Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher

ASCOLTA...

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 1

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 2

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 3

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 4

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 5

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 6

GATTI DI FAMIGLIA

 



BETO


 
CHILLY

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 74
 

Ultimi commenti

Io non ho nessun gatto "domestico", ma il mio...
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
 
la natura si risveglia...io ho tante violette selvatiche,...
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
 
Ah! Ah! Le mie ortensie sono a pianterreno... potrei...
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41
 
"Devo fare entrare in testa alla gente...
Inviato da: cassetta2
il 08/01/2024 alle 18:20
 
Davvero!
Inviato da: atapo
il 19/12/2023 alle 23:26
 
 

Ultime visite al Blog

atapoNonnoRenzo0Arianna1921lalistadeidesideri79monellaccio19ossimoraprefazione09cassetta2exiettogianor1marinovannisurfinia60myrgipacorabanneneveleggiadra0
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 

Contatta l'autore

Nickname: atapo
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 72
Prov: FI
 

 

« PAUL VERLAINEFINE »

STORIE DI CORA

Post n°895 pubblicato il 31 Ottobre 2012 da atapo
 

 

MAL D' AFRICA

Un decollo perfetto. Cora non ha paura, anzi, è un momento che le piace molto, quando la velocità aumenta sempre più e all'improvviso vede dal finestrino che le linee orizzontali del paesaggio non lo sono più ...ma il mondo si inclina. Come una sfida vinta: sollevarsi e volare. E quasi non se ne è accorta! Se fosse così anche nelle sfide della vita!

Non sarà un viaggio lungo, non è lontana la sua Africa. Dopo tanti anni Cora ha deciso di ritornarvi, senza nessuna ragione. O forse sì, ma è un motivo nascosto e nemmeno tanto chiaro a lei stessa. Sente solo il bisogno di allontanarsi dalla realtà di questo periodo confuso in cui i sogni, i sentimenti, le speranze e i progetti sono come tessere nel puzzle della vita che una mano dispettosa si è divertita a scompigliare per l'ennesima volta.

Forse laggiù...vedrà più chiaro...o scoprirà qualcosa di nuovo. Dicono che l'Africa sia capace di queste magie.

Dopo tanto tempo... ritroverò i colori e la vita di allora? Perchè tutto cambia, soprattutto in questi anni convulsi...e sono cambiata anch'io”

Pensa Cora ed è già all'atterraggio, alla consegna di quei documenti in cui risulta che lì è da sola, non c'è un uomo che l'accompagni e capita che il funzionario la guardi un po' perplesso e lei si innervosisce, ma subito si rassegna perchè sa che nonostante tutte le leggi di parità che ci sono nel piccolo paese africano la realtà è ancora diversa...

Viaggerà con i mezzi pubblici e scatterà fotografie, vorrebbe catturare l'anima dei luoghi e delle persone, fissare le emozioni che proverà in quei giorni. Sarà facile per le cose, gli uomini si metteranno in posa anche se lei non vorrà, le donne dapprima schive poi le sorrideranno nella complicità femminile.

Il treno corre verso il sud, non pare Africa quel paesaggio ad ulivi e mandorli, è un ricordo acuto ancora di Sicilia...presto tutto si fa più arido, ma lungo la costa ecco lo scintillio argentato delle grandi paludi che brulicano di fenicotteri e in fondo la linea blu del mare...

Ci sono le città che Cora già conosce, con la vita tumultuosa e i contrasti che stringono il cuore.


 

Cora ripercorre le loro strade, si immerge nell'atmosfera affollata e rumorosa dei mercati, sa che si confonde facilmente con le donne del posto, i suoi colori e i suoi lineamenti mediterranei aiutano, le semplici parole nel dialetto locale che ha imparato le consentono di scivolare quasi inosservata e di non venire abbordata come turista. E' bello per questo sapere le lingue...entri a far parte di un popolo.

Dopo le città, una sosta sull'isola dai palmeti e dalle lunghe spiagge bianche. La leggenda narra che anche Ulisse vi si fermò e incantato dalle sue bellezze rischiò di non ripartire più: l'isola dell'oblio! Ma dimenticare non è ciò che vuole Cora, soprattutto se i ricordi sono dolci, vorrebbe piuttosto imparare il modo di trattenere un certo passato e di riviverlo con la stessa intensità...

E allora riparte: una vecchia corriera affollata la porta verso l'interno, valica lentamente i monti assolati e brulli, attraversa la pianura abbacinante del gran lago salato, arriva all'ultima città prima del deserto. Una città come le altre, ma lì tutto è in funzione di chi vuole tentare l'impresa di inoltrarsi tra le dune, turisti alla ricerca di esplorazioni che ormai hanno soltanto l'ombra dell'avventura.

Dromedari agghindati e sornioni, le contrattazioni...

A Cora piacciono di più i cavalli e si avvicina volentieri ai loro recinti dove aspettano tranquilli il momento dell' impegno quotidiano. In un recinto separato dagli altri c'è un solo cavallo, scuro e irrequieto, che gira in tondo, scalpita, lancia nitriti verso i compagni, come a gridare solitudine e disagio. Cora si avvicina alla staccionata e lo guarda. Silenzioso le viene accanto un vecchio guardiano dal viso berbero pieno di rughe, avvolto nel pesante burnus, il mantello tradizionale di lana di cammello.

Il n'est pas sage, aujourd'hui” (Non si comporta bene oggi) dice a Cora indicando l'animale con un cenno del capo, poi si allontana ai suoi lavori di accudimento verso gli altri recinti.

Lei appoggia i gomiti sull'asse più alta e ammira le evoluzioni del “pas sage”: le corse in tondo, l'alzarsi sulle zampe posteriori, lo scrollare la lunga criniera...Lui si è accorto di lei, la guarda, si agita sempre di meno, è incuriosito. Cora non si muove, gli sorride. Ora il cavallo si è fermato e continua a guardarla. Lei comincia a parlargli, sottovoce: “Ehi, che fai...tranquillo, è tutto a posto...”

Il cavallo si avvicina alla staccionata, la guarda sempre, è a pochi metri da Cora che risponde sorridendo a quello sguardo curioso e continua a parlargli: “Allora? Che vuoi? Che mi dici?...” Non osa muoversi, non vuole spaventarlo...lui si avvicina ancora, potrebbe sfiorarlo se allungasse un braccio, ma aspetta ancora un poco poi si decide e alza lentamente la mano verso quel grande muso che nello stesso momento le viene incontro e...si lascia toccare. Cora trattiene il respiro e pian piano trasforma lo sfiorarsi in carezze leggere sulla fronte del cavallo...forse è ben accetta. Così passano alcuni minuti nello studiarsi a vicenda e nel contatto di questa nuova amicizia, poi Cora sente dietro di sè la voce del vecchio berbero che si è avvicinato silenziosamente: “Vous l'avez apprivoisé, madame. C'est lui qui vous a choisi, mais vous l'avez bien apprivoisé”(L'avete addomesticato, signora. Lui vi ha scelto, ma voi l'avete proprio addomesticato)

Apre il cancello del recinto: “Voulez-vous faire une balade avec lui? Pour vous... c'est offert!” (Volete fare un giro con lui? Per voi è gratis) Tende a Cora le redini. Da quanto tempo lei non sale a cavallo! Ma non ha dimenticato e quasi d'istinto...è in groppa! Automaticamente riscopre lo stato d'animo e i gesti necessari così da sentirsi tutt'uno col grande animale che ama essere guidato con una dolcezza sicura e tranquilla, non con la forza.

Si allontanano pian piano dagli edifici e dai recinti, nella mente di Cora ora i pensieri sono cullati dall'andatura ondeggiante del cavallo: risente le parole del vecchio: “apprivoisé” , addomesticato... Sì, lei di solito riesce a farseli amici gli animali che incontra...una persona scherzando (o forse no...) le aveva detto una volta che lei addomesticava non solo gli animali...si ricorda del Piccolo Principe quando la Volpe gli spiega che addomesticare è una cosa importante, significa creare dei legami che non si spezzano mai più, continuare sempre ad aver bisogno l'uno dell'altro e ad essere responsabili l'uno per l'altro, anche quando la vita ci allontana il pensiero dell'amico ci accompagnerà sempre e sarà una dolce malinconia: “Mi ricorderò di te a causa del colore del grano, che è lo stesso dei tuoi capelli” dice la Volpe al Principe quando se ne va...Che bella storia! Ogni volta che si legge, si scopre sempre qualcosa di nuovo e di adatto a quel momento...



 

Cora si scuote dai suoi pensieri perchè il cavallo si è fermato all'improvviso: davanti a loro ecco il deserto a riempire tutto l'orizzonte! Fra poco giungerà l'ora del tramonto: le dune sono rosate, il cielo è color blu di lapislazzuli striato d'oro dai raggi del sole che si abbassa... Laggiù nel deserto da qualche parte ci sarà ancora un Piccolo Principe ad attenderla e ad aiutarla a capire, a capirsi...bisogna avere il coraggio e la pazienza di cercarlo, per non lasciarlo solo nel deserto.

 


Cora muove leggermente le redini e il cavallo docile si incammina lungo la pista tra le dune, il vento pare una carezza che indica la via...



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ricomincioda7/trackback.php?msg=11683379

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 31/10/12 alle 20:00 via WEB
quando non riesco a capire m'innervosisco! ma chi è Cora? sei tu che sei andata ora in Africa? Oppure ti stai inventando na fiaba? quando non capisco e le cose non sono chiare, mi vengono i nervi. Non volevo dirlo sto fatto perchè non volevo penalizzare e sporcare la delicatezza estrema e la piacevolezza e la commozione che suscita sto brano. Ma il non inquadrarlo storicamente , mi fa star male! Ecco, ora l'ho detto! Non te la prendere, dai!! sai come son fatto, per me tutto deve essere come 2+2 che fa quattro! Dai sorridiamo!! ma poi tu ci metti pure sta musica , che a dire il vero condiziona la lettura!! emotivamente! Ciao. tt
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 31/10/12 alle 21:47 via WEB
Trampolino Trampolino! Non me la sono presa, anzi, mi ha fatto sorridere il tuo voler “inquadrare storicamente”. Ma si possono INQUADRARE le fiabe? Perchè nei tag ho scritto FIABESCO, allora vivi e goditi il racconto come una fiaba, senza necessariamente dover capire... E mi fai delle domande difficili: chi è Cora?! E' la protagonista di questa storia...e di altre... Chi scrive racconti a volte prende esperienze personali, le elabora, le trasforma...ma non mi chiedere cosa ci sia QUI, in questa storia, o nelle altre, di reale e di fantastico: non te lo confesserei mai scritto qui sopra! Deve restare nascosto tra le parole. Sappi comunque che a volte la realtà può essere più incredibile della fantasia. Ti posso dire soltanto che in questo momento non sto scrivendo dall'Africa, ma da una Firenze sotto la pioggia!
(Rispondi)
 
 
il_fiume_di_susi
il_fiume_di_susi il 02/11/12 alle 22:21 via WEB
mi piace il riferimento al "piccolo principe". E la prossima volta che cora parte, dille che potrei tenerle la valigia:D. Un abbraccio!
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 02/11/12 alle 22:25 via WEB
OK, glielo dirò, se e quando la incontrerò di nuovo... Un doppio abbraccio, da Cora e da me!
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 31/10/12 alle 23:00 via WEB
In effetti se questa signora, un pro' vaga e svaporata, diventa un personaggio ricorrente, allora ci suite rebbe avere qualche riferimento biografico.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 01/11/12 alle 10:03 via WEB
Un piccolo errore di battitura non mi rende del tutto chiaro ciò che volevi dire...Cora: signora un po' vaga e svaporata...Però! Siamo ad un'analisi critica del personaggio:)))
(Rispondi)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/11/12 alle 23:02 via WEB
"Ci servirebbe".
(vedi, se non è vaga e svaporata.....anche un po' inizio Novecento, secondo me....dicci cose concrete su di lei: per esempio che lavoro fa, dove va a fare la spesa, Coop o Esselunga, che lotta con la linea o che ha preso il raffreddore. Per ora ci hai raccontato frammenti di sogni, di storie d'amore non vissute, di viaggi appena cominciati, odori e colori)
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 02/11/12 alle 09:17 via WEB
Che lavoro fa Cora...in qualche storia precedente c'è scritto; dove fa la spesa...troppo prosaico e non è stato significativo finora per l'intreccio dei racconti; gli amori non vissuti...è facile che siano più numerosi di quelli andati a buon fine! Può anche darsi che adesso Cora si perda nel deserto e non torni più, chissà! O che sia effettivamente un personaggio dei sogni e di ciò che non si può realmente vivere. Ma come ho detto a Trampolino, il reale e il fantastico si intrecciano e a volte la realtà può superare la fantasia...:)))
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/11/12 alle 19:43 via WEB
Eppure la spesa è un fatto quasi quotidiano, anche Cora dovrà mangiare.:)
(Rispondi)
 
 
 
atapo
atapo il 02/11/12 alle 21:41 via WEB
Vabbè, ho capito, vuoi sapere cosa succede quando Cora va a fare la spesa...:))) Magari ci andrà se e quando tornerà dal deserto...
(Rispondi)
solic1
solic1 il 02/11/12 alle 17:54 via WEB
A me colpiscono quelle porte così diverse, Cora è quel personaggio che nomini spesso mi sembra, una signora che viaggia e non solo con la fantasia a quanto pare. Buon w.e. cara.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 02/11/12 alle 21:44 via WEB
Belle, vero, quelle porte? Chissà cosa si nasconde dietro ad ognuna di loro...Mi ha colpito l'immagine proprio per questa varietà. Sì, Cora viaggia, o vorrebbe viaggiare, perchè viaggiare è sempre positivo e aiuta a conoscersi.
(Rispondi)
marzo1941
marzo1941 il 03/11/12 alle 09:36 via WEB
Il racconto è bello e coinvolgente, fa nascere il desiderio di saperne di più, andare avanti, ma sono le porte, dai colori e stili strepitosi, che hanno attratto in modo particolare la mia attenzione. Che cosa nascondono? Altri mondi, altre vite ... realtà inimmaginabili? Buona giornata - Andrea
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 03/11/12 alle 23:54 via WEB
Le porte hanno sempre un che di intrigante, sono simbolo di ciò che può sorprenderci inspettatamente se le apri...oppure di una barriera tra noi e ciò che vogliamo, se non riusciamo ad aprirle...Grazie per l'apprezzamento del racconto. Buona domenica a te.
(Rispondi)
springfreesia
springfreesia il 03/11/12 alle 14:43 via WEB
Bello il tuo post fiabesco, e bella e condivisibile la voglia di Cora di provare a rimettersi in cammino. Magari con maggiore sicurezza di un tempo, certamente con l'entusiasmo di sempre. Un abbraccio a te e a tutte le Core del mondo :-))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 03/11/12 alle 23:58 via WEB
L'apprezzamento da parte di una scrittrice come te mi è molto gradito! E' importante che tutte le Core del mondo riprovino sempre a rimettersi in cammino...
(Rispondi)
Less.is.more
Less.is.more il 04/11/12 alle 19:31 via WEB
Dal tag e dai commenti capisco che è un racconto. Avrei pensato fosse la vita reale di una donna africana immigrata in Italia che torna al suo paese. Da amante degli animali mi ha particolarmente colpito la riflessione sorta su "apprivoisé". Cora ha la capacità di comunicare con gli animali e questo lo trovo splendido.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 04/11/12 alle 20:49 via WEB
Già, per parte del racconto poteva dare anche questa impressione..."Apprivoisé"...se ne parla a lungo nel libro Il Piccolo Principe, lo hai letto?
(Rispondi)
 
 
Less.is.more
Less.is.more il 04/11/12 alle 21:09 via WEB
Da bambina, poi da neoadolescente e non mi piaceva (strano, piace a tutti!)quindi l'ho abbandonato, e da allora non l'ho più riletto.
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963