ricomincioda7

ALLUVIONE


ANGOSCIA
 Giovedì sera avevo le prove del teatro. Nel tardo pomeriggio c'era stata una bomba d'acqua col vento fortissimo, per fortuna alle nove pareva si fosse tutto calmato, quando io e il mio compagno attore, con cui vado al teatro, abbiamo percorso in auto le strade. Invece abbiamo fatto appena in tempo a parcheggiare e a ripararci nel giardinetto del teatro sotto una tettoia, che si è scatenato un nuovo diluvio: la pioggia cadeva così fitta che a 20 metri di distanza formava una cortina, non si vedevano le case dall'altra parte della strada. Noi stavamo su un marciapiede un po' rialzato rispetto alla zona erbosa ormai trasformata in acquitrino, ma dopo qualche minuto ci siamo accorti che dalla grondaia usciva un flusso violento d'acqua e che il tombino davanti a noi non riceveva più, era diventato un getto di fontana: tutto si riversava sul nostro marciapiede e noi ci spostavamo sempre più per non finire a mollo. Io guardavo tutta quell'acqua e pensavo alle alluvioni nelle strade, all'acqua e al fango che entrano in casa, alle rovine che portano... E' arrivato chi aveva la chiave della sala, siamo entrati, il diluvio si è calmato, abbiamo fatto il nostro lavoro. Al ritorno sul percorso c'erano zone in cui l'auto pattinava dentro immense pozzanghere... A casa, agli ultimi controlli su internet, scoprivo il disastro che stava avvenendo nelle zone attorno a Firenze, confinanti con la mia: Campi, Prato, altri comuni, tutti alluvionati, le strade interrotte, anche le autostrade e la ferrovia. Siamo in zona di pianura, ci sono vari torrenti che scendono dall'Appennino e molti canali, che furono costruiti alla fine del '700 dai Lorena, per imbrigliare le acque, contenere le alluvioni e irrigare le coltivazioni: proprio questo reticolo idraulico minore non ce l'ha fatta a contenere l'enorme massa di pioggia improvvisa ed è "esploso", la pianura è diventata tutta una palude. Ci sono morti, ci sono danni incalcolabili alle abitazioni, ditte e materiali distrutti, vivai e campi sommersi, gente bloccata nei piani alti delle case senza corrente elettrica nè acqua potabile ormai da due giorni, dai telegiornali si diffondono immagini e notizie tragiche. Attraverso facebook si condividono le offerte di aiuto e le organizzazioni dei soccorsi, ditte e negozi mettono a disposizione i loro prodotti per chi ha perso tutto. Mia figlia, a Poggio a Caiano, abita leggermente in alto, l'acqua dell'acquedotto non è garantita potabile, sono circondati da zone sommerse. Mio figlio, a Montelupo, abita fuori paese, sul versante di una collina: dietro casa sua c'è stato uno smottamento di terreno, finito sulla macchina dei vicini, è stato controllato da esperti, per ora si è fermato. Naturalmente scuole chiuse dappertutto, mia figlia e suo marito ieri non sono riusciti a raggiungere il luogo di lavoro. Oggi, 4 novembre, è l'anniversario dell'alluvione di Firenze, nel 1966: che pessima coincidenza! Sta ricominciando a piovere, siamo tutti in apprensione, l'angoscia continua.