ricomincioda7

FINE DEL VIAGGIO


<!-- @page { margin: 2cm } P { margin-bottom: 0.21cm } -->DOPO L' AVVENTURA
E' finito il viaggio, è finita l'avventura con le sue scoperte e le sue sorprese......tutto finito e finito bene, anche se......ANCHE SE alla partenza, valigie già chiuse e caricate in camper, il marito dà un'occhiata al calendario e dice: “Ma potremmo star fuori qualche giorno in più di quelli decisi, avevo fatto male i conti.”. Per fortuna quello che metto in valigia è sempre abbondante......ANCHE SE nel viaggio di andata io suggerivo l'autostrada A6 per arrivare all'altezza di Cuneo, il marito si ostinava per “quella che parte da Genova, me l'ha detto il programma del computer” e visto che guida lui abbiamo preso l'A26, allungando il viaggio secondo me, salvo scoprire poi una volta riaperto il computer che questo, poverino, diceva A6, solo che il marito si ricordava male......ANCHE SE a metà del viaggio all'improvviso il marito ha scoperto: “Cosa? Tutto quel giro mi fai fare?! Tutti quei chilometri?! Nooo, io voglio studiare!!!” (Ma quando gliel' avevo proposto si era solo entusiasmato senza pensare ad altro)Allora gli ho aperto l'atlante stradale davanti al naso e gli ho detto: “Decidi tu la strada che ti va bene, io non cerco più niente!!!” e così siamo finiti in posti di cui non avevo preso nessuna informazione, a sorpresa quindi, ma anche questo fa parte del gioco......ANCHE SE la permanenza fino a più di 2700 metri (era da trent'anni che non soggiornavo così in alto!) pare mi abbia causato problemi di equilibrio e di vertigini che continuano, per cui domani andrò dal medico...MA TUTTO E' BENE QUEL CHE FINISCE BENE.E' stato un vero VIAGGIO.Quando ci si immerge totalmente in una realtà nuova, pian piano, vedendo scorrere dal finestrino i paesaggi sempre più differenti da quello di partenza e ad ogni curva si svela qualcosa di nuovo e di interessante.Quando difficilmente si sa in anticipo dove sarà la sosta della sera, perchè col camper non dappertutto ci sono spazi adeguati, così si scoprono le bellezze di paesi non previsti e si rinuncia ad altri magari pubblicizzati dalle guide turistiche, ma non si perde nulla nel cambio.Quando si incontra la gente, altri camperisti, persone del luogo: io parlo volentieri, chiedo notizie di questo e di quello, sono avida di sapere cosa c'è dietro un edificio, una specialià culinaria, una festa, una tradizione. E per lo stesso motivo saccheggio gli Uffici del Turismo, poi nei momenti di riposo leggo tutto quello che ho trovato, così......quando giro a piedi e mi guardo intorno non mi sento estranea a quei luoghi, ma mi diventano subito familiari, mi trovo a mio agio, la maggior parte di quello che vedo mi piace e immagino la vita di chi vive lì ora o di chi ci ha vissuto sul palcoscenico e negli angoli della storia passata.Durante questo viaggio ho girato molto a piedi, da sola, mentre mio marito restava in camper a studiare, e col mio ritmo ho potuto guardare e godermi quello che mi interessava di più.Da un viaggio così, dove tutto è nuovo ed ogni giornata ti mette nell'animo delle esperienze , si ritorna in qualche modo cambiati: qualcosa che c'era prima sfuma nella lontananza, ossia si stempera nelle sensazioni e nelle immagini di questi ultimi giorni, quando ritorni è come se ricominciassi da un altro punto di partenza e magari...chissà...ti ritrovi ad essere una persona migliore...Dove sono stata? Cosa ho visto? Qualche foto...alle prossime puntate.