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IN UMBRIA


NON HO VINTO, MA... 
Amelia, la città più antica d'ItaliaDa venerdì a ieri sera siamo stati in Umbria. Prima meta, Terni e principalmente la basilica di San Valentino. Perchè proprio là? Negli anni più rigidi della pandemia avevo partecipato ad alcuni concorsi di poesie, indetti da un'associazione "valentiniana" di Terni, poesie sull'amore: mi ero sempre classificata tra le "menzioni d'onore", ma le premiazioni erano state on-line e il mio desiderio di vedere questa basilica e di approfittarne per un giro in Umbria era rimasto nei sogni. Quest'anno il concorso era affidato a un'altra associazione, con regole diverse, i vincitori li avrebbero detti il giorno stesso della premiazione, cioè sabato scorso. Che fare? Andare o no? Io difficilmente vinco, a volte qualche "menzione", rischiavo, per così dire, di fare un viaggio a vuoto. Però di un'uscita ne avevo proprio voglia, concorso o non concorso; anche a mio marito faceva piacere e così siamo andati. E pure in albergo, perchè nel camper è in sistemazione l'impianto di condizionamento dell'aria. Abbiamo trovato un agriturismo tranquillissimo sulle colline vicino a Orte, "La locanda di San Lorenzo", avevamo un appartamentino tra uliveti e boschi, con un panorama spettacolare sulla val Tiberina, i monti, il paese antico di Orte; per la colazione ogni mattina il padrone ci portava dalla pasticceria un vassoio di brioches e paste appena sfornate da far resuscitare i morti, oltre alle bevande e ai prodotti confezionati da forno di cui ci manteneva piena la dispensa... Una delizia, ci siamo sentiti proprio coccolati. Stavolta al concorso non ho vinto niente, solo il diploma di partecipazione, graficamente molto bello comunque; mi sono detta che il giro valeva per le classifiche migliori degli anni precedenti. Ho vinto però lo stesso qualcosa di importante: alcuni giorni di piena e riposante vacanza! Ho voluto anche staccare il più possibile: la posta e facebook controllati solo ogni tanto, niente copioni da studiare, nessun libro da leggere, solo la lettura curiosa delle guide turistiche relative ai luoghi visti. Abbiamo fatto dei giri molto tranquilli, scegliendo tra le cittadine attorno. I tempi sono stati lenti, mio marito vive in vacanza con i ritmi e gli orari di casa, si stanca presto, stavolta non ho voluto spingerlo, affrettarlo, diciamo che ho lasciato che fosse lui a... dare il ritmo. Ormai non spero di cambiarlo, ormai a questa età mi sono rassegnata: per tutto ciò che vorrei vedere il tempo non ci sarà più, ogni meta raggiunta è qualcosa di prezioso e di cui devo accontentarmi. C'era anche l'incognita della mia caviglia, che ho dovuto tenere in considerazione, si è sforzata nelle stradine medievali in salita. Ora me la ritrovo gonfia... mi riposerò di più nei prossimi giorni. Abbiamo visitato Terni, città che mi è parsa disordinata, mi ha messo tristezza: i palazzi moderni brutti, frutto della ricostruzione affrettata dopo i bombardamenti distruttivi della guerra, qua e là spunta qualcosa di antico, di storico, ma spesso da restaurare, oppure restaurato o riadattato in modo sgradevole. Molto più belle le cittadine antiche, arroccate sui colli: abbiamo visitato e apprezzato Orte, Narni e Amelia, quest'ultima quella che ho preferito, anche se le stradine del suo centro storico sono state le più impervie. Però ha diverse case antiche restaurate bene, nonostante i cartelli VENDESI dà l'idea di un paese vivo e vivace, anche abbastanza pieno di giovani. Ecco, se fossimo stati col camper avremmo dovuto parcheggiare più all'esterno, certi paesi sui cocuzzoli col camper sono irraggiungibili da chi, come noi, ha difficoltà a fare lunghe camminate. Dappertutto pienone di turisti, la maggior parte italiani: il ponte, il bel tempo, la gran voglia di distrarsi, di vedere cose belle, come stava accadendo a me; comunque erano abbastanza ordinati ed educati, chi sceglie questi luoghi credo abbia un certo grado di cultura ed educazione. Dulcis in fundo: mangiate spettacolari! La cucina umbra e laziale per me ha qualche difficoltà: non mi piace il tartufo, nè certe verdure amare, gradisco poco il piccante, in quei giorni c'era la sagra del carciofo che io non sopporto, ma di cui mio marito va matto. Ma ho trovato lo stesso dei piatti squisiti nei vari ristoranti, ho apprezzato anche un carciofo, che però era ... un dolce di pasta lievitata con cioccolata e amarene, tipico della sagra! Spero che questa vacanza sia stata una buona cura ricostituente, oggi qui a Firenze ha piovuto a dirotto, siamo tornati appena in tempo. E nel giardino c'è una sorpresa: mentre eravamo via sono sbocciati i primi iris, azzurri, ho fatto appena in tempo a vederli, poi il diluvio, spero che la pioggia non li abbia distrutti.