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LA BIBLIOTECA TAGLIATA


 BIBLIOTECA(Ceithre aspetta da un po' questo post, finalmente ci sono...)
Nella scuola in cui ho lavorato per 25 anni (pensa un po', nozze d'argento!) i libri hanno sempre avuto un posto d'onore, la biblioteca c'è sempre stata.Negli anni ottanta veramente non era molto ricca, in compenso molti insegnanti (io compresa) facevamo l'adozione alternativa al libro di testo, così arricchivamo le biblioteche di classe, i ragazzi studiavano e facevano ricerche su vari testi, c'era il prestito dei libri di narrativa.Anche i genitori contribuivano, per Natale o alla fine dell'anno: invece di fare il regalo agli insegnanti, acquistavano libri per i figli.E per far scoprire i libri, diverse volte io e altri colleghi abbiamo fatto gruppi e laboratori a classi aperte: lettura di romanzi, percorsi sui racconti o sulle poesie, percorsi di lettura sul comico, sui draghi e così via. Il più bello secondo me fu il laboratorio che comparava romanzi per bambini con i films tratti da questi romanzi. Un anno vennero mia figlia e una sua amica, dopo l'orario scolastico, a leggere fiabe una volta alla settimana ai bambini che si iscrivevano, insieme ai loro genitori...Poi succedeva che qualche insegnante si trasferiva, o andava in pensione, e faceva “donazioni” di tutti i suoi beni librari alla biblioteca del plesso, che così è andata aumentando. Quando abbiamo cominciato a fare le feste di fine anno che coinvolgevano tutta la scuola, un insegnante insieme ai genitori ha sempre curato le mostre mercato dei libri, che col guadagno ci permettevano di acquistare le ultime novità, con un certo criterio: un anno si aggiornava per i piccoli, un anno per i grandi, un anno per le ricerche storiche, un anno per le scienze e così via. Insomma, ora la biblioteca è “dignitosa”, ci hanno anche rifatto gli scaffali, sono esposti dei cartelloni dei ragazzi sulle attività di lettura...Quando insegnavo il francese, in certi anni nel mio orario avevo alcune ore “a disposizione” e le ho messe spesso al servizio della biblioteca, per fare letture a gruppi, per aiutare a svolgere piccole ricerche. Una volta con una classe preparammo dei manifesti pubblicitari per far capire l'importanza della lettura, che sono rimasti per anni appesi nella scuola.Ultimamente erano stati organizzati incontri con l'autore e animazioni alla lettura da parte di alcuni di noi, sovvenzionati coi fondi aggiuntivi che arrivavano: svolgevamo alcune ore in più per presentare un romanzo a classi non nostre. Io lo feci l'ultimo anno in cui ero in servizio e feci conoscere “Pelle Rossa” ai bambini delle quinte, che quasi nulla sapevano di indiani e cowboy. Poi, ogni anno, tagli su tagli...L'anno scorso l'insegnante incaricata della biblioteca mi disse che i fondi a disposizione non le consentivano di fare tutte le ore aggiuntive necessarie, avrebbe dovuto scegliere: curare il riordino e la catalogazione o curare il prestito?Fu per questo che mi offrii di aiutarla andando due ore prima del mio corso di francese per seguire io il prestito alle classi, così lei si sarebbe dedicata solo agli aspetti organizzativi e di sistemazione dei materiali. L'esperienza era stata positiva, ne ho già parlato qui. Quest'anno ancora peggio: non c'è una lira per questa attività! La collega è molto dispiaciuta, se vuole continuare a fare qualcosa per la biblioteca deve farlo gratis. Quando ci siamo incontrate, abbiamo deciso di provarci ugualmente, almeno fino a Natale. Lei è anche scoraggiata per il fatto che ci sono sempre insegnanti incontentabili, che non fanno che protestare e trovano da ridire su tutto, che vorrebbero gli altri al loro servizio, vorrebbero che i turni per il cambio dei libri cadessero solo sugli orari degli insegnanti di lingua, mentre io posso dedicare solo quelle ore del mercoledì pomeriggio, ecc... E quest'anno, con gli orari delle lezioni all'università di mio marito, anche per me è diventato un po' più pesante...Quindi fra poco dovremo tirare le conclusioni di questo primo periodo e decidere per il futuro...Se i colleghi sono così poco disponibili, si potrebbe anche dare ad ogni classe un pacco di libri e che ognuno si arrangi e li restituisca a giugno...Poi però penso all'entusiasmo che vedo nei bambini quando mi incontrano al mio arrivo il mercoledì pomeriggio, quando dicono speranzosi: “Oggi tocca a noi?” …...quando uno mi ha rincorso nel corridoio per dirmi: “Lo sai che è proprio ganzo il libro sui Vichinghi che mi avevi consigliato?”E in fondo penso che varrebbe la pena di fare il possibile per continuare...