ricomincioda7

TEATRO ULTIMO ATTO


GIU' IL SIPARIO
Ci siamo ritrovati ieri mattina, tutti i teatranti, per la lunga giornata di prove che si concludeva alle 18,30 con la replica del nostro Prometeo.Dopo cinque mesi...tutti (o quasi) un po' abbronzati, qualche pettinatura nuova, molte notizie da scambiarci su acciacchi, viaggi, volontariato, nipotini, genitori ancora più anziani di noi...Dopo cinque mesi...tutti arrugginiti, non tanto nella memoria, che con due ripetizioni veloci del testo era ritornata quasi in forma,ma nelle nostre giunture che avevano perso l'allenamento settimanale a tenere quelle posizioni pressochè immobili a lungo che caratterizzano questo dramma giocato principalmente sulla parola...e veniva da grattarci il naso, i piedi si addormentavano, le schiene si inchiodavano. A me la regista ha cambiato la posizione sul palco, a causa di qualche assente, e mi sono trovata per una breve parte dello spettacolo davanti agli occhi la tenda del palcoscenico che ondeggiava leggermente...Aiuto! Cominciavo a sentire quella sensazione di vertigine...ricordo dei disturbi di alcune settimane fa...Per farci coraggio, qualche spiritoso tra noi diceva: “Stavolta non ci sono i nostri parenti e amici, c'è il pubblico vero...che ha pagato! Non è scontato che applaudano!”E qualcun altro, ancora più spiritoso: “Via, è la nostra occasione! Tra il pubblico c'è un grande regista, vediamo chi sceglierà alla fine...Così sono passate le ore, tra le chiacchiere e le prove...poi lo spettacolo...che è andato bene!Ci sono stati gli applausi, anche a lunghi e calorosi, ma di grandi registi...pare non ce ne fossero.In compenso tra il pubblico c'erano molti ragazzi, di età liceale e universitaria, e questo confesso che mi ha fatto molto piacere: una tragedia classica scelta da tanti giovani! E nemmeno sapevano che la messa in scena era un po' particolare, forse proprio più adatta ai giovani, meno spiazzati dal vedere cose strane, rispetto agli adulti e anziani. E io chiudo il sipario anche sul mio essere attrice: il corso continuerà ad essere di giovedì, ma io al giovedì pomeriggio sono arruolata come “nonna che deve andare a ritirare Martino dall'asilo” poiché mia figlia proprio il giovedì ha quasi sempre le riunioni di lavoro fino a tardi.Una porta che si chiude, per riprendere un post di eccomiqui, confesso che mi dispiace tanto, anche se la possibilità di qualche ora con Martino è impagabile...Troverò altre attività interessanti in altri orari, non ne dubito. Ormai ho rinunciato a prendermela per quello che mi viene tolto, non ne vale la pena, è meglio conservare le energie per vivere al meglio quello che capita...