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NONNE

Post n°1166 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da atapo
 
Tag: memoria

 

IO NON LE CONOSCEVO BENE

Per quasi trent'anni ho abitato in un'altra città (cioè a Firenze) rispetto alla mia mamma che stava prima a Bologna poi a Ferrara, i nostri incontri erano saltuari, poche volte durante l'anno, il contatto si manteneva però assiduo tramite le telefonate, piccoli appuntamenti fissi della domenica e poi negli ultimi anni anche del mercoledì. A lei piaceva in questo modo, diceva che le andava bene così, io qui ero sempre molto impegnata tra lavoro e famiglia e me ne accontentavo. Dopo la sua morte però mi sono resa conto di quanto avessi perduto della sua vita, c'erano aspetti e momenti vissuti che avevo poco presenti, di cui mi hanno raccontato mio fratello e mia cognata e alla sofferenza per la sua perdita si è aggiunto un misto di rimpianto e di gelosia per essere stata così lontana per così tanti anni. Al momento di sistemare i suoi vestiti e oggetti personali ho scoperto qualcosa che per me è stata una sorpresa: i cappelli! Ne aveva parecchi chiusi negli armadi, la maggior parte dei quali non glieli avevo mai visti indossare... Erano cappellini di lana invernali fatti da lei a maglia o all'uncinetto, uno diverso dall'altro, altri primaverili di stoffa o velluto sempre creati da lei, infine alcuni di panno, questi comperati, di fogge originali che mi facevano pensare agli anni tra il 1940 e il 1950. Mi sono ricordata che in alcune foto dell'epoca, quelle scattate dai fotografi per strada, la mia mamma portava sempre il cappello e che quando ero piccolissima mi ripeteva: "Una vera signora, anche se è senza soldi, non esce mai senza i guanti e il cappello!"

Mode del tempo... I cappelli dovevano piacerle tanto, al di là delle mode, se li aveva conservati per tutto quel tempo e se continuava a sbizzarrirsi nel confezionarli! Come tutte le donne di una volta era molto esperta nel cucito, nella sartoria e nel confezionamento di accessori: da ragazzina aveva lavorato in fabbriche che usavano tessuti e pellami e aveva imparato un po' di tutto...

 

mamma e papà a passeggio negli anni '40

(notare cappellino e guanti)

 

Aver scoperto solo dopo la sua morte questa passione per i cappelli, uguale a me, di cui prima non mi ero resa conto, mi ha commosso e tutti i cappelli che ho trovato li ho portati a Firenze e me li sono provati... ahimè! Io ho la testa più grossa della sua, in questo assomiglio al papà e non a lei, e dei suoi cappelli quasi nessuno mi va bene! I pochi che posso usare provocano sguardi di disgusto da parte di mio marito che per principio non ama i cappelli originali... ma io continuo a portarli! E gli altri? Li tenevo nell'armadio, non trovavo il coraggio di disfarmene...

 

Nel frattempo è morta anche mia suocera. Durante le prime esplorazioni a casa sua, prima che la questione dell'eredità si complicasse, ho scoperto che anche lei aveva una passione segreta: non i cappelli, ma le borsette! Ne ho trovate tante, la maggior parte molto "vintage", come si usa dire adesso... Questa passione non è la mia, i nostri gusti in questo campo erano molto differenti, riconosco che alcune sono belle, ma io non le "sento" addosso a me, quindi che farne?

Sto trovando una sistemazione nei mercatini che ho cominciato a frequentare da venditrice, anche ieri sono andata allo "svuotacantine" nel paese vicino a Firenze a cui possono iscriversi solo i residenti, quindi mi ha ospitato nel suo banchetto l'amica che mi aveva accolto anche in maggio.

Espongo lì, fra altre cose, anche le borsette della suocera e i cappelli della mamma. Non sono per tutti, sono oggetti particolari e attirano donne che amano l'originalità, cioè soprattutto ragazze giovani... Scelgono, provano, si guardano allo specchio, pensano agli abbinamenti con ciò che già hanno... se tutto fila liscio comprano, pagano il poco che chiedo e se ne vanno contente col cappellino in testa o la borsetta al braccio.

Allora mi sento anch'io molto contenta, la loro soddisfazione è contagiosa e oso pensare che da lassù anche le mie due vecchiette prime proprietarie siano d'accordo sulla nuova vita che cerco di dare a ciò che mi hanno lasciato...

 
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Commenti al Post:
mpt2003
mpt2003 il 28/10/14 alle 11:44 via WEB
beh è un modo molto simpatico e originale per dare nuova vita a questi accessori che altrimenti rimarrebbero negli armadi, hai fatto proprio bene! :)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 28/10/14 alle 22:01 via WEB
Dispiace buttarli e visto che in questo momento un po' di soldini in più mi servono proprio...
(Rispondi)
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/10/14 alle 18:25 via WEB
ma che bella coppia! Tu sei un bel misto tra i due, direi;)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 01/11/14 alle 19:27 via WEB
Un bel misto, ma più dalla parte di papà...
(Rispondi)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/11/14 alle 23:50 via WEB
non saprei, davvero: c'è tanto anche della mamma
(Rispondi)
camnisi1943
camnisi1943 il 29/10/14 alle 18:45 via WEB
Ma a parte le loro cose, quante bei ricordi che ci hanno lasciati i nostri rispettivi genitori, e proprio tra giorni ricorre la loro commemorazione che noi con rispetto ricordiamo, cara amica R......--- Ti auguro una buona serata ed una serena notte. Con molta stima Camillo.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 01/11/14 alle 19:29 via WEB
Ti ringrazio e contraccambio. Certo i ricordi che manteniamo dei nostri cari sono tanti, qualche oggetto che gli è appartenuto ce li fa sentire ancora più vicini.
(Rispondi)
mangiosempre
mangiosempre il 01/11/14 alle 15:44 via WEB
Ma un cappellino della tua mamma non te lo sei tenuto?Così,per ricordo......Comunque sei una persona davvero piena di idee e voglia di fare^_____________________^ Ciao!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 01/11/14 alle 19:30 via WEB
Sì, ne ho tenuti due: oltre che per ricordo, riesco ad indossarli e sono davvero originali!
(Rispondi)
belf9
belf9 il 01/11/14 alle 16:02 via WEB
Ho anch'io una vecchia foto di mia madre con un cappellino anni 40/50. Ricordo ancora le interminabili sedute dalla modista per scegliere un cappellino.
Nel negozio c'era uno specchio con due ali che consentivano di guardarsi a 180 gradi! :-)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 01/11/14 alle 19:31 via WEB
A quei tempi abiti e cappelli o si facevano in casa oppure le famiglie avevano la sarta e la modista di fiducia: potrei fare un post anche su questo!
(Rispondi)
camnisi1943
camnisi1943 il 01/11/14 alle 21:13 via WEB
Ed il ciabattino che per un'intera giornata andava presso casa delle famiglie, allora numerose, e riparava le uniche scarpe che ogni componente possedeva! Questa era la vita di allora , di gente povera ed umile, come il Santo padre Voitila, che domani ricorderemo tra le persone volate in cielo. clicca e preghiamo per l'anima di tutti defunti. Camillo.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 01/11/14 alle 22:29 via WEB
Noi avevamo il ciabattino in fondo alla via, un negozietto bugigattolo scuro pieno di scarpe, forme, pelli e accessori e lui stava seduto a riparare scarpe sull'uscio.
(Rispondi)
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