ricomincioda7

 


CHI TROPPO, CHI NULLA.T. è una bambina rumena arrivata in Italia nel settembre 2006, fu inserita nella mia classe, una terza, fece con grande impegno il suo percorso di apprendimento dell'italiano e alla fine dell'anno era fra i migliori della classe! Per i suoi genitori lo studio è importantissimo e chiedevano a noi insegnanti che non "facessimo sconti" alla loro figliola perchè non italiana: ma non ce n'era certo bisogno!Naturalmente, ora T. frequenta il mio corso di francese extracurriculare e, non avevo dubbi, è fra i migliori.Però, dopo la lezione sulla crepe, non si era più presentata.Passi la prima assenza, ma dopo chiedevo notizie ai compagni di classe:"Oggi a scuola aveva mal di testa......Oggi, boh?!Aveva detto che veniva..." E così via.Mi è venuto un sospetto...Ieri mi sono appostata per incontrarli mentre uscivano dalle lezioni, prima che si radunassero per venire da me.Ho chiesto a S.:"Oggi c'è T.?""Sì, sai perchè non veniva? La sua mamma si era arrabbiata perchè avevamo mangiato la crepe invece di studiare!"Avevo visto giusto! Come immaginavo!T. mi ha confermato, le ho detto che poteva riferire alla mamma che anche preparando e mangiando la crepe si può parlare in francese...Insomma, ieri è tornata: si è riparlato di questo in classe, tutti assieme, per far notare a tutti che si imparano parole francesi anche giocando, cantando, costruendo origami e...preparando le crepe! Soprattutto visto l'orario, dopo otto ore di scuola.Un'amica ha commentato : "Se la tua mamma ti avesse mandato alla lezione successiva, sarebbe stata contenta, perchè abbiamo lavorato e abbiamo scritto per imparare bene gli ingredienti per fare la crepe..."Naturalmente ieri T. si è fatta in quattro per recuperare, copiandoli sul quaderno, tutti i compiti che le mancavano...E all'uscita la mamma si sbracciava per salutarmi, con un sorriso da un orecchio all'altro...Spero abbia capito.Meditavo: una bella differenza tra questi genitori, che temono la scuola troppo facile, e altri, molti altri, che hanno come principale preoccupazione quella di "salvaguardare" i propri pargoli dallo studio e dall'impegno eccessivo (secondo loro)!