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Post N° 176


STORIE DELLA STORIAIeri sono andata a vedere la mostra di quadri di Ottone Rosai.Insieme a una cinquantina di opere, c'era un filmato di qualche tempo fa sulla sua vita, con interviste e documenti storici dell'epoca, cioè della prima metà del '900.Di Rosai mi piacciono soprattutto i paesaggi, ma non è di pittura che vorrei parlare.Come già capitato tante altre volte, di fronte a "documenti" di quel tempo, provo una forte emozione, ne sono attratta in modo particolare...come se ci fossi anch'io, là, dentro quei quadri o quelle riprese di vecchi cinegiornali ...Perchè là dentro c'è la storia dei miei familiari......loro, i piccoli uomini dentro alla grande STORIA...ci sono tutte le storie che mia mamma soprattutto mi ha raccontato negli anni, un poco un giorno, un poco un altro giorno, a volte in risposta a mie domande precise...come tessere di un grande puzzle che non è ancora completato e che non è mai stato in ordine.Io ho una teoria: credo che i nostri familiari, oltre a lasciarci in eredità i colori di occhi e capelli, ci lascino un non so che della loro storia, tracce, scintille, atomi forse, per cui dentro di noi ci sono ancora delle sensazioni, emozioni, paure che bisnonni, nonni, zii hanno vissuto...Così mi spiego quell'attrazione mista ad uno strano timore, che provo davanti a quell'epoca storica, che "sento" in me diversa da tutte le altre.Penso che sarebbe bello se nelle famiglie ci fosse qualcuno che raccogliesse, scrivendole, tutte le storie dei parenti, poi le passasse alle nuove generazionie così via nel tempo...Io cerco di "passare" qualcosa ai miei figli, ma pian piano si dimentica e si disperde...Forse varrebbe la pena di cercare di mettere un po' più in ordine quel puzzle!(L'immagine è un quadro di Rosai: "Cancelletto rosso")