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IN MUGELLO


LEPRINO  DI  SANT' AGATAUna dolce vallata a nord di Firenze, che sa di castagneti e di storia, tra i castelli dei Medici......il Mugello
 Un minuscolo paesino da presepio, sulla collina è arroccato il suo centro antico e un po' misterioso: portoni incorniciati pesantemente dalla pietra con antichi simboli incisi che nascondono significati segreti agli scarsi turisti...
 La sua antichissima chiesa, la cui facciata volta le spalle alle viuzze del borgo per affacciarsi sulla vallata, dedicata a Sant'Agata dei Goti, a memoria di tempi terribili e di una santa che partì come devozione dalla Sicilia e fu portata in tutta Italia dai Goti conquistatori agli inizi del Medioevo...E' il paese di Sant'Agata nel Mugello,pieno di aria buona e di silenzio, che si anima quando c'è la festa della sua Santa (il 7 febbraio) e quando fanno chiasso lungo le sue viuzze le scolaresche arrivate dalle città vicine per incontrare Leprino e il suo piccolo mondo. Anch'io vi ho accompagnato tutte le mie classi...Leprino oggi ha 89 anni, ma non è affatto cambiato da quando l'avevo visto l'ultima volta, ormai diversi anni fa: è una di quelle persone che ad un certo punto non invecchiano più...Perchè è così famoso?Da tanti anni sta facendo una ricostruzione del paese, della vita, dei mestieri di quando lui era bambino, con modellini ed automi che si muovono e rappresentano le attività nelle case, i lavori dei campi, le scenette paesane...Il borgo è ricostruito fedelmente: angoli tipici, negozi ora scomparsi o cambiati, personaggi e macchiette dell'epoca...tutto in miniatura, con una fedeltà e una precisione che ha dell'incredibile.E nelle ore di apertura Leprino è sempre là tra le sue creature, a spiegare, a intrattenere adulti e bambini, con i quali ha un feeling particolare, come un nonno che racconta instancabile...Oggi siamo saliti lassù, io, mio marito e mia suocera, a goderci un po' di sole, d'aria buona e di bancarelle della festa e per l'ennesima volta ho visitato il mondo di Leprino, scoprendo ancora nuovi personaggi, creati da poco...E ho sentito il bisogno di scambiare quattro parole con questo signore, di raccontargli quante volte sono stata da lui con le mie classi per le sue bellissime “lezioni”, di ringraziarlo per il suo lavoro di “memoria”, di chiedergli come sta, a quell'età.“Eh, mi ha risposto, sto bene: quando c'è la testa, anche gli acciacchi in qualche modo si riesce a superarli!” Che lezione di ottimismo! Già, quando c'è la testa...Questo è davvero un invecchiare bene!Naturalmente, da lui non si potevano scattare foto, ma per fortuna su internet si possono trovare notizie su di lui e sui suoi lavori, per esempio qui...vi invito a cercarle e ad andare a trovarlo in un viaggio nel Mugello, una dolce vallata bella in tutte le stagioni.