ricomincioda7

Post N° 298


Scuola al passato remoto (18)(continua dal post 295)Dopo tre anni dal diploma, con la necessità di lavorare per dare un contributo in famiglia, occorreva fare il punto della situazione.D'estate tutto OK, fra colonie e campi solari ero ben sistemata, ma nel resto dell'anno...non si poteva campare con due mesi di lavoro estivo , un po' di lezioni private e qualche giorno di supplenza!Stava per uscire un nuovo concorso magistrale, questa volta mi ero iscritta ad un corso di preparazione ed avevo le idee più chiare, innanzitutto su come svolgere un tema di pedagogia. Qualche speranza ce l'avevo...ma si sa che nei concorsi conta tantissimo anche la fortuna...quindi non volevo illudermi...Una nuova cliente della mia mamma, che lavorava al Comune, conosciuta la nostra situazione, mi disse:"Perchè non fai domanda per lavorare nei doposcuola del Comune di Bologna? Tu risulti capofamiglia, con la mamma e il fratello minorenne a carico, avresti un ottimo punteggio."Non sapevo che le disgrazie di famiglia potessero portare questo tipo di vantaggio!A dir la verità, le pessime esperienze nei doposcuola che avevo avuto non mi facevano prendere in considerazione volentieri questa opportunità...Ma ora professionalmente mi sentivo cresciuta, avrei potuto osare......poi non era il caso di andare avanti così...Insomma, mi decisi e feci questa benedetta domanda.In quel momento il Comune di Bologna stava sostenendo un grosso sforzo nel campo dell'istruzione, stava ampliando con i suoi insegnanti la disponibilità ad aprire sezioni di doposcuola per venire incontro alle sempre maggiori richieste delle famiglie, soprattutto in alcune zone della città che si stavano riempiendo di nuove case, con nuove famiglie in cui entrambi i genitori lavoravano, con tanti immigrati, dal Sud d'Italia a quell'epoca.Per cui si sapeva (voci dei giovani insegnanti miei conoscenti) che la vita nei doposcuola non era facile...Con tutte le mie paure e i miei punti interrogativi, il primo ottobre 1972 iniziai la mia "supplenza annuale" come insegnante del Comune di Bologna, in una scuola semicentrale della città, che già conoscevo poichè vi avevo fatto, negli anni prima, alcuni dei miei scarsi giorni di supplenza (unico aspetto della faccenda che mi rincuorava).Anche se era un doposcuola, questa volta ce la dovevo fare, ad ogni costo!