ricomincioda7

PRIMAVERA


martedì-mercoledì-giovedì
 In tre giorni è esplosa la primavera. Un tempo splendido, un calore tiepido, un vento dolce...e gli alberi che quasi da un'ora all'altra li vedi cambiare e riempirsi di foglie nuove...Se fossimo partiti col camper...che meraviglia! Avremmo sostato senz'altro fuori città, accanto a qualche paesino, ma cercando aree di sosta tra il verde, al mattino ci avrebbero svegliati gli uccellini e il fruscio delle foglie appena spuntate...da riconciliarci con la vita e col mondo!Ieri non ne potevo più, mi sentivo ribollire, scoppiare, non riuscivo a stare ferma in casa, dove tutto mi dava fastidio: sono andata a fare la spesa, ma non mi è bastato.Allora sono “fuggita”, ho preso l'autobus, non verso il centro città, ma uno di quegli autobus che fanno giri eterni tra la periferia poi escono e vanno verso i paesi confinanti, attraversano di tutto, nuovi quartieri, zone industriali, vecchi borghi e campagna, campagne...Ecco, volevo questo: ho assaporato, in mancanza di meglio, la campagna dal finestrino ed era bellissima: gli alberi appena increspati dal vento, i canali e gli stagni pieni d'acqua per le piogge recenti riflettevano luccicanti il cielo e gli aironi che vi passeggiavano dentro e attorno, tante piante sono fiorite di colori delicati, riconosco il bianco pallido dei biancospini che segnano i confini tra un campo e l'altro, ogni verde è più brillante del solito, anzi i terreni sono quasi tutti verdi: di erba, di grano appena spuntato, di chissà quali coltivazioni che ora, appena nate, sembrano tutte uguali. Ed è quel verde chiarissimo che quando si dipinge non esiste, com'era difficile prepararlo con i bambini che lo amano tanto, bisogna crearlo partendo dal giallo ed aggiungendo del verde goccia a goccia, mescolando con cura fino ad ottenerlo e basta un niente, una goccia di troppo e già non c'è più, è troppo scuro...come quel verde così bello, un verde neonato che vedevo ieri e che tra pochi giorni sarà cambiato...poi col calore dell'estate rapidamente ingiallirà...E se non sono completamente verdi, è per il giallo dei ranuncoli e il bianco delle margherite, che “macchiano” qua e là.Panorami da scattare foto su foto, ma la macchina fotografica non avevo neppure pensato di prenderla...Tutte le erbe sono morbide, tenere: le vedevo sul ciglio della strada e mi pareva di sentire sulla pelle la carezza e la frescura di quando altre volte mi ero seduta su un prato in primavera...Vedevo, sentivo...sensazioni piacevoli, che però non arrivavano fino dentro al mio cuore, che non riesce ad essere del tutto sereno...ma io mi sforzo di non ascoltarlo...In fondo, alla primavera completa mancano due arrivi: quello delle rondini e quello di Riccardo...chi arriverà per primo?