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LA CASA IN MONTAGNA

Post n°1479 pubblicato il 12 Novembre 2017 da atapo
 
Tag: cronaca

DECISIONE

FUORI  STAGIONE

 

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E' passato quasi un anno da quando è terminata l'odissea dell'eredità dei miei suoceri, da quando è stato "liquidato" il cognataccio che ci aveva fatto impazzire e gli altri tre fratelli hanno avuto la casetta sull'Appennino modenese. Casa ormai disabitata dal 2009, che va deteriorandosi...E' passato quasi un anno e ancora i tre non hanno fatto un passo per decidere la sua gestione.Avevamo pensato già da prima di rilevarla mio marito ed io, sarebbe stato un rifugio dal caldo estivo e con qualche piccola sistemazione potevano salire lassù anche figli e nipotini... rinnovando la presenza dei bambini come lo era stato quando alla loro epoca c'erano i miei figli da piccoli con le cuginette, insomma una nuova vita nel succedersi delle generazioni in una casa di famiglia...Ci eravamo tutti un po' abituati a questa idea... finchè mio marito ripensandoci ha temuto che il tornare lassù gli avrebbe fatto rivivere il rapporto drammatico col padre durato una vita intera, allora... in vendita!
Agli altri cognati la casa non interessa quindi bisognava contattare l'agenzia immobiliare che già si occupa dell'altra casa-rudere. Tutto questo accadeva prima dell'estate, gli altri due hanno lasciato l'onore e l'onere a mio marito che è il maggiore. Ma l'estate ci ha bloccati causa la mancanza della patente, poi un po' di vere vacanze (dopo quattro anni!), poi la solita lentezza del coniuge nel prendere decisioni... infine io ho cominciato a brontolare:-Ci dobbiamo tenere sul groppone la casa un altro anno senza far nulla, ma pagando le tasse? Vogliamo andare lassù in pieno inverno con la neve e il ghiaccio?-

Fissato l'appuntamento, naturalmente la bella stagione ha rotto due giorni prima e giovedì siamo saliti, trovando la neve già prima dell'Abetone, al paese non c'era neve per fortuna, ma freddo e umidità: è a 800 metri! Avevo seguito le previsioni del tempo e vista la situazione mi ero attrezzata con giacca a vento invernale, scarpe pesanti e cappello adeguato: ho tenuto tutto addosso per quasi tutto il giorno anche dentro la casa dove c'erano 9 gradi! (fuori meglio non parlarne)
Lo temevo che sarebbe finita così, con quel lunghissimo autunno quasi estivo  dovevamo proprio ridurci ad ora!...Abbiamo parlato con l'agente immobiliare: non sarà facile nè vantaggioso vendere una casa in quelle condizioni, bisognerebbe ripulirla e sistemare alcune cose... nessuno dei fratelli ne ha voglia. Si dovrà venderla a molto poco e chissà quando, il mercato ora non è favorevole. Potrebbe essere un'attesa ancora  lunga... Probabilmente ci sarà tutto il tempo di svuotarla, di inventare una sistemazione per i mobili, almeno alcuni che hanno un certo valore... sempre che i tre fratelli ci vogliano dedicare un po' di tempo e di buona volontà e che non decidano di buttare via tutto come hanno fatto in gran parte per la casa di abitazione dei miei suoceri a Bologna.
A me piange il cuore a vedere tutta quella rovina, anche ieri ho portato a Firenze da lassù borse e scatoloni di oggetti, scegliendo tra il meglio, qualcosa lo prende mia figlia, il resto lo rivenderò.Mio marito pare si stia convincendo a cercare un'altra casetta in montagna, magari più vicino a Firenze, così potremo andare al fresco d'estate, anche con figli e nipoti, e potremo arredarla con quei mobili e oggetti...
Certo non riusciremo a comperarla con il ricavato della vecchia, daremo fondo a ciò che abbiamo in banca, ma tanto ormai ... Sto cominciando a guardare in internet le maggiori agenzie immobiliari di zona: bisogna essere realistici, anche se mi dispiace perdere quella "casa dei nonni" che fa parte della nostra storia di famiglia...

 
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