ricomincioda7

RIORDINO


LA  VITA  NELL' ARMADIO
Savinio A., La nave perduta (1926) Causa il rinvio all'ultimo minuto di un incontro tra colleghi, mi sono trovata col pomeriggio libero.  Il mattino era già libero, quindi...un giorno per me!Mio marito invece oggi aveva impegni fuori casa sia al mattino, sia al pomeriggio.Allora ho deciso di prendermi un giorno intero di casalinghitudine perfetta e di imbarcarmi in una bella impresa: riordinare un armadio!Era il giorno ideale: senza marito in giro a farmi gli occhiacci brontolando che ho troppa roba, che ormai gli armadi scoppiano, che dovrei prendere le cose a bracciate e buttarle via ad occhi chiusi così non me ne accorgo nemmeno e non ho rimpianti...Un po' di ragione ce l'ha: quell'armadio ormai si chiudeva "a spinta".Metà al mattino, metà al pomeriggio: ed ogni metà tutta risistemata in tempo, così quando è tornato a casa non se ne è nemmeno accorto...quindi non ha avuto motivi per protestare.Ho eliminato senza rimpianti abiti nei quali non entrerò più, visto che le diete ferree non sono per me, altro vestiario ormai irramendabile, così come lenzuoli vecchi e rotti che una volta usavo per attività a scuola.Ho scoperto che ho un numero considerevole di borse, che mi basteranno per tutto il resto della vita.Ho rinfrescato la memoria del reparto "regali", cioè biancheria e oggetti che avevo comprato dicendo "Verranno buoni per un regalo", poi magari li ho dimenticati e al momento giusto...sono rimasti lì: ora cercherò di smaltirli nelle prossime ricorrenze.Fra questi anche giocattoli e due zainetti da bambini: non sono serviti ai figli, con tenerezza penso che li darò ai nipoti.E con un po' di nostalgia ho ritrovato i pacchetti con alcuni regali che ho ricevuto dalle classi quinte che uscivano dalla scuola elementare, soprattutto quelle che portavo in Francia: "Alla cara maestra con tanto affetto" dicevano più o meno i bigliettini e molti occhi di preadolescenti sorridevano da alcune foto di classe incorniciate, perchè il regalo era spesso una cornice...beh, questi li ho rimessi nell'armadio, per ora ho piacere di conservarli ancora...Ci sono anche il mio cappello da strega e il vestito da pellerossa di mia figlia: no, quelli non si buttano...Insomma ogni oggetto è un pezzo di vita, che ha preso la via del sacco per Emmaus o che è ritornato a dormire, ma più composto e più ordinato, nell'armadio ......e voilà, ora si chiude senza sforzi! E sarebbe il caso di farlo continuare così!