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8 MARZO


 PICCOLE STORIE FEMMINILI PRIMA STORIADurante il mio servizio nella biblioteca della scuola, un giorno avevo una classe degli ultimi anni, già con lettori esperti, che per scegliere sfogliano incuriositi anche i libri più grossi e i “classici” per ragazzi in edizioni di qualche anno fa. Confabulano tra loro, si scambiano opinioni. Ogni tanto mi chiedono consiglio. Una bambina ha tra le mani “I ragazzi della via Paal”, sembra molto interessata. Qualche compagno la informa: “E' la storia di due bande di ragazzi, che giocano alla guerra...E' bello sai, te lo consiglio.”La bambina ha lo sguardo molto perplesso: “Conosco la storia, mi piacerebbe...ma la mia mamma mi ha detto di non prenderlo, perchè è una storia per maschi...”Mi permetto di suggerirle che, se le interessa, non è proibito prenderlo, cominciare a leggerlo, poi decidere...(Ancora la sua mamma non è venuta a protestare...)
SECONDA STORIAUn'amica che insegna in una scuola superiore qualche mese fa ha accompagnato una classe a Parigi in viaggio di istruzione. Prima della partenza, durante la preparazione del viaggio, un'alunna le ha chiesto: “Ma suo marito la lascia?” Lei non capiva, pensava a questioni sentimentali...finchè la ragazza ha spiegato meglio: “Cioè, la lascia viaggiare da sola?” La mia collega, antica contestatrice e femminista accanita, è rimasta sconvolta, ormai le veniva un colpo, ha improvvisato immantinente una lezione sui diritti delle donne per “chiarire le idee” alle sue alunne. In seguito ha saputo che effettivamente nell' istituto c'è una profe che non sta mai a dormire fuori, per gite o convegni, perchè il marito non glielo permette...
TERZA STORIAIn questi ultimi anni, per i corredini dei bebè di mia figlia, ho ripreso a frequentare, spesso con lei, il settore “abbigliamento bambini”. Non ci si può sbagliare: il reparto femminile è declinato in tutte le varietà e sfumature di rosa, con qualche eccezione verso il rosso e verso il color lavanda. Di azzurro, di blu, quasi nemmeno un bottoncino! Per i maschi, il contrario. E basta vedere le bimbette che circolano in giro, tutte sul rosa, tutto un fru fru di nastrini e decorazioni, anche nei jeans! Perfino gli zaini sono “sessuati”, come colori e come figure dei personaggi stampati sopra. Mia figlia spesso mi corregge: “Ma no, mamma, questa maglietta è da femmina, non è adatta a un maschio!” per me andrebbe bene uguale (magari è blu, o verde, o gialla), se devo scegliere qualcosa per i nipoti devo stare attenta a fermarmi nel “reparto giusto”. Insomma, ora anche l'abbigliamento è tornato ben differenziato, così è difficile “passare” qualcosa ai secondogeniti o ai figli degli amici di sesso diverso. Quando nacquero i miei figli (anni 1976 e 1979) era diverso...questo problema me lo ponevo molto meno, e così anche i nostri amici genitori insieme a noi. Pensare che mentre aspettavo mia figlia leggevo “Dalla parte delle bambine”! E lei si vede che ne fu indottrinata, perchè mai nella sua infanzia volle essere diversa o da meno di suo fratello. Invece qualche mese fa mi sono sentita dire da lei: “Sai, guardando le foto di quando eravamo piccoli, mi sono chiesta perchè mi vestivi da maschio” Un'occasione per raccontarle...come funzionava allora, cosa ci aspettavamo dalle nostre nuove bambine.Avevamo allora altre idee, altre speranze, non volevamo che le nostre figlie fossero rappresentate e riconosciute solo per un look sfumato di rosa e bamboleggiante... Ora ci sono ritorni ad anni ancora più lontani? Radici subdole che non siamo riusciti ad estirpare, che stanno ributtando erbacce...Cosa abbiamo lasciato alle nostre figlie...cosa lasceremo alle nostre nipoti...cosa trovano intorno a loro le ragazze di oggi...C'era, quando i miei figli erano piccoli, una bella collana di fiabe moderne per bambini, che parlavano di personaggi femminili i quali trovavano il loro ruolo nella loro società. Il più famoso di questi libri era “Rosa confetto”, qualcuno se lo ricorda? Poi queste storie sparirono per molti anni, ora da poco un'altra casa editrice li sta ripubblicando: credo ce ne sia molto bisogno...
immagine dal libro "Rosa confetto"Per l'8 marzo 2011 vi offro queste piccole storie per meditare, insieme alla mimosa.Auguri a tutte!