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IL GIORNO DOPO


SUPPLENZA
I “vecchi” della compagnia IL CAMERINO VOLANTE continuano a perfezionare e a portare in vari teatri le commedie che hanno già in repertorio, noi “nuovi” restiamo in attesa per aprile del lavoro nuovo che il regista sta preparando, in cui verremo inseriti e che andrà per l’autunno. Però… il primo febbraio il regista mi telefonò, raccontandomi di una attrice “vecchia” che ora ha un grosso esaurimento, questo lo sapevo anch’io, avevo visto i problemi sorti nello spettacolo “Bar Gemma”. Lui voleva quindi esonerarla per un periodo, finché si cura, ma dato che già c’era in cartellone la replica di uno spettacolo di qualche anno fa, ma ancora richiesto, aveva pensato a me come sostituta. La supplente! L’ho fatta pochissimo agli inizi del lavoro di insegnante, in tempi preistorici, ora mi chiedevano di farlo come attrice! Gli diedi la disponibilità e aspettai… Questa commedia l’avevo vista appena era uscita, ricordavo vagamente la trama, non sapevo neppure quale personaggio avrei dovuto interpretare. Dovetti sollecitare il regista per avere il copione, lui credeva di avermelo mandato subito, invece se ne era dimenticato! Poi si ruppe la mia stampante, andai in cartoleria… Insomma iniziai a lavorarci ormai a metà febbraio, si andava in scena il 18 marzo. La memorizzazione è molto aiutata dalle prove in presenza ed io contavo proprio su queste per facilitarmi il compito. Invece gli altri, che non avevano bisogno di prove perché ormai l’avevano messa in scena mi pare 15 volte, erano impegnatissimi in un nuovo spettacolo che debuttava l’11 marzo. Dall’11 al 18 restava solo una settimana, è andata a finire che le prove con me sono state soltanto due, mentre io studiavo come una matta per conto mio, escogitando mille strategie per ricordarmi tutto. Comunque devo dire che sono stati tutti molto carini, mi davano suggerimenti, si offrivano di “salvarmi” in certe battute che, se le avessi dimenticate, avrebbe potuto dirle qualcun altro. Io però restavo parecchio ansiosa e mi veniva così facilmente mal di pancia la settimana scorsa… Gli ultimi giorni ho solo ripassato, ripetuto… in casa mia si è alzato il mucchio di biancheria da stirare e ho svuotato il congelatore da diversi piatti pronti… Mi ero divertita alla scelta dell’abbigliamento: avevo parlato col regista, avevamo deciso di caratterizzare il personaggio (un’anziana bottegaia arricchita col marito preso da un po’ di demenza senile) attraverso uno sfoggio di anelli e collane vistose, mi sembrava di essere ben entrata nel personaggio, donna ruvida, attaccata al denaro, insofferente per la sua vita senza soddisfazioni, ma in fondo di buon cuore. E ieri il debutto: ultimo colpo per me, il palcoscenico del teatro era piccolo, con l’arredamento lo spazio si restringeva tanto, così diverso dalla sala del circolo, vuota, in cui avevamo fatto le due prove. Per gli altri era abitudine, per me era riuscire a fare i miei spostamenti e intanto ricordarmi le battute giuste, al momento giusto e nel posto giusto. E’ andata, mi sentivo signora Ginetta Cipollini abbastanza da superare le difficoltà, sono rimasta soddisfatta della mia “supplenza”, i colleghi si sono complimentati per come ho lavorato, il tecnico del suono di quel teatro ha voluto conoscermi, mi ha detto che l’aveva già vista quella commedia, che gli è piaciuta molto la mia interpretazione e questo, detto da uno sconosciuto, mi ha fatto sentire BRAVA. Oggi ho dovuto scaricare la tensione che avevo dentro, non riesco ancora ad addormentarmi, sono ancora tesa, oggi pomeriggio sono andata a ridere e a mangiare frittelle ad uno spettacolo parrocchiale vicino casa mia: tutto riposo! Domani mi aspettano i vestiti da stirare e… un nuovo copione, stavolta del gruppo degli anziani, ma con calma, sarà per fine maggio. Mi auguro comunque che l’attrice da me sostituita guarisca presto, non vorrei trovarmi fra capo e collo un’altra supplenza!