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IL PRANZO


DOLCE IL RICORDO 
torta della nonna Domani sarà passata una settimana: 50 anni + 7 giorni. Più ci penso e più è bello ricordare ciò che è stato sabato scorso. Il pranzo semplice, molto “toscano” perché la maggior parte degli invitati, parenti e amici, sono scesi dal nord Italia e sapevamo che li avremmo fatti contenti con i tortelli mugellani, i crostini fantasiosi e, soprattutto, con la bistecca “fiorentina”. Poi abbiamo aggiunto per dessert la “torta della nonna”, che qualcuno non conosceva e che mi sembrava adatta alla circostanza, visto che siamo abbondantemente nonni. Eravamo in ventidue, al ristorante ci hanno apparecchiato all’aperto, ma siepi, alberi e ombrelloni riparavano dal sole e ci appartavano dagli altri clienti, il tempo è stato splendido, caldo il giusto e senza vento, così siamo stati benissimo e ci siamo sentiti molto liberi. Io guardavo tutte quelle persone venute per noi, che ci vogliono bene e anche noi amiamo, che ci hanno finora affiancato, più o meno a lungo, nel percorrere la nostra vita: ognuna è accompagnata da ricordi e i ricordi sono catene, uno tira l’altro, parlandone si intrecciavano, rivivevano, venivano lì con noi anche altre persone non più presenti fisicamente… Qualcuno tra i commensali non si incontrava da anni, c’erano molti aggiornamenti da scambiare! Erano come parti di un puzzle, da tentare di ricomporre. Mi era venuta l’idea di prendere con me l’album delle foto del nostro matrimonio (avevamo invitato anche l’amico che ce le scattò, a quel tempo si fece tutto in economia!), foto ormai virate sul rossastro… Verso la fine del pranzo, prima del dolce e del brindisi, l’ho silenziosamente tirato fuori e passato a quel fotografo, subito si è formato un capannello soprattutto coi nipotini, poi è stato sfogliato più volte e guardato da tutti, ed ecco nuovi motivi di meraviglia, di riconoscimenti, spunti per altre conversazioni, per ricordare fatti e persone: mi sembra che sia stata una ottima idea, tra sorrisi e nostalgie. E così chi non c’era quel giorno di 50 anni fa ha scoperto come andò. Sì, la festa è stata proprio come volevo: semplice, serena, e ho sentito palpabile un mondo di affetto intorno a noi.