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MAMMA


UN ANNO DOPOUn anno è passato, anzi è volato... Ancora ogni tanto la domenica pomeriggio getto un'occhiata all'orologio intorno alle 17, come in attesa di quelle telefonate che non arrivano più. Lo scombussolamento che c'è stato in famiglia in questi ultimi mesi ha interrotto bruscamente quella tristezza-dolore-nostalgia che accompagnava il lutto e mi ha costretto a pensare ad altro...Un vantaggio forse, ma non ne sono del tutto convinta: accantonare qualcosa di non risolto, dentro di noi, non fa bene e riemergerà, riemerge nei momenti più inaspettati. Nell'avvicinarsi dell'anniversario sono diventata inquieta, tornano i pensieri “avrei potuto fare di più, fare in un altro modo”, o forse è un “avrei voluto”, ma ormai il passato si può solo ricordare. Il tempo pessimo che c'è stato ultimamente mi ha anche impedito di andarla a trovare, certo ora la vicinanza fisica non conta, posso parlarle lo stesso, ma non sempre mi basta... Speravo di sognarla. Non credo tanto che qualcuno nei sogni “ritorni” da dov'è ora, razionalmente penso che un sogno nasca da me, da ciò che ho di più nascosto e che magari così riesco a chiarirmi di più. Avrei voluto sognarla spesso, invece è successo solo tre volte. La prima fu l'estate scorsa al mare: nel sogno la vedevo quasi di spalle, l'immagine che ho in una foto di quando aveva circa la mia età di ora e stava con mia figlia appena nata. Io la chiamai tre volte, ricordo benissimo quel MAMMA detto con tre intonazioni diverse: il primo sottovoce, quasi sorpresa di vederla, il secondo interrogativo come a dirle “Ma sei proprio tu?”, il terzo forte, proprio per chiamarla affinchè si voltasse...così forte che mi svegliai prima di vederla in viso...e ne rimasi tanto rattristata. Poi la sognai quest'inverno: era molto anziana, come negli ultimi tempi, io e mio fratello eravamo da lei all'ospedale ed era tranquilla, mite, rassegnata, seduta sul letto come faceva di solito...era una scena, già vista nella realtà tante volte, che ci ricordava un tempo ormai agli sgoccioli... Infine, l'ho sognata non molte settimane fa: stavolta era giovane, come in quelle foto degli anni attorno alla guerra in cui era al massimo della sua bellezza, aveva la pettinatura di moda a quel tempo, un vestito col colletto di pizzo e sorrideva, anzi rideva con me, perchè io ero quasi sua coetanea ed eravamo allegre insieme...non so per quale motivo, il resto del sogno non lo ricordo, però mi aveva lasciato una sensazione di gioia, quasi di complicità. Perchè racconto questo? Non lo so, forse perchè non voglio dimenticare... Non voglio neppure interpretare i sogni stavolta......vorrei solo sognarla più spesso.
           Album  di  famiglia