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TEATRO NUOVO


SI RIALZA IL SIPARIO
Albrecht Duerer, RinoceronteUna professoressa di francese che lavora con me al CIDI, appassionata di teatro, si è data da fare nei mesi scorsi ed è riuscita ad organizzare un corso di teatro in francese per adulti appassionati, ottenendo la collaborazione dell'Istituto Francese di Firenze, che ci fornisce l'insegnante e la possibilità di lavorare proprio nel teatro dell'istituto, in un antico palazzo di Firenze con una sala-teatro credo del '700.Così anche per me...si è rialzato il sipario, con mia grande gioia!Gli incontri sono iniziati alla fine di gennaio, al venerdì pomeriggio. Siamo una ventina, di tutte le età: alcuni studenti universitari, diversi insegnanti di francese più o meno giovani, altri non insegnanti ma appassionati della lingua, qualche pensionato (uno era mio compagno anche nel gruppo di teatro degli anni scorsi). Per una volta tanto, il numero dei maschietti non è troppo sparuto...Il nostro maestro- regista-animatore insegna all'istituto francese, viene dal Quebec, è un baldo giovane e ci fa passare quelle due ore settimanali molto piacevolmente, fra giochi, improvvisazioni, attività per scoprire le nostre possibilità di usare il corpo, la voce, lo spazio... per amalgamare il gruppo e far sentire a proprio agio anche i più timidi e impacciati...Non è importante la lingua che usiamo: dovrebbe essere il francese, ma visto i differenti livelli di padronanza è consentito anche l'italiano così spesso vengono fuori mescolanze curiose e neologismi divertenti.Abbiamo un progetto ambizioso:per l'anno di Ionesco, vorremmo mettere in scena LE RHINOCEROS (o qualcosa che ci assomigli...). Io non conoscevo affatto né l'opera né l'autore ed è stata una piacevole scoperta, pare che la volta prossima si cominci a discutere l'assegnazione dei personaggi e vedremo cosa mi toccherà...Quelle due ore del venerdì mi fanno meglio di una seduta di psicoterapia: mi diverto proprio tanto, solo il salire sul palcoscenico a fare anche due gesti e una battuta ...e già mi sento diversa, come se si svegliasse qualcosa di me che di solito resta imbavagliato...come se lì potessi permettermi di tutto...e non mi vergogno se sbaglio, ci rido insieme agli altri...Credo che anche l'uso di una lingua che non è l'italiano mi faccia sentire così...differente, proprio un'altra persona...Anche guardare i compagni, quando tocca a loro esibirsi, è divertente: tanti piccoli spettacoli che mi coinvolgono e mi “alleggeriscono” lo spirito.Insomma, anche quest'anno ce l'ho fatta a salire sul palcoscenico, sarà una sfida più difficile, ma farò di tutto perchè mi dia soddisfazione!