ricomincioda7

Post N° 199


Scuola al passato remoto (5)La faccenda non stava proprio come pensavo...L'Istituto prestigioso che così gentilmente mi offriva il lavoro aveva le classi dalla materna fino alla scuola media e teneva a convitto dal lunedì al sabato le iscritte che provenivano da fuori città. Da quell'anno potevano iscriversi alla scuola anche i maschi, ma non restare a convitto.Ecco, io sarei stata l'insegnante del doposcuola per le ragazzine che stavano lì dentro tutta la settimana. Erano tre della scuola elementare e tutte le altre...della scuola media!Prendevo servizio alle 14,30, conducevo le mie fanciulle in una sala antica, con lunghi e vecchi banchi di legno, io stavo su una monumentale cattedra sistemata su un'alta predella (mi vedevo come un'antica miniatura dell'università medievale!) e dovevo assisterle nei compiti, sempre abbondanti, controllare gli esercizi svolti, interrogarle quando dicevano (!) di avere già studiato, rispiegare ciò che non era stato capito, il tutto col minimo di rumore, tutto un sussurrio, per non disturbare le altre...Alle 16,30 mezz'ora di ricreazione in giardino o nel chiostro, poi daccapo fino alle 19,30, ora di cena e fine del mio lavoro.E in questa seconda parte del pomeriggio chi aveva finito i compiti doveva lo stesso restare lì nei banconi e fare attività che non disturbassero: una tortura, soprattutto per le piccoline che mi facevano veramente pena: hai voglia leggere, disegnare, fare parole incrociate e giochi da tavolo, vestire e svestire le bambole, ma sempre sedute!Qualcuna lavorava a maglia, ricamava, scriveva lettere...era anche il momento delle confidenze e venivano a raccontarmi i fatti loro, di povere bambine che passavano in collegio, sedute quasi da mattina a sera, tutta la settimana. Alcune, a dir la verità, non erano molto vispe, anche pluriripetenti (forse quella scuola era l'ultima spiaggia, ma non voglio malignare troppo...) e un giorno scoprii che una alunna di terza media aveva 17 anni...solo un anno meno di me!!!Naturalmente mi guardai bene dal dire loro la mia età, altrimenti la reputazione che a fatica mi stavo costruendo tra loro sarebbe andata a farsi benedire.....ero la "signorina" e dovevano darmi del LEI.Non avevo problemi nel seguire il loro lavoro scolastico, dove col mio aiuto ottenevano buoni risultati.Le difficoltà sorgevano nella disciplina, quando il chiacchiericcio in certi momenti attirava una delle suore che metteva la testa dentro l'aula con un SSST! fulminante (e allora sì che stavano zitte e chinavano la testa quasi a scomparire nei banchi!). Io...a ottenere il silenzio ci mettevo molto più tempo...La madre superiora mi aveva preso in simpatia e nella ricreazione scambiava due chiacchiere con me, ma purtroppo dopo pochi mesi fu trasferita e la nuova era davvero un'arpia!Mi aggiunse, nell'orario dalle 14,30 alle 16,30, un gruppetto di ragazzini della scuola media che, disse, non potevano essere seguiti dalle famiglie (naturalmente lo stipendio, che non era certo abbondante, non ebbe aumenti).Figuratevi se quelli avevano voglia di essere seguiti da me!!!Una fatica per fargli combinare qualcosa di buono e per farli "interagire umanamente" con le "signorine", che si lamentavano di non riuscire a lavorare tranquille in quelle ore, a causa delle turbolenze dei loro compagni! Naturalmente, la colpa era mia che faticavo a tenere la disciplina! In fondo era vero...e questo mi angosciava tanto, perchè avrei voluto in ogni modo che le cose funzionassero.Pian piano finì questo anno scolastico, per me durissimo...Sì, in un certo senso avevo "insegnato",( O forse è meglio dire che avevo dato ripetizioni? Pure sottopagate...) ma con quanta fatica...