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SAN VALENTINO


Domani è San Valentino. A me piace l'usanza, credo anglosassone, di mandare i "valentini", cioè i bigliettini di affetto, agli amici. Questo facevo fare ai miei scolari (...quanto tempo fa...), a volte "pilotando" il tutto affinchè diventasse un'occasione per riflettere sulle doti positive, magari un po' nascoste, che ognuno ha e che lo rendono interessante e degno di avere amici.
Mio marito, sempre decisamente contrario a tutto ciò che puzza di consumismo, invece si scioglie romanticamente per quest'occasione e, straordinario !, il 14 febbraio non prende nemmeno impegni in parrocchia! Così sono sicura di godermelo un poco anch'io. Non che facciamo follie, ma è un momento per noi...con conseguente scambio di regalini. Io, alcuni giorni fa, avevo adocchiato il regalo DOC in centro a Firenze, in un negozio di porcellane famosissimo a livello mondiale, ma per fortuna questo è ancora periodo di saldi...Si tratta di una coppia di tazze per la colazione, fatte a forma di testa di gatto: due mici simili, ma non identici, uno sul grigio, l'altro rosso. Noi siamo fanatici per i gatti, con gli anni in casa nostra abbiamo arricchito una collezione di immagini e oggetti con gatti, sui gatti, a forma di gatto ecc... Quindi ieri all'uscita dal corso di teatro sono andata in centro per alcune spese, tra cui queste tazze che si sarebbero "mimetizzate" tra gli altri pacchetti al mio rientro a casa. Era un po' tardi, tra un negozio e l'altro sono arrivata alle porcellane alle 18.45. CHIUSO!  Illuminato, ma l'entrata...CHIUSA! Controllo l'orario: indica la chiusura alle 19. Allora? Dentro poi vedo un certo via vai di commesse e alcuni clienti. Allora comincio a sbracciarmi per farmi notare dall'interno, ma senza risultati, finchè una commessa si avvicina ad una delle vetrine per sistemare qualcosa. Comincio a battere sul vetro, lei mi nota e le chiedo, gridando, se mi può aprire. "E' già chiuso!" risponde lei senza scomporsi. "Come, chiuso?! Ma l'orario affisso all'ingresso dice alle 19!" "Dobbiamo chiudere prima, per sistemare tutto..." "Allora non è corretto, i clienti non sanno e guardano l'orario affisso" E via discorrendo, anzi discutendo tra marciapiede e vetrina. Visto che non mollavo e mi stavo un po' arrabbiando, è venuta ad aprirmi sospirando ed alzando gli occhi al cielo. Quando sono entrata, mi ha detto: "Deve prendere molte cose? Sa, a quest'ora il computer certe volte non  registra più..." Ma che razza di discorsi... Ho chiesto le mie tazze, me le sono fatte confezionare in pacchetto regalo (così mi hanno dedicato ancora un po' di tempo),
ho pagato con la carta di credito (che è stata accettata senza obiezioni anche se erano quasi le 19!) e prima di uscire alla commessa che mi ha riaperto la porta ho ripetuto che sarebbe stato più corretto mettere l'orario giusto, se non volevano rispettare quello esposto. Ma chi si credono di essere? Solo perchè tutto il mondo li conosce ed hanno la clientela internazionale...che comunque se viene trattata così...poi ci credo che l'Italia scivoli in basso tra le nazioni turistiche! Se non fosse stato per San Valentino, le tazze sarebbero rimaste là... E per concludere dolcemente, un Valentino d'affetto a tutti i miei blog-amici!