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POMERIGGIO CULTURALE


PAROLE e MUSICA 
Muhammed al Idrisi - Tabula Rogeriana  Oggi avevo il pomeriggio completamente libero. Di solito il venerdì c'è il teatro dei ragazzi over 65, ma oggi ci siamo presi una sosta, dopo il doppio spettacolo della Befana (si sa, i vecchietti hanno bisogno di recuperare le forze...).Un regalo di ore tutte per me, non erano da disperdere... ma volevo qualcosa degno di nota, non relax e basta: rimpiango un poco quando il venerdì non avevo il gruppo di teatro e così a fine settimana mi prendevo a volte una "libera uscita". Ecco, cercavo qualcosa di simile.Il caso mi ha aiutato perchè ho saputo che all'Università, dipartimento di storia, ci sarebbe stata una tavola rotonda interculturale: "Il Mediterraneo nel Medioevo", per scoprire uno scienziato cartografo mussulmano che lavorò poco dopo il Mille a Palermo, alla corte di Ruggero II. Si chiamava Muhammed al Idrisi, io ne avevo sentito vagamente parlare e mi incuriosiva molto saperne di più, scoprire punti di vista differenti da quelli diffusi nel nostro mondo occidentale. Di seguito a ciò era previsto un concerto del gruppo musicale interculturale che ci aveva accompagnato allo spettacolo sulle donne nel mese di ottobre.Tutto capitava oggi, al momento giusto, non me lo sarei lasciata sfuggire! E così è stato un bellissimo pomeriggio, interessante e coinvolgente. Ho rivisto con tanto piacere alcune delle donne che parteciparono con me in ottobre, grandi saluti affettuosi, ho ritrovato due antiche colleghe di scuola, che non vedevo da anni e questi incontri mi hanno proprio rallegrato.Ascoltavo affascinata le parole sulle diverse cartografie di quel medioevo e riflettevo che di tutto questo mai si è parlato nelle scuole, la geografia è sempre stata una cenerentola di materia, mentre invece ci fa conoscere il mondo e il vedere i cambiamenti di rappresentazioni nel tempo e nelle diverse civiltà ci ragguaglia sulle diverse idee relative alle realtà. Credo che ciò che è stato detto oggi pomeriggio potrebbe affascinare qualsiasi classe, durante l'ora di geografia. E' lo storicizzare le materie scientifiche, le renderebbe meno ostiche e più vicine.Poi il concerto, le musiche di vari paesi del Mediterraneo erano coinvolgenti e a tutti veniva da seguire i ritmi, con le mani, coi piedi, con leggeri movimenti del corpo, anche se da seduti.Io mi guardavo attorno, notavo le provenienze e le età del pubblico. Era normale vedere persone... di tutti i colori in un incontro così e Firenze è sempre di più... colorata! Le età... c'erano persone di ogni età; la maggior parte erano giovani, penso studenti universitari perchè, come ho detto, l'iniziativa è nata nell'Università. Bellissimi ragazzi e ragazze, che io invidiavo un poco per la loro possibilità di studiare e partecipare a un pomeriggio così, ricordavo i miei affannosi studi universitari, tra il lavoro e la famiglia, possibilità culturali di cui non ho mai potuto godere. Anche professori dell'ateneo erano presenti, altri insegnanti come le mie ex colleghe. Io mi sono scoperta tra pochissimi anziani, come me più o meno: saremmo stati due o tre. E, come spesso mi accade, parte la fantasia: perchè sono lì, che vita fanno? E la domanda si allarga a tutti gli altri presenti: cosa spinge a passare un pomeriggio a sentir parlare di geografia, poi a battere il tempo su musiche mediterranee? Amore per la cultura, curiosità, è così bello scoprire qualcosa di nuovo...