ricomincioda7

FISIOTERAPIA


SETTEMBRE DI FUOCO
La conclusione dei controlli alla mia caviglia per le continue distorsioni è stato un ciclo di 10 sedute di fisioterapia richiesto dalla fisiatra, dopo avermi esaminato, manipolato e fatto camminare nel corridoio dell'ambulatorio.Con la pazienza di vari tentativi sono riuscita a trovare posto in tempi ragionevoli in un centro di riabilitazione, privato e convenzionato, a Fiesole, il più raggiungibile da casa mia, considerando che gli altri centri disponibili erano in paesi confinanti con Firenze, ma dalla parte opposta della città!L'inizio è stato fissato per il 30 agosto. Bene, mi dicevo, in due settimane me la cavo e ormai il caldo estivo sarà diminuito, si potrebbe tornare in montagna o fare un altro giretto in camper...Invece non è andata così.Alcuni giorni prima dell'inizio, dal centro mi hanno chiamato per avere informazioni sul mio problema, spiegarmi l'abbigliamento e dirmi che le sedute sarebbero state a giorni alterni, io ero nel turno lunedì/mercoledì/venerdì. Da rivedere la tempistica, praticamente se ne andavano due terzi del mese e per quei giorni non si poteva pensare alla montagna o altro. Mi sentivo già fortunata a non avere l'altro turno, quello col sabato...Ho scoperto che per arrivare lassù, a Fiesole, cittadina bellissima adorata dai turisti, dovevo prendere TRE mezzi di trasporto: autobus, tramvia, autobus e far combinare tutti gli orari, che in estate sono meno frequenti. Tre all'andata e tre al ritorno.Quindi parto alle 9 di mattina per arrivare in loco alle 11, faccio 15 minuti di elettrostimolazioni poi entro in palestra per tre quarti d'ora di esercizi, che non sono continuativi, il tempo si prolunga a seconda della numerosità dei pazienti che i terapisti devono seguire e delle loro necessità. Finisco attorno alle 12,40 e mi rimetto alla caccia degli autobus, cercando di sfruttare le combinazioni dei percorsi e delle fermate e subendo le conseguenze dei ritardi. Non arrivo mai a casa prima delle 14, una volta addirittura alle 15 e sono stravolta dalla stanchezza. Quando salgo sull'ultimo bus avviso mio marito che inizia a preparare qualcosa da mangiare, che sia rapido e leggero, perchè in quelle condizioni non ho più fame. Così la sera prima penso cosa fare e gli lascio il biglietto con le istruzioni. Dopo pranzo vado a letto e dormo... dormo... fino a un'ora e mezza (e ciò non mi toglie il sonno notturno). Quando mi sveglio ormai la giornata sta per concludersi, dal 30 agosto ho un giorno sì e uno no per la vita normale.E la metereologia ha pensato bene di far arrivare l'ennesima ondata di calore proprio in queste settimane, i miei rientri a casa "godevano" dai 32 ai 35 gradi, altrochè il rinfrescarsi settembrino!Il piede per lo meno mi pare abbia acquistato più forza e stabilità, spero duri poi nel tempo.Se Dio vuole, domani faccio l'ultima seduta e sento l'avvicinarsi della liberazione! Nei giorni scorsi scrivevo man mano una lista di cose da fare, di posti in cui andare, di telefonate che stanno aspettando, la lista  si è allungata... Da giovedì spero di riuscire finalmente a cancellare qualcosa, per riscattare un po' questo mese di settembre.