma mio marito ha una grande fiducia nelle sue capacità. In effetti l'anatra è venuta bene, forse leggermente troppo cotta e abbrustolita, le salse erano mangiabili, ma quelle crepes di riso! Carta, semplicemente carta scricchiolante! Pare che non abbia ricordato bene le istruzioni del commesso, forse andavano bagnate prima di cuocerle... Comunque erano immangiabili, ne abbiamo riportate a casa una quantità sufficiente a fare molti altri tentativi... ma solo tra noi due, finchè non troviamo il modo giusto! Io, per prudenza, avevo preparato anche un tegame di costolette in salsa all'arancia, quindi c'era abbondanza. Insieme ai tortellini tradizionali, comprati in negozio, e tutto è stato apprezzato. La novità di ora è che la nuova compagna di mio figlio da circa un mese è venuta a convivere con lui e sembrano felici. Riccardo va d'accordo con lei, pare abbia accettato con tranquillità la situazione. Lei ha portato in eredità le sue due gatte, che in questa occasione erano molto frastornate da tutto quell'affollamento, si sono fatte vedere a stento. Abbiamo guardato foto di viaggi, poi i bambini a giocare, noi grandi a parlare soprattutto di questi figli che crescono così velocemente e si affrontano problemi nuovi. Riccardo è in seconda media, comincia a porsi la scelta delle superiori: lui ama la natura e gli animali, pare abbia detto ultimamente che farà la scuola d'Agraria, ma per i professori è molto bravo e creativo anche nelle materie artistiche, in generale però lo studio non gli piace tanto. Martino al primo anno di geometra avrà in pagella una sola insufficienza, che non è riuscito a rimediare per tempo; ieri l'altro ha stupito tutti interessandosi all'Art Nouveau che vedeva nelle foto di Barcellona e dicendo che la storia dell'arte gli piace, perchè si vede come cambia la storia degli uomini. E' la prima volta che fa apprezzamenti su qualcosa di culturale! Anche il rito dei regali è stato quello tradizionale: pacchetti posti sotto l'albero e distribuiti con grande confusione, poi altri sarebbero stati trovati il mattino di Natale nelle rispettive case. E finalmente, dopo gli anni del Covid, abbiamo potuto riprendere anche un altro rito: la foto di tutti i nipoti insieme per illustrare il calendario del 2023, che io gli preparerò nei prossimi giorni. Nei anni scorsi avevo fatto lo stesso i calendari, ma dovevo montare a collage qualche foto che loro mi avevano mandato nei mesi precedenti, soprattutto durante le vacanze estive. Ora sono più grandi, stanno abbastanza fermi, non ho dovuto scattare molte foto per averne almeno una degna di essere scelta! Quando erano più piccoli era una fatica improba trovarli tutti senza smorfie o sufficientemente fermi! Stamattina le ho scaricate, sono andata a riguardare quelle degli anni precedenti, fino alla prima volta in cui mi venne quest'idea, quando Diletta non aveva ancora due anni e Cesare non era nato: una bella carrellata di crescita e cambiamenti! Mi commuoveva guardarli un anno dopo l'altro, so che loro li conservano tutti questi calendari, ma l'emozione del tempo che passa, e troppo veloce, credo che la provi così forte solo la nonna... Per me Natale è stato alla vigilia, col nostro incontro di famiglia. Dopo la messa di mezzanotte, la parte religiosa, per me la festa era completata, ieri l'ho sentito come un giorno normale e oggi... come un giorno in più, a finire gli ultimi avanzi e ad aspettare di riprendere la solita vita. Mi sono dedicata a riordini casalinghi, Firenze in questi giorni è una bolgia di turisti.