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ANGELI CUSTODI

Post n°744 pubblicato il 02 Ottobre 2011 da atapo
 

 

NONNI

Raffaello

Sul calendario di oggi è indicata la festa degli angeli custodi e da qualche anno è diventata anche la FESTA DEI NONNI. Una delle solite feste del consumismo (quella della mamma, del papà, degli innamorati...), create per vendere regali, anche se magari talvolta possono offrire uno spunto per dedicare un pensiero particolare a qualcuno o per riflettere sulla propria vita. Infatti oggi mio marito telefonerà a mia suocera...

I miei nipotini non telefoneranno di certo oggi...i loro genitori non stanno troppo dietro a queste ricorrenze, in fondo siamo noi che li abbiamo abituati così: l'amore non si misura da una festa del calendario, ce lo scambiamo ogni volta che ci è possibile, senza troppe date fisse.

Ma oggi mi sono venuti in mente i "nonni" che hanno attraversato la mia vita.

L'unica nonna di cui mi ricordi in realtà era la bisnonna paterna Sofia: mi veniva a trovare piccola, curva, vestita di nero e saliva la strada polverosa verso casa mia proveniente da non so dove (davvero non so dove abitasse, credo verso il centro di Bologna, ma ormai quelli che potrebbero dirmelo se ne sono andati tutti...). Da una borsa di stoffa scura tirava fuori per me le tavolette di cioccolata che avevano allegati insieme dei pupazzetti; d'estate erano mezze squagliate e la mia mamma aveva paura che mi facessero venire mal di pancia, come infatti a volte accadeva, ma non aveva il coraggio di dirglielo...solo le faceva sparire prima che le terminassi. Andavamo insieme nei prati dietro casa, mi dava la mano e camminavamo lentamente, lei perchè molto vecchia, io perchè molto piccola e ancora incerta per via dei miei problemi alle gambe. Finì i suoi ultimi anni al ricovero, andavo a trovarla, sempre con la speranza che guarisse da quella strana malattia che è la vecchiaia, per...tornare lei da me. Fu la prima morte in famiglia di cui ebbi consapevolezza e il grande dolore di aver perso definitivamente qualcuno di molto caro...

Sua figlia, che sarebbe stata la mia nonna Margherita, non la ricordo proprio, morì che non avevo nemmeno tre anni. Dicono che mi fosse molto affezionata, raccontava la mia mamma che quando lei doveva andare in negozio ad aiutare il mio papà, mi lasciava sul seggiolone con dei fogli e le matite colorate. Io ero ingessata a causa di quei problemi, non mi potevo muovere e passavo ore a "disegnare" da sola: la nonna Margherita faceva capolino dalla porta socchiusa per controllare...mai una volta ci fu bisogno del suo intervento...io mi perdevo ore a tracciare e a seguire quel mondo di segni colorati...

Della nonna materna, Amedea, possiedo solo una foto sbiadita di inizio novecento: lei morì di parto nel rigido inverno del 1929, lasciando il marito con otto figli...e la mia mamma aveva solo nove anni. Storie terribili che mi erano state raccontate e mi facevano venire brividi di paura e di angoscia, come le favole dei lupi e delle streghe, da piccina, prima che crescendo mi rendessi conto di come la vita a volte eguaglia e supera le favole più crude.

Suo marito Augusto, il nonno materno, ogni tanto veniva a trovarci, sedeva in cucina qualche ora a parlare con sua figlia, mi guardava con grandi occhi azzurri e mi faceva qualche domanda in stretto dialetto bolognese, a cui io rispondevo con difficoltà, sia per la timidezza, sia perchè...non lo capivo proprio!

Invece il nonno paterno, Giovanni, ha "dominato" la mia vita fino alla mia maggiore età. Il suo aspetto autoritario rispecchiava il suo carattere, viveva solo in un appartamentino di quella che era la SUA casa, costruita con anni e anni di lavoro. In altri appartamenti stavamo noi, una zia con la famiglia, altri inquilini. Intorno c'era il famoso giardino che era assolutamente SUO, anche se lo godevamo pure noi: era lui che decideva tutto, che controllava ramo per ramo e fiore per fiore, di lui avevamo un timore reverenziale... Ogni tanto ci faceva doni inaspettati: un vestito nuovo ad ogni nipote, pizza per tutti, una giornata al mare...ma era conosciuto in giro come strano e lunatico, ed era vero. Andavo in Certosa con lui a trovare la nonna sua moglie e lo zio, quel suo figlio bellissimo e intelligentissimo, morto a 24 anni di malattia ai reni che non si riuscì a curare durante gli anni della guerra: davanti a quelle tombe si commuoveva sempre ed io distoglievo lo sguardo imbarazzata, erano le uniche lacrime che gli vedevo e forse ero la sola a vederlo piangere: in genere era di ghiaccio, in apparenza. Il mondo che aveva costruito il mio nonno finì con la sua morte: lo aveva legato troppo esclusivamente a sè, i suoi eredi non seppero che farsene e velocemente fu tutto venduto e sparì...

E i miei figli, che nonni hanno avuto? Il mio papà morì quando avevo diciotto anni, sarebbe stato un nonno affascinante e coinvolgente, come era stato per me un papà coinvolgente, affascinante e fantasioso...

La mia mamma...presto cominciò a soffrire di asma, stare coi bambini la affaticava, non potevo contare su di lei. Mi aiutò molto quando dovevo studiare per l'esame di concorso e mio figlio aveva pochi mesi, per fortuna in quel periodo lei non stava troppo male, ma fu l'unica volta. A Bologna d'estate coi bimbi piccoli era una passeggiata tra il verde del quartiere residenziale per andarla a trovare, passavamo la giornata con lei a casa sua, rientravamo prima che mio marito tornasse dal lavoro: lui aveva paura che la "suocera" si intromettesse nella nostra vita e questo mia mamma l'aveva ben capito...Da Firenze i contatti coi nipoti sono diminuiti, ma per loro era sempre una gioia organizzare una giornata o un fine settimana a Bologna. Quando si è trasferita a Ferrara, a volte è capitato che i miei figli già grandi siano andati a trovarla da soli, o che ogni tanto le telefonassero, salirono anche da lei a presentarle i fidanzati...

Mia figlia dice che questa nonna la sentiva molto vicina, anche se i contatti non erano frequenti, riusciva a parlare con lei meglio che con gli altri nonni...

Già, i miei suoceri...forse non è un caso che mia figlia senta questo...Il loro essere nonni è un fatto anagrafico, stavano bene anche senza avere nipoti tra i piedi. Se proprio avevamo l'acqua alla gola potevamo chiedere loro una mano e non ce la negavano, ma ho sempre avuto l'impressione che lo facessero per dovere e non per un vero desiderio di sentirsi partecipi. L'educazione ai sentimenti è stata probabilmente inadeguata anche qui: se esternamente erano gentili e disponibili non sono riusciti però a passare molto di intimamente sentito... D'altra parte il clima di quella famiglia non era certo dei più sereni, forse è stato meglio che ce ne siamo allontanati.

Fra qualche anno, i miei tre moschettieri mi diranno che nonna sarò...Intanto mi diverto molto con tutti e tre, penso che aver parlato oggi di nonni sia un po' una autocelebrazione, mi sono festeggiata da sola! E per concludere metto qui con fierezza i miei tre cuccioli, in edizione settembrina:

  

Martino, Damiano e Riccardo

 

 

 
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ceithre
ceithre il 03/10/11 alle 01:12 via WEB
Oh ma come sono diventati grandi! Ricordo la notizia della gravidanza di Martino, la scelta del nome... e ormai è un ometto! Oh come vola il tempo!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 03/10/11 alle 22:17 via WEB
Vola davvero...Martino è già alla scuola materna!
(Rispondi)
alfredomaria1940
alfredomaria1940 il 03/10/11 alle 10:59 via WEB
bellissimo ed emozionante questo spezzone di vita passata ...
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 03/10/11 alle 22:21 via WEB
Rievocare il proprio passato dà sempre molta emozione, ti accorgi di avere altre prospettive, focalizzi sfumature che allora ti sfuggivano, magari corri il rischio di "aggiustarlo" un poco, purchè non si faccia del male a nessuno non credo sia una grave colpa...
(Rispondi)
 
 
sweetkiss6
sweetkiss6 il 03/10/11 alle 23:29 via WEB
Abbiamo ristrutturato la "casa di famiglia",quella dei miei nonni e bisnonni paterni,quella in cui ho vissuto i primi anni da sposata,quella dove negli ultimi anni vivevano i miei genitori.Giovedì andremo ad abitarci.....quanti ricordi!Hai proprio ragione da molta emozione rievocare il passato.
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 04/10/11 alle 09:20 via WEB
Anche a me sarebbe piaciuto mantenere "una casa di famiglia", ma la parentela non era per nulla interessata...
(Rispondi)
solic1
solic1 il 04/10/11 alle 20:48 via WEB
Io ricorderò sempre le mie nonne che hanno contribuito alla mia formazione, le ho perse in età adulta e le rimpiango ancora, i nonni secondo me hanno un ruolo fondamentale nella crescita di un bimbo e vedrai che i tuoi cuccioli conserveranno sempre un ricordo speciale di te. La libreria Martelli è stata per me un punto fermo della mia vita di studentessa ed anche in seguito, come molte librerie ha chiuso ma c'è sempre la speranza che possa riaprire per non far morire definitivamente la cultura. Una buona serata cara.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 05/10/11 alle 22:06 via WEB
Se i nonni ci sono, è senz'altro un bene. Ma se non ci sono...o non ci vogliono essere? Sì, credo che qualcosa venga a mancare...
(Rispondi)
mpt2003
mpt2003 il 05/10/11 alle 19:16 via WEB
complimenti! sono veramente belli i tuoi nipoti!!:)))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 05/10/11 alle 22:06 via WEB
Grazie!
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/10/11 alle 21:59 via WEB
Non avendo mai conosciuto i miei nonni, mi manca questo modello di riferimento. Darò capace di essere nonna a mia volta?
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 05/10/11 alle 22:09 via WEB
Ma io credo che più che modello di riferimento per il nostro ruolo di nonne, avere qualche nonno sia importante per i bambini, perchè abbiano accanto più generazioni. Poi, le nonne che saremo noi...ce lo costruiremo man mano, scegliendo ogni giorno, come abbiamo fatto quando siamo stati genitori.
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 07/10/11 alle 18:32 via WEB
ma quanto sono belli sti bambini!!! Renata, sono dei capolavori e quanto sono cresciuti... Wssere nonne è come andare in palestra, provi attrezzi nuovi, ti cimenti per vedere se hai ancora fiato, esci che sei soddisfatta di te stessa per quelle energie che credevi perse per sempre e che invece crescono man mano che t'alleni..
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 08/10/11 alle 21:46 via WEB
Grazie per i complimenti ai bimbi! Hai ragione, sono una bella palestra per noi, tu poi ti alleni anche più di me perchè stai con loro più spesso. Comunque sono soddisfatta del mio rapporto con loro.
(Rispondi)
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