PERPIGNAN LA CATALANEIo avevo preso il costume da bagno, a Perpignan può fare molto caldo, ma è rimasto in fondo alla valigia purtroppo!Sì, laggiù era abbastanza freddo, martedì addirittura la regione era in “alerte orange”, cioè si prevedevano venti fortissimi e pioggia battente, infatti la meteo non si è sbagliata: il vento del nord soffiava a 90-100 km orari e faceva cadere di traverso una pioggia scrosciante! Per alcune ore è stato impossibile uscire e ci siamo consolate preparando il tiramisù con il mascarpone e i savoiardi che avevo portato dall'Italia...Ma per il resto non ci siamo spaventate né delle nuvole né dei venti, quando pioveva abbiamo cercato i musei o ne abbiamo approfittato per “fare la spesa” nei centri commerciali e così i cinque giorni sono volati!Per combinazione, un filo unisce le mie vacanze dell'estate scorsa a queste ultime: è il cammino lungo le terre dell'antica “langue d'hoc”, lingua neolatina, dalla Catalogna spagnola attraverso la Provenza fino alle vallate occitane francesi e piemontesi che avevo visitato in agosto.Infatti questa regione francese si chiama proprio Languedoc.“Perpignan la Catalane”viene detta questa piccola città a pochi chilometri dal confine spagnolo,dove le insegne sono bilingue, francese e catalano, la gente parla anche catalano,la cucina, le tradizioni, i colori ricordano già la Spagna,il gioco delle bocce (la pétanque) in ogni spiazzo alberato ci avvicina alla Provenza,ma la sardana si balla nelle piazze durante le feste, come a Barcellona.
APPUNTI DI VIAGGIO
PERPIGNAN LA CATALANEIo avevo preso il costume da bagno, a Perpignan può fare molto caldo, ma è rimasto in fondo alla valigia purtroppo!Sì, laggiù era abbastanza freddo, martedì addirittura la regione era in “alerte orange”, cioè si prevedevano venti fortissimi e pioggia battente, infatti la meteo non si è sbagliata: il vento del nord soffiava a 90-100 km orari e faceva cadere di traverso una pioggia scrosciante! Per alcune ore è stato impossibile uscire e ci siamo consolate preparando il tiramisù con il mascarpone e i savoiardi che avevo portato dall'Italia...Ma per il resto non ci siamo spaventate né delle nuvole né dei venti, quando pioveva abbiamo cercato i musei o ne abbiamo approfittato per “fare la spesa” nei centri commerciali e così i cinque giorni sono volati!Per combinazione, un filo unisce le mie vacanze dell'estate scorsa a queste ultime: è il cammino lungo le terre dell'antica “langue d'hoc”, lingua neolatina, dalla Catalogna spagnola attraverso la Provenza fino alle vallate occitane francesi e piemontesi che avevo visitato in agosto.Infatti questa regione francese si chiama proprio Languedoc.“Perpignan la Catalane”viene detta questa piccola città a pochi chilometri dal confine spagnolo,dove le insegne sono bilingue, francese e catalano, la gente parla anche catalano,la cucina, le tradizioni, i colori ricordano già la Spagna,il gioco delle bocce (la pétanque) in ogni spiazzo alberato ci avvicina alla Provenza,ma la sardana si balla nelle piazze durante le feste, come a Barcellona.