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MARTINO CRESCE


ALLA SCOPERTA DEL MONDO
Renoir, Coco mangiaQuesti giorni di attesa mi portano un bel regalo: un'overdose di Martino!La sua mamma è in ferie e non ha più bisogno di me come baby sitter, sono stati già un po' al mare, ci si vedeva meno spesso.Anche loro stanno organizzando le grandi vacanze, quindi mia figlia ora ha bisogno di consulenze turistiche, poi al mercato dobbiamo cercare vestitini estivi, tutte occasioni per stare insieme ultimamente.Martino sta cambiando ogni giorno, impara sempre qualcosa di nuovo ed è pieno di iniziative e di curiosità. Quando viene a casa mia, deve essere controllato continuamente: io ho preparato una scatola e un sacco con dei giocattoli, ma naturalmente dopo poco è più attratto...da tutte le cose a rischio: computer, telecomandi, pulsanti vari, soprammobili da spostare, fili da tirare, borse da svuotare, ombrelli da aprire...SCALE! Da me ci sono le scale, e anche ripide, lui vi si arrampica velocissimo incuriosito da ciò che intravede al piano di sopra e sarebbe tutto un salire e scendere.In pratica ogni due minuti occorre dirgli un NO : è nella fase dell'esplorazione continua, anche nel senso che gli interessa moltissimo smontare tutto ciò che gli capita in mano, poi vorrebbe rimontare, ma naturalmente non riesce e viene a chiedere aiuto.Stamattina al mercato era lui che spingeva il suo passeggino...addosso alle persone, se mia figlia voleva cercare qualcosa su un banchetto io dovevo allontanarmi con lui, perchè aveva scoperto che era molto divertente alzarsi in piedi dentro il passeggino e tuffarsi sui banchi tra le montagne di vestiti. Non vi dico la fatica quando nel banco con i vestiti per lui abbiamo dovuto “contenerlo” e vedere quali gli andavano bene!Mia figlia ci chiede: "Ma ero così anch'io?" E noi dobbiamo risponderle di sì...suo figlio le assomiglia...sempre in azione, pieno di iniziative e pronto a sfidare tutte le proibizioni...Continua a chiacchierare quasi di continuo: il suo martinese si sta avvicinando all'italiano e dice ormai molte parole comprensibili (o per lo meno attribuibili a qualcosa di definito), per me la più buffa è “bilbo”: sembrerebbe “bimbo”, invece vuol dire “birbante”: quando fa qualcosa che non va i suoi genitori gli dicono: “Sei un birbante, sei un birbo”, lui la ripete, la ripete quando gli diciamo NO, la dice, tra sé e sé, anche mentre sta combinando qualcosa che sa benissimo che non deve fare...è la sua autocoscienza...Dicono che la mattina appena sveglio ...faccia l'appello:“Mamma?” “Sono qui.” “Babbo?” “E' al lavoro.” “Nonna?” “E' a casa sua” “Nonno?” “Anche lui” “Gatto?” “E' di là.”A questo punto, dopo aver ritrovato tutto il suo piccolo mondo, è pronto per alzarsi.Oggi mia figlia mi ha detto che quando vengono in auto a casa mia, appena svoltano nella strada in cui abito lui comincia a dire: “Nonna, nonna!” ancora prima di arrivare.Sono quelle soddisfazioni che fanno sciogliere il cuore alla nonna...