ricomincioda7

L'ULTIMO SOLE


QUALCOSA HO VINTO
reggia di Caserta Ormai sono passati 15 giorni, tutti di pioggia, di alluvioni, di disastri... L'ultimo fine settimana bello me lo ero goduto proprio tanto: ero in viaggio, a Caserta e a Nola. C'era di mezzo un altro premio, per un racconto stavolta; una "menzione di merito", ma tutto va bene se diventa l'occasione per uno spostamento. A Nola era la cerimonia, vicino c'è la reggia di Caserta che da molti anni volevamo visitare, quale occasione migliore? Stavolta eravamo in camper, abbiamo trovato un'area di sosta comodissima a Caserta, in dieci minuti a piedi si va alla reggia, in dieci minuti a piedi si è nel centro città, Caserta non è certo una metropoli! Tutto ben programmato e filato liscio: arrivo giovedì pomeriggio, giro serale esplorativo a Caserta, primo buon ristorante; venerdì a Nola, esplorazione della cittadina, pizza a pranzo, nel pomeriggio la premiazione e insieme a questa l'offerta di una visita gratuita guidata al museo archeologico e alle sale che illustrano la tradizione della festa dei gigli a Nola, che non sono fiori, ma... torri alte 25 metri che vengono portate a spalla, in gara, per un percorso lungo le viuzze del centro. Cena a mozzarella. Il sabato tutto dedicato alla reggia di Caserta, una magnificenza che all'inizio mi ha fatto girare la testa, per la grandiosità dell'insieme. Insieme alla reggia ci sarebbe stato il giardino, ugualmente immenso, 3 chilometri è la sua lunghezza. Era già pomeriggio e i piedi già brontolavano per il percorso all'interno della reggia: abbiamo optato per il percorso col pulmino fino all'estremità del parco, così da avere una veduta dell'insieme, poi una passeggiatina dentro la parte detta "Giardino inglese", che sembra piccolo, se si confronta al tutto, ma in realtà è grande pure lui. Poi... era ora di chiusura, ci è rimasta la voglia di tornare per il giardino e per il teatro, che non siamo riusciti a vedere: era aperto solo al mattino e questo orario ridotto ci era sfuggito, incantati da tutte le stanze e le altre meraviglie del palazzo. Peccato, ci avrei proprio tenuto, da commediante avevo già pensato di mandarne subito una foto ai gruppi dei miei amici di teatro. Alla domenica, dopo un altro giro per il centro di Caserta, l'ultimo pasto in una trattoria tipica e l'acquisto di un sontuoso vassoio di paste enormi nella pasticceria migliore, consigliata dal gestore dell'area di sosta, rientro a Firenze. Fine del viaggio, fine del bel tempo. Che dire di questa escursione al sud? Ho ritrovato le luci e ombre conosciute: il sole e il caldo ci hanno fatto sempre compagnia, la gente è splendida, tutti gentili, il cibo... neanche parlarne! Un attentato continuo alle diete! I contrasti: angoli ed edifici bellissimi, dimore cadenti, super centri commerciali, ruderi transennati da chissà quanto tempo... Il museo di Nola è stata una notevole scoperta, per la ricchezza dei reperti, la cura delle esposizioni, la chiarezza dei pannelli esplicativi: dovrebbero prendere esempio certi altri musei ben più famosi! E' un peccato che non sia maggiormente conosciuto, merita davvero una visita. Sono tornata a Firenze con il diploma, l'ennesima antologia contenente il mio racconto e stavolta anche un simpatico quadretto con la targa del premio e la riproduzione di una scultura di uno scultore locale, una rondine stilizzata. Ma, soprattutto, con gli occhi e l'animo pieni di sole e delle bellezze di quei pochi giorni. E fra poco si riparte.