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BASILICATA 10

Post n°730 pubblicato il 06 Settembre 2011 da atapo
 

 

IL VOLO DELL' ANGELO

Dopo Matera, abbiamo ancora sei giorni prima di riprendere il viaggio di ritorno...un mese è proprio volato! Ci sarebbero ancora tanti luoghi interessanti da visitare...lascio che sia mio marito a decidere. Si è accorto che ha studiato molto meno di quanto avrebbe voluto, troppe distrazioni lo hanno incuriosito ed ha passato giorni senza aprire un libro, ora è un po' in crisi. Ma, dico io, come si fa a fare un viaggio simile con l'idea di preparare un esame universitario dedicando quotidianamente alcune ore allo studio?! Tanto valeva restare fermi in un campeggio sotto gli alberi, o non partire nemmeno...Ma è inutile discuterne, ora scelga le prossime mete come vuole, se vuole recuperare ore allo studio...

Siamo talmente sfiniti dal caldo degli ultimi giorni che partiamo per le Dolomiti...lucane! Sono un massiccio montuoso nel centro della regione, che assomiglia come forme alle Dolomiti alpine, guardate un po'...


 

Speriamo che sia più fresco lassù. E si risale in montagna quindi. Dopo il Pollino avevamo avuto vita facile, giusto qualche agriturismo introvabile, ahimè ci siamo dimenticati le insidie della montagna: stavolta non ci perdiamo, ma rischiamo di restare...a stomaco vuoto. Chilometri di boschi deserti, paesi senza ristoranti e con negozi chiusi per ferie o chiusi nell'ora in cui passiamo noi, così come i bar, se non abbandonati... ci troviamo a vagare per i monti e a dar fondo completamente, fra un pranzo e una cena in camper, a tutte le poche provviste che abbiamo, integrandole con le more di rovo raccolte per via.


 

Ogni tanto qualche casolare, due o tre casette tipo piccolissima frazione...e a un tratto vedo una cosa strabiliante, d'altri tempi: sull'aia di una di queste fattorie c'è un furgone col retro aperto, per mostrare lenzuoli, asciugamani, rotoli di stoffe, i corredi si diceva una volta, e agli sportelli ha attaccate le grucce con alcuni abiti. Alcune donne si avvicinano, il venditore grida per presentare la merce...Mi sembra di essere entrata in un film del neorealismo, una scena da dopoguerra...Resto a bocca aperta, ho sempre la macchina fotografica sulle ginocchia e vorrei eternare quella apparizione, ma il camper va più veloce dei miei scatti, subito c'è un tornante che mi nasconde la scena. Fermarsi? Impossibile in quel punto della strada...Potrei quasi credere di aver sognato, ma le grida del venditore ci accompagnano a lungo, rimbalzando nella vallata...

Passiamo la notte in compagnia di altri camperisti coraggiosi in mezzo ai boschi, tra i soliti richiami di uccelli notturni e rumori strani di chissà quali animaletti che girano attorno e sul tetto del camper...

Il giorno successivo arriviamo a Pietrapertosa e finalmente facciamo un po' di spesa nell'unico negozietto del paese, che vende di tutto. Siamo nel comune più alto della Basilicata, a 1088 metri, ma non è fresco nemmeno lassù: il sole è implacabile, per tutta la giornata si resta in canottiera e si gronda di sudore.

Pietrapertosa

Tra questo paese incastrato nelle rocce e Castelmezzano, dall'altra parte della vallata, c'è il volo dell'angelo, eccolo:


 

Emozionante, no? Un'avventura che in Francia si può provare in vari luoghi, in Italia questo è l'unico per ora. Agganciati al cavo d'acciaio si sorvola la vallata da un paese all'altro, raggiungendo i cento chilometri di velocità (circa come in auto in autostrada...), andata e poi ritorno. Vi confesso che lo farei molto volentieri e vado a informarmi: una volta arrivati al paese di fronte però bisogna percorrere a piedi un sentiero per circa 20 minuti, sotto il sole, per salire all'altezza del nuovo decollo. Ecco, questo mi fa desistere, non la paura del volo che mi attrae moltissimo...ero già sciolta dal caldo, non avrei retto la passeggiata al sole del primo pomeriggio. Mio marito non ha voglia di fermarsi fino a tardi, vuol andare a cercare un posto fresco per studiare, quindi a malincuore rimando il brivido del volo ad una prossima volta, magari in stagioni più miti...Ma ci sarà una prossima volta? Sperare non costa nulla...

A Castelmezzano però ci dobbiamo andare, per la strada, non volando. Peccato che la strada principale sia interrotta per frana (una delle tante), la freccia ci devia per un'altra strada che mi insospettisce un poco: intanto va dalla parte esattamente opposta, poi sotto alla freccia c'è un cartello che ne proibisce l'accesso ai camion.

Domando a mio marito: " Un camper in che categoria rientra?"

"Tranquilla, il camper non è un camion, non ci sono problemi, poi è una strada indicata anche sul navigatore..."

Sarà, ma la strada si restringe sempre di più, le curve e i tornanti aumentano, le buche, gli inizi di frana, i tratti ghiaiosi aumentano anche loro...Che roba! Direi che è una strada peggiore di tutte quelle malridotte percorse finora, messe insieme!


 

C'è veramente da segnarsi! Inoltre, come sospettavo, fa un lunghissimo e tortuoso giro, molto panoramico e suggestivo, ma non riusciamo proprio ad ammirarlo con serenità. Incrociamo solo qualche piccola utilitaria, i passeggieri ci guardano stralunati...


 

Non manca nemmeno una coppia di cavalli che amoreggia in mezzo alla strada (ormai poco più che mulattiera) e non si affrettano certo a spostarsi, anzi uno dei due ci guarda molto scocciato per l'intrusione nella loro intimità...


Mio marito gronda di sudore per la tensione e confessa che una sola volta nella vita si è trovato una strada così: da giovane una volta per lavoro dovettero risalire in fuori strada il letto di un torrente, ma quella volta non guidava lui!

Comunque arriviamo indenni a Castelmezzano e dopo un altro po' di chilometri, normali questa volta, ci attende nella valle del Basento un nuovo agriturismo fra campi di peperoni. Per cena orecchiette ai peperoni. Lì, chiacchierando come al solito col gestore, apprendiamo che attorno si aggirano spesso i lupi, soprattutto d'inverno, ma anche d'estate, qualche volta...

Il mattino dopo ci attende una ricca colazione col latte...che ha davvero sapore di latte...come non ricordavo più dai tempi dell'infanzia!

 
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