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Post n°1645 pubblicato il 20 Dicembre 2019 da atapo
 

VACANZA



 

 

No, non sono partita per una bella vacanza magari in qualche posto di mare caldo e soleggiato.
Qui la parola VACANZA ha un altro senso: Finalmente c'è una tregua dalla sequenza di repliche delle “Trecciaiole” che in novembre e dicembre ci hanno portato al quartiere e nelle parrocchie della zona, per allietare e arricchire le feste e i mercatini natalizi.
Bello, bellissimo, un onore, ma che stanchezza! E quasi sempre di domenica pomeriggio, così da farmi perdere altre manifestazioni e mercati natalizi dei fine settimana in città. Saranno per l'anno prossimo… vuoi mettere, in confronto al successo e alla gloria!
Ma non è finita, pare ci abbiano richiesto in un altro posto a fine gennaio… meglio non pensarci, per ora.
Altro tempo se ne va per il corso d'inglese e gli esercizi: ora mi sono abituata, mi diverto anche, ma non ho cambiato opinione: dopo Natale basta, dovrò cominciare a studiare per il nuovo copione degli Spostati, l'inglese posso proseguirlo da sola quando sono libera, sul testo e on line coi collegamenti al libro, tanto è più o meno ciò che fa l'insegnante, non si spreca certo in innovazioni metodologiche. Mi mancherà il confronto con i compagni di corso, ma pazienza, non si può avere tutto, posso sempre tentare di parlare in inglese con mio marito o con Martino e Damiano.
Siamo ancora in fase di rodaggio con i martedì dedicati ad aiutare mia figlia coi bambini, soprattutto con i due piccoli “steineriani” che dobbiamo ritirare alla scuola di Prato alle 14,30: ancora non abbiamo individuato il percorso più rapido e funzionale, c'è traffico dappertutto ed arriviamo trafelati all'ultimo secondo. Poi siamo in ballo con loro due e gli altri fratelli tutto il resto del pomeriggio, fra giochi, cartoni animati, merende e compiti di Martino, che è già in prima media. Dai colloqui con i professori pare che si sia ambientato bene e finora ha risultati positivi, ma è sempre agitato e chiacchierone. Damiano ha iniziato la terza classe nella nuova scuola e, come si temeva, all'inizio il carattere chiuso lo ha un po' ostacolato, ma ora va meglio, le maestre hanno capito quante potenzialità ci sono in lui, che emergono pian piano vincendo sulla timidezza.
Abbiamo avuto anche Riccardo una giornata con noi: la separazione tra i genitori ci porta a dare una mano, se ci è possibile, quando sta col padre e ci sono problemi improvvisi non gestibili con la baby sitter.
Eccola, la mia VACANZA.
Ma c'è dell'altro: VACANZA anche in senso di vuoto, di mancanza, perché è così che mi sento. Affaticata, faccio tutto per dovere, provo anche piacere a volte, soprattutto coi bambini, ma spesso sento in fondo una malinconia, un'ansia di cui non riesco a definirne la ragione, come se mi mancasse qualcosa per sentirmi a mio agio, come se fossi in attesa di qualcosa che non so chiarire a me stessa e ciò mi fa un po' paura.
Forse sono solo stanca, molto stanca, forse dovrei parlare di più con qualcuno, o fare più spesso una gita, o andare più spesso al cinema o a teatro, o prendermi delle ore in cui girellare, o scrivere, mettere fantasie e angosce su un foglio, scrutarmi dentro. Invece è tutto un correre da un'incombenza a un'altra e  arrivo a momenti in cui mi sento senza forze, con solo voglia di andare a dormire.
E dire che soddisfazioni ne ho avute: due racconti che avevo mandato a due concorsi sono stati selezionati e inseriti in antologie, uno di questi concorsi ha già fatto la presentazione a Bologna, ci sono andata col marito. L'ho messo come dato di fatto: ci si va e basta, era l'occasione per passare una giornata diversa, lasciare alle spalle quel tran tran quotidiano, che mi è pesante, e cercare di sentirmi bene.
Così è stato: Bologna mi ha offerto una bellissima giornata di sole, una visita emozionante alla mostra di Chagall, delle chiacchiere serene con la nostra coppia di amici e infine, insieme alla premiazione, uno spettacolo simpatico e divertente.
Il giorno dopo è ricominciato il maltempo, a Bologna ha nevicato addirittura e a quel punto mi sono sentita fortunata ad avere scansato la neve! Queste piogge improvvise e torrenziali mi costringono a uscire solo per impegni inderogabili e sempre col timore di scivolare: l'organizzazione di uscite “di piacere” saltano, l'umidità mi fa venire un sacco di mali, alla testa, alle ossa... non mi aiutano a sentirmi ottimista.
E siamo già in ballo per preparare il Natale...

 
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Commenti al Post:
exietto
exietto il 21/12/19 alle 14:06 via WEB
penso sia normale esser affaticati a fine anno: urge un riposo, una vacanza, un staccare la spina del cervello, assaporare lento la vita che ogni giorno ci vola via. UN ABBRACCIO
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 26/12/19 alle 18:26 via WEB
E invece qui non si può. Grazie, Buon Natale
(Rispondi)
elyrav
elyrav il 23/12/19 alle 09:19 via WEB
Ci vorrebbe un bel pò di riposo :)
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 26/12/19 alle 18:26 via WEB
Già...
(Rispondi)
elyrav
elyrav il 24/12/19 alle 08:52 via WEB
Tanti auguri di Buon Natale
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 26/12/19 alle 18:27 via WEB
Grazie, tanti auguri anche a te.
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 26/12/19 alle 18:02 via WEB
Buon Natale, ti auguro che ogni cosa trovi la giusta via.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 26/12/19 alle 18:27 via WEB
Buon Natale anche a te. Speriamo in meglio...
(Rispondi)
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