ricomincioda7

TENERIFE STORIES 1


 IN ALTA MONTAGNAUltimamente al ritorno dai viaggi il mio impegno più stressante non è lo svuotamento valigie, o il susseguirsi programmato di lava-asciuga-riponi, o il controllo del frigo svuotato alla partenza e di conseguenza i nuovi approvvigionamenti...ma è lo stare alle calcagna di mio marito per fargli scaricare e sistemare le MIE foto nel SUO computer, che lui chiama “il computer di famiglia”. Può sembrare assurdo, ma l'assurdità è la norma in certe famiglie...Finchè le mie foto le sistemavo nel mio computer facevo rapidamente, anche per il piacere di organizzare subito quello che per me diventa un diario-ricordo di viaggio, poi lui obbiettò che era meglio avere le foto tutte da una parte, che erano cose di famiglia, che io voglio sempre fare per conto mio......se questo doveva essere un motivo di turbamento della “pace coniugale”...ho ceduto, salvaguardando di tenere da me quelle documentazioni fotografiche di cui alla “famiglia”, cioè a lui, non importa nulla, cioè i lavori scolastici, gli incontri con amici, le immagini di Firenze o simili.Ma del SUO computer è geloso (e chi non lo è?) quindi le manovre principali le vuole fare lui, quindi bisogna aspettare i suoi tempi, sempre molto lunghi, allungati ancora di più ora dal fatto che “deve studiare”. Poichè io voglio usare le foto per il blog per fortuna serve ad accelerare un pochino questa attesa, ma...ci vuole sempre pazienza ed il ricordarglielo spesso, fino a prenderlo per sfinimento...e a restarne sfinita pure io!Ma chiudiamo questa digressione e torniamo a discorsi più interessanti...Vi presento subito la MIA spiaggia di quest'anno...
Non male, è una piccola baia vicino al porto di Colon, protetta dalle scogliere, l'acqua è calma, trasparente, fresca, da poterci fare il bagno, sulla spiaggia passano il venditore di frittelle, che grida “Calorì, calorì”(...chissà a cosa allude!) e il venditore di frutta tropicale, cioè la frutta locale. Il mio albergo è a cinque minuti di passeggiata da qui, una posizione ideale!
 
Sullo sfondo, la punta di montagna a sinistra, triangolare e spruzzata di neve, è il vulcano Teide, più di 3000metri, che si vede quasi da ogni punto dell'isola. Fa un certo effetto fare il bagno nell'oceano guardando la neve...Del Teide, così come di molte altre caratteristiche di Tenerife, avevo parlato dopo il mio viaggio precedente, nel gennaio 2009, così chi fosse curioso potrà andare là a leggere. Quest'anno proverò a raccontare qualcosa di nuovo...Ho già detto come siamo rimasti male dal vedere il boom edilizio che, con la scusa del turismo, sta sciupando queste bellissime coste e si sta arrampicando sulle montagne...
se non provvedono, fra pochi anni anche qui sarà solo un divertimentificio affollato come in tanti altri ex-paradisi del mondo...Ma basta spostarsi di pochi chilometri con l'auto per trovarsi in tutta un'altra atmosfera, in montagna, per strade a volte strettissime a tornanti, attraverso paesi bianchi e silenziosi, con scarsi turisti attrezzati di zaino e scarponi.
La vegetazione in alta quota è sempre rigogliosa: palme, cactus, piante grasse di tutti i tipi...e a un certo punto cominciano i pini canari, dapprima radi poi formano fitte foreste: sono maestose conifere tipiche di queste isole, che da secoli offrono il loro legno pregiato per le costruzioni, le porte, i balconi, i mobili delle isole...A tratti sembra di essere sulle Dolomiti, ma il sole rovente riporta presto alla realtà.
balconi in legno di pino canarioNoi siamo saliti fino alla cittadina più in alto di tutta Tenerife: Vilaflor, a circa 1200 metri, tra i boschi di pini canari, dove abbiamo goduto di aria buona, di bei panorami,
dove a fatica (non è paese per turisti) abbiamo trovato da mangiare in una pensioncina “comida casera” che ci ha offerto porzioni enormi e saporite di pollo arrosto e vitello brasato (pollo asado y estofado de ternera),dove abbiamo scoperto due “perle”: un laboratorio artigianale di biscotti e pasticcini locali, le “rosquetas” , e un negozio di ricami, artigianali pure quelli, dallo stile caratteristico, “la roseta di Vilaflor". 
(continua...)