ricomincioda7

Post N° 232


Scuola al passato remoto (11)continua dal post 229Era il 1970 e in seguito al '68 nelle colonie c'era stata una rivoluzione copernicana, di cui io ero all'oscuro poichè non avevo fatto il corso di preparazione.Via le file per due, via le regole ferree quasi carcerarie, le colonie dovevano essere "umane" e non massificanti.Ora le strutture erano più piccole, ricercavano fini non solo assistenziali, ma anche formativi; non c'erano più le "squadre", ma i "gruppi", meno numerosi, di circa 15 bambini.Insomma, si doveva cercare di vivere una vita quasi normale, gli educatori dovevano essere AMICI, via anche l'autoritarismo...Ma la linea sottile che separava tutto questo dall'anarchia completa era facilissimo superarla, come accadde in quella colonia in cui ero finita io: nessuna regola era stata data all'inizio, le giornate erano un caos continuo, i bambini venivano semplicemente "invitati" a fare questo o quest'altro...La direttrice aveva pochissimi anni più di noi educatrici e sperava che la colonia così funzionasse, salvo poi correre ai ripari e "tirare il freno" per ricondurre i ragazzini a più miti consigli quando ci accorgemmo che...si rischiava di distruggere la colonia e chi c'era dentro! Riuscimmo appena in tempo a domare la situazione verso la fine, per non fare figuracce il giorno dell'ispezione degli addetti della Provincia, che rimasero solo un po' sorpresi nel vedere un bambino, a cavalcioni della finestra al primo piano, che stava piantando chiodi in un'asse: quello ci era proprio sfuggito!!!La colonia era frequentata dai figli degli autisti degli autobus, famiglie normali quindi, e da bambini orfani di uno o entrambi i genitori, o abbandonati alla nascita: tutti questi provenivano dall'orfanotrofio cittadino e si può immaginare le situazioni di disagio e carenze affettive, che rendevano il nostro compito veramente arduo...Anche se ogni educatrice aveva il suo gruppo, spesso facevamo laboratori in cui si mescolavano i bambini, così li conoscevamo un po' tutti.Io cercavo sempre di seguire laboratori di attività espressive (disegno, pittura) o quello di giornalismo, che stampava il giornalino della colonia: mi piacevano e in genere erano preferiti dalle persone meno agitate: questo mi permetteva di ...tirare un po' il fiato, naturalmente senza abbassare la guardia, perchè i litigi, le risse e ...gli oggetti volanti arrivavano quando meno me lo aspettavo!In quanto al mio gruppo...merita un capitolo a sè...