ricomincioda7

COMPLEANNO


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Sono questi gli anni a cui sono arrivata oggi. Nei giorni scorsi ero in viaggio (poi ne dovrò parlare, è stato un bel viaggio), però sono voluta rientrare per oggi e passare il giorno del compleanno a casa mia. Mi piace che sia così, non so esattamente perché, forse l’ambiente familiare, le mie cose, la mia quotidianità normale mi pare che accompagnino meglio la ricorrenza. L’ho sentito le poche volte in cui non ero a casa: capitò negli scambi di classi in Francia, una volta ero a Dunkerque, l’altra a Parigi, due bei compleanni lo stesso, però… in quel giorno casa mia mi mancava. Oggi non è stato niente di speciale, eravamo rientrati all’una di notte per cui ero anche parecchio stanca, stamattina il giardino mi ha fatto un bel regalo: sono sbocciati gli iris viola scuro, grandi e dai bellissimi petali arricciati; sono nati anche piccoli iris selvatici, meno appariscenti, dal colore giallino un po’ rosato. Questi ultimi non li abbiamo piantati noi, erano già lì quando abbiamo preso la casa, però è solo da due anni che fioriscono. Anche il caprifoglio è in piena fioritura profumata. Pure il giardino della casa accanto alla mia mi fa un dono: anche lui è un po’ giungla, poco curato, però ha dei cespugli di rose che, mai tagliati, ogni anno sono sempre più giganteschi. Ce ne sono di bianche, di rosate e, meraviglia delle meraviglie, una pianta enorme di rose tea, con fioritura abbondante e di varie sfumature, tra giallo, arancione, rosa carico. Io amo moltissimo questa pianta, è come quella che avevo nella casa della mia infanzia, dagli stessi colori, ugualmente bella e imponente, mi perdo ad ammirarla, mi tornano ricordi e la nostalgia di quei tempi, insieme si fa più acuto il rammarico del tempo che passa. Accompagnati e adornati dalle rose tea i primi e gli ultimi compleanni della mia vita… Perché ora il compleanno mi mette più malinconia, che accompagna la consapevolezza dei traguardi tutto sommato raggiunti, penso che devo scegliere cosa privilegiare nei giorni a venire, che pian piano devo anche abituarmi a lasciar andare, a cercare e valorizzare l’essenziale… il tempo che mi resta deve essere pieno e vuoto contemporaneamente. Così, pian piano, ammirando fiori, pensando, meditando, tra serenità e malinconia è arrivata la sera anche di questo giorno, con un anno di più.