ERAVAMO 4 AMICHE AL BAR… e non solo
“Rimpatriata”: aveva chiamato così il gruppo aperto su whatsapp l’amica che ha avuto l’idea, ci siamo organizzate, dovevamo essere in cinque, ma una si è ammalata all’ultimo momento.Io sono andata con curiosità a ricercare tracce nel passato: non ci incontravamo a Bologna dal 2015! Con qualcuna ho avuto rapporti in questi anni, anche se non frequenti, di una non sapevo più nulla. Eravamo amiche di blog: ci siamo conosciute scrivendo qui su Libero, commentandoci a vicenda nell’epoca d’oro dei blog, poi quasi tutte li hanno abbandonati, c’è chi si è appassionata di whatsapp e attraverso quello ha tenuto le fila delle vite di altre. E ora proponeva di ritrovarci, una rimpatriata come ai vecchi tempi quando almeno una volta all’anno passavamo insieme una giornata a Bologna, la più centrale rispetto alle nostre città di provenienza, di sabato, per frugare tra i banchetti del mercato della Montagnola, per aggiornarci il guardaroba con le occasioni e trovare regalini per i nostri cari.In quei bei tempi lontani ci eravamo definite “Le dame della Montagnola”.Rivederci dopo tanti anni! Mi viene sempre in mente la bellissima canzone di Guccini, “Incontro”, cosa ritroveremo? Sarà una gioia o una delusione? E questo pensiero nei giorni precedenti mi emozionava e mi metteva una goccia di ansia.Ieri è stato il grande giorno, col rituale ormai consolidato: ritrovo sul piazzale della stazione sotto le bandiere, piccola sosta al solito bar (per fortuna esiste ancora) per un caffè e… una pipì di riserva, arrivo al mercato e inizio dell’esplorazione, cominciando dalla parte sulla Montagnola, dai banchi etnici, dell’usato e degli stock a miglior prezzo, poi discesa al piazzale “8 Agosto” tra bancarelle di ogni genere. Anche il ristorante cinese affacciato sulla piazza esiste ancora, ma adesso c’è Google , così avevamo prenotato, per sicurezza. Nel pomeriggio prosecuzione del giro e degli acquisti, fino al ritorno in stazione e ai nostri treni verso nord e verso sud.Sui banchi i prezzi sono aumentati, qualcuno è cambiato, il ristorante si è rinnovato e modernizzato, nel menù propone piatti nuovi, ma noi… ci siamo ritrovate le stesse! E con una grande gioia di poter passare tante ore insieme: ne avevamo di aggiornamenti da scambiarci, dopo tutti questi anni!Gli argomenti di conversazione erano su di noi, le vicende della vita, i sogni, gli incontri, le preoccupazioni, gli scambi di suggerimenti e consigli, mariti e figli… Ma stavolta un argomento ha preso più spazio che nel passato: i nipotini! Ormai tutte ne abbiamo, parlare da nonne è sempre piacevole, ora sono loro in cima ai nostri pensieri e le narrazioni delle loro prodezze ci accomunano, è tutto un passarsi con orgoglio le fotografie che teniamo sui cellulari.Sono ore di scambi, di simpatia, di sorellanza, sono giornate che lasciano tracce gioiose e leggere nelle nostre anime, rientriamo a casa la sera con serenità, riprendiamo meglio il tran tran della vita ordinaria di ogni giorno. Bisognerebbe che riuscissimo a mantenere, periodicamente, questa bella abitudine, ora che è stata ripresa.Le mie amiche di solito fanno grandi spese a questo mercato, io non compre molto, vado soprattutto per la gioia di stare insieme, a volte mi prendo appena una sciocchezza, tipo una collanina o un foulard, giusto per avere un ricordo della giornata. Ieri ho comperato soltanto due grembiuli da cucina natalizi spiritosi per le famiglie dei figli, glieli darò a Natale, e una maglietta rossa che mi serve per il teatro: questa sarà il ricordo della nostra giornata insieme.