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IL LIBRO DI APRILE

Post n°1673 pubblicato il 20 Aprile 2020 da atapo
 
Tag: memoria

 

"GUERRA e PACE"

 


 

I giorni passano, tutti troppo uguali, la monotonia mi stava facendo dimenticare la doverosa presentazione del libro che ho messo qui accanto per il mese di aprile.

Ero ancora alla scuola elementare. La mia migliore amica apparteneva a una famiglia benestante e amante della cultura. Quando andavo a casa sua restavo incantata nel loro salotto davanti ad un mobile libreria dagli sportelli a vetri, strapieno di libri, molti con edizioni lussuose, rilegate in pelle. Che differenza dalla mia modestissima casa, senza salotto, senza libreria, i libri di famiglia stavano ammonticchiati in camera dei miei genitori, dentro un armadio; i libri che cominciavo ad avere miei personali non si sapeva mai dove tenerli, io stavo diventando una lettrice accanita.

Dalla mia amica c'era anche un reparto di opere per ragazzi, le adocchiai subito, fra queste una serie completa della collana "La Scala d'oro", pubblicata anteguerra. Ne avevo (e ce l'ho ancora) una serie anch'io, era di una zia che me l'aveva regalata quando era cresciuta troppo per leggerli, la mia era per i bambini di otto anni, quella della mia amica per qualche anno di più. Naturalmente i miei li avevo già letti tutti, divoravo libri in casa e alla biblioteca scolastica... mi azzardai a chiederne in prestito alla mamma della mia amica, che fu felice di accontentarmi.

Nella "Scala d'oro" erano caratteristici le riduzioni e adattamenti per ragazzi di romanzi famosi, fra questi presto mi incuriosì "Guerra e pace": ne avevo sentito già parlare, forse ero in quinta, quando si studiava Napoleone. Mi piacque moltissimo e si depositò nel mio cuore.

Diversi anni dopo, penso in seconda alla scuola superiore (perchè già conoscevo bene il francese), in una delle mie spedizioni in un famoso negozio di libri usati e d'occasione in centro a Bologna, dove investivo buona parte della mia esigua paghetta, trovai una copia di "Guerra e pace" in versione integrale, in due volumi, tascabili, ma sempre "ingombranti", con le numerose parti in francese lasciate nella lingua originale. Mi venne in mente la riduzione che avevo letto e mai dimenticato, insieme alla voglia di conoscere l'originale. Così lo comprai e quella lettura mi accompagnò per diverso tempo, con qualche difficoltà, ma compensata da grande soddisfazione, riuscivo a entrare nei personaggi, ad appassionarmi all'epopea e alla descrizione di quel mondo lontano. Ricordo che chi mi vedeva immersa nella lettura (conoscenti, amici coetanei) spesso si meravigliava, commentava con ironia o mi dava della matta... ma a me non importava: ero trascinata dall'emozione di quella lettura appassionante. Così questo libro, al di là del valore letterario, è rimasto per me il simbolo di un'impresa non facile, ma portata a termine con impegno ed entusiasmo.

Conservo ancora quei due volumetti, a volte mi viene voglia di rileggerlo, ora che è passata una vita: chissà che effetto mi farebbe...

Ma esistono tantissimi altri libri ancora sconosciuti e attraenti che mi aspettano nella mia libreria attuale, non credo che riprenderò più "Guerra e pace".

 
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