ricomincioda7

LEGGERE


LA PRIMA PAROLA
 Arriva la lavapiatti nuova a casa di mia figlia; occorre montarla, collaudarla, controllare che tutto sia a posto e rapidamente, perchè mio genero è stanco di lavare a mano da diverso tempo i piatti di sei persone, da quando la vecchia si è rotta! Il nonno, cioè mio marito, che è l'esperto in tutto, viene chiamato e sabato pomeriggio sarà precettato per questo, lo passerà al lavoro a casa loro. -Vieni anche tu?- mi chiede. Io in verità avrei altri progetti, ma poi rifletto che è sempre un'occasione per stare un po' insieme ai nipoti e stavolta anche a mia figlia, visto che è sabato e non è al lavoro. E sarà un tempo calmo, non c'è da correre a ritirare nessuno a una scuola e a un'altra, non dovrò organizzare merende... Vado, non si sa a che ora torneremo, non è prevedibile il tempo che occorre per la lavapiatti. I bambini non mi aspettano, hanno già organizzato i loro giochi nel pomeriggio, è una sorpresa gradita. Damiano e Cesare in questo periodo sono appassionati di Lego, costruiscono i robot seguendo le istruzioni, ma inventano anche altre macchine e nuovi personaggi. Diletta ha voglia di mostrarmi i suoi quaderni con i lavori di descrizione sulle maschere del carnevale, poi con la pianola suona i motivi che a scuola stanno imparando col flauto e mi fa cantare "Au clair de la lune" mentre lei mi accompagna suonando. Insieme anche ai fratelli proviamo a cercare le note di altre canzoncine: i risultati sono scarsi, però è divertente. Il fatto che io parli correntemente il francese li affascina sempre; Damiano per lunedì ha proprio il compito di preparare la lettura di alcune frasi, così lo seguo e noto con piacere che ha una pronuncia molto buona. Ma la sorpresa più grande oggi viene da Cesare. Qualche tempo fa disse alla sua mamma che voleva imparare a leggere e a scrivere. - Chiedilo alla nonna, che faceva la maestra.- fu l'invito materno. E Cesare mi aveva chiesto: - Tu ora hai ancora voglia di fare la maestra e di insegnarmi a leggere e a scrivere? - Una richiesta delicata che mi aveva commosso. Ma la nonna che lo vede una volta ogni due settimane o poco più spesso non fa miracoli, può lanciare qualche stimolo, proporre qualche gioco sull'alfabeto, poco di più, giusto per stimolare la sua curiosità... Così negli incontri precedenti avevamo ripreso dal loro ripostiglio un gioco sulle lettere che avevo regalato a Diletta tre anni fa, gli avevo portato un librettino con esercizi di pregrafia che mi sembrava fatto bene e gli avevo indicato le pagine facili sulle vocali che un po' conosce, così avrebbe potuto esercitarsi anche da solo: volevo vedere se l'interesse sarebbe continuato. Ora lui mi mostra orgoglioso la pagina che ha completato sulla lettera A e decide di fare oggi quella sulla E. Così scrivendo e parlando insieme si incuriosisce per certi nomi corti di personaggi del libretto e pian piano ... riesce a leggere da solo uno dei nomi! Grande applauso da parte dei fratelli e della nonna, grande emozione per lui (e, lo confesso, anche per me) e lettura trionfale ripetuta per i genitori e per il nonno, tutto preso dalla lavapiatti. E' sempre un momento bellissimo, quasi magico, lo scoprire la chiave del mistero della lettura, rimettere insieme tutti quei segni e svelare la parola intera! Quante volte l'ho vissuto, sempre con emozione, quando avevo la prima classe! Ora Cesare è, diciamo, autodidatta, ma la meraviglia è uguale... Sto pensando di frugare in certi miei armadietti dove, molto in fondo, credo di avere ancora qualche avanzo di materiale per le prime classi, pian piano glielo porterò, se vedo che l'interesse continua. Poi, dopo tanto "studio", passiamo ai giochi di società e, verso sera, ai cartoni animati. La lavapiatti entra in piena funzione alle 21 e noi nonni finalmente torniamo a casa. Sono molto stanca, ma è stato uno dei pomeriggi più belli e intensi che abbiamo passato insieme.