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Post N° 229

Post n°229 pubblicato il 19 Giugno 2008 da atapo
 

Scuola al passato remoto (10)
continua dal post 227

Le colonie estive sono istituzioni che permettono ai giovani insegnanti o aspiranti tali di farsi una bella esperienza ...per alcune settimane vitto, alloggio, soggiorni magari al mare così ci scappa anche la tintarella, uno stipendio non da buttare via e tutto in regola: assicurazione, contributi...
In cambio c'è da gestire un gruppo di ragazzini, dalla mattina alla sera...che sarà mai...

Anch'io, dalla prima estate "lavorativa" (quella dopo il doposcuola dalle suore) avevo fatto domanda per turni di lavoro nelle colonie.

Da piccina ero stata solo una volta in colonia e ne avevo tristi ricordi: lunghe file di bambine che facevano tutto all'unisono, ci si pettinava e vestiva pure in fila e ognuna doveva pettinare e allacciare i bottoni sulla schiena alla divisa della bambina davanti (e la prima come faceva? Il problema non mi riguardava, visto che ero tra le più alte!).
In spiaggia ogni squadra formava un cerchio, ci si sedeva e la maestra delimitava col piede nella sabbia lo spazio girando alle nostre spalle e per giocare non si poteva uscire da lì.
Per me era stato un incubo, tanto che mi ammalai di...mancanza di libertà e conclusi quell'esperienza infantile in infermeria...

Ora, da grande, la necessità finanziaria era importante, così speravo di fare la "signorina" in qualche colonia, magari non sarebbe stato tanto male visto dalla parte del comando...
Anche lì però ero in fondo alle graduatorie, ero troppo giovane, non avevo esperienze...così nessuno mi chiamò...nei tempi regolamentari.

Avevo perso ormai le speranze quando in luglio ricevetti una telefonata: c'era bisogno di una supplente in una colonia della Provincia, in montagna, sull'Appennino bolognese, il turno era appena iniziato, bisognava partire subito, ero disponibile?

C'era da chiederlo?


Non avevo fatto il corso di formazione, ma avevo entusiasmo, voglia di lavorare, bisogno di guadagnare...
...il tempo di fare le valigie ed ero già sulla corriera che passava davanti a casa mia e saliva tra le montagne.

La colonia si trovava in una vallata fuori dal paese nella cui piazza mi scaricò la corriera,
mi avviai a piedi e quando arrivai, ancora prima di entrare, rimasi di sasso:
vidi bambini che scorazzavano dappertutto, stavano sugli alberi, entravano e uscivano da tutte le porte e le finestre del pianterreno, in quelle del primo piano stavano a cavalcioni del davanzale o gettavano di sotto qualcosa...

Era passato il vento, anzi la tempesta, del '68 ed io ancora non lo sapevo.


 
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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/06/08 alle 19:58 via WEB
sembra Apolalypse Now: la guerra è finita e nessuno me l'ha detto.:))))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 19/06/08 alle 22:32 via WEB
In quel caso la guerra era appena incominciata...e nessuno mi aveva ancora avvertito!
(Rispondi)
artemisia_gent
artemisia_gent il 20/06/08 alle 14:05 via WEB
sempre più appassionante!
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 20/06/08 alle 16:04 via WEB
Vedrai, vedrai...
(Rispondi)
PROF.PIER
PROF.PIER il 20/06/08 alle 14:13 via WEB
Anch'io ho il ricordo delle colonie estive che vivevo come un servizio militare fatto da bambini. Disciplina ferrea e marciare in riga. Bagno solo se il mare era in calma piatta e solo fino alle caviglie,naturalmente dopo una mattinata passata ad arrostire sotto il sole. Ci vietavano di bere prima dei pasti(?), poi sonnellino pomeridiano con gli occhi sbarrati sul soffitto del camerone, merenda, passegiata, cena e a nanna, il tutto per un mese, un incubo!Qualcuno non resisteva e fuggiva per ritornare a casa.L'unica nota positiva erano le "signorine assistenti" di cui ci si innamorava per l'intera estate. Un caro saluto Pier.
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 20/06/08 alle 16:03 via WEB
E' vero, è vero! Hai scritto in dettaglio quello che avevo appena accennato! Che vita, eh! E per le bambine non c'erano nemmeno "gli assistenti", al massimo un bagnino...Ma poi le cose sono cambiate... Oh, come sono cambiate! Buon fine settimana a te!
(Rispondi)
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/06/08 alle 16:11 via WEB
Quando ero bambina e andavo in vacanza con i miei genitori, sulla nostra spiaggia arrivava una colonia estiva gestita da suore. Ricordo che quando era il momento del bagno, due di loro si disponevano in acqua (praticamente a riva), tenendo ognuna un capo di una lunga corda. I bambini erano obbligati a fare il bagno senza oltrepassare quel limite materiale, non ho mai capito come potessero divertirsi in pochi centimetri d'acqua, con tutto quel mare a disposizione.
Probabilmente il vento del '68 non era ancora arrivato nelle colonie ecclesiastiche :-))
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 20/06/08 alle 17:20 via WEB
Quanti ricordi ho suscitato con questa storia! Dalle mia esperienza, posso dire che certe innovazioni sono arrivate molto lentamente nelle istituzioni religiose e sempre in modo molto prudente...ma non farmi parlare troppo, perchè finirei per parlare male...
(Rispondi)
 
PROF.PIER
PROF.PIER il 23/06/08 alle 21:50 via WEB
I bambini riescono a divertirsi anche in una pozzanghera, il problema era il contorno: l'ottusa disciplina e soprattutto il tempo che non passava mai.
(Rispondi)
Crepuscolando
Crepuscolando il 21/06/08 alle 06:56 via WEB
Mi hanno sempre fatto orrore le colonie, oggi le paragono ai corsi dell'Inpdap per i figli degli insegnanti. Non condivido l'idea di mandare i figli in ferie: se non si può, non ci va nessuno e basta. La tua storia mi affascina, continuo a seguirla con piacere. Un bacio
(Rispondi)
 
atapo
atapo il 23/06/08 alle 21:56 via WEB
I miei figli in colonia ci sono sempre andati volentieri, mia figlia ha fatto amicizie da tutta Italia, si scrivono ancora e si stanno reciprocamente invitando ai matrimoni... Ti aspetto alle prossime puntate, allora!
(Rispondi)
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