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Messaggi di Dicembre 2007

.

Post n°111 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da atapo
 

IL CAPODANNO CHE NON C'E' STATO


P. era il ragazzo più bello di tutto l'Istituto Magistrale.
In quella scuola prevalentemente femminile i maschi non erano molti, ma lui li superava tutti: biondo, occhi azzurri, sguardo dolce...somigliante a Robert Hoffman, un attore di quel tempo.
Le "primine" restavano a bocca aperta quando lo incontravano, invidiavano le fortunate grandi in classe con lui, sussurravano di lui nei corridoi. Lui sorrideva sempre, guardava molte, restava un po' misterioso: si diceva fosse un po' sciupafemmine, forse perchè qualcuna assicurava di averlo intravisto in un boschetto con una ragazza...Voci, fantasie, a scuola era correttissimo e girava sempre in coppia con un amico.

Io, primina, me ne ero innamorata pazza:
il primo grande amore della vita,
quello che se ci pensi ti toglie il fiato e ti dici dentro "farei di tutto".


E, per certi versi, lo facevo: sgomitavo per essere in prima fila dove lui passava, rispondevo alle sue occhiate e ai suoi mezzi sorrisi, mi ero fatta amica di una mia compagna di classe che lo conosceva da anni e da lei mi facevo raccontare di tutto e di più.
Finchè un giorno ormai svenni quando l'amica mi disse che P. voleva conoscermi.
Stretta di mano, scambio di convenevoli...e da quel giorno fui tra le elette che lo potevano anche salutare e scambiare qualche parola con lui!

I miei genitori erano severissimi, mi lasciavano frequentare solo i vicini di casa e tenevano la mia vita sotto stretto controllo, quasi impossibile ogni "manovra" sentimentale, quindi la faccenda stava ad un punto morto...
Ma la complicità degli amici vicini di casa mi aiutò: c'era chi organizzava feste tra adolescenti, così per conoscere gente nuova, per imbroccare un po', roba dell'età...
Dopo qualche tempo, i miei amici per aiutarmi mi proposero di invitarlo a queste feste...lui accettò!!!
Ero al settimo cielo!!! La cosa fece passi avanti...stavamo bene insieme...ma solo a quelle feste...
Cos'ero per lui? Poco mi importava, però sapevo che non aveva raccontato a nessuno, nemmeno al suo migliore amico, cosa era successo a quelle feste...allora speravo...

Finchè un giorno mi chiese se uscivo con lui un pomeriggio!


IMPOSSIBILE !


I miei non mi lasciavano uscire ancora, nemmeno per andare da amiche che abitassero lontano da me (era la scusa da trovare...)

Doveva restare un amore tra i corridoi della scuola, al massimo nella clandestinità di quelle feste a luci quasi spente.

Così dopo qualche tempo e qualche chiacchiera sentita, anch'io lo vidi arrivare a scuola tenendo sottobraccio una mia RIVALE, che aveva voluto conoscerlo e che, soprattutto, poteva uscire con chi voleva quando voleva...

DISPERAZIONE!


Continuai a sognarlo per tutto il resto dell'anno scolastico, a vederlo in ogni pagina dei libri che studiavo, a ricordare i momenti passati con lui...Per fortuna il profitto non ne risentì...

Ma il tempo guarisce, pian piano. L'estate, nuovi amici, il nuovo anno scolastico con più libertà da parte dei miei genitori, io conoscevo altre persone, avevo avuto un'altra storia, con un po' di sotterfugi per incontrarci...solite cose di adolescenti pieni di inventiva...

Nell'anno ancora successivo un giorno di dicembre vidi P. (era già all'Università) al bar che frequentavo di fronte alla scuola: non era mai venuto prima.
Era sempre bellissimo.

Si rivolse subito a me, fra tutti. Qualche convenevole di circostanza, poi disse:
"Vorrei invitarti ad una festa di Capodanno, avrei piacere di andarci con te. So che i tuoi sono severi, se vuoi vengo io a parlare con loro, così mi conoscono...."

Altrochè tre metri sopra il cielo!
A razzo nello spazio infinito!
Annullati lo spazio e il tempo...passato senza di lui!


Gli risposi che avrei parlato coi miei e gliavrei fatto sapere: non avevo telefono, sarebbe tornato al bar dopo qualche giorno.

Ma con i miei...disastro!

NON CI PENSARE NEMMENO !


Fuori di notte, lontano, sei troppo giovane! Non ci interessa nemmeno conoscerlo, chissà chi è, chissà cosa vuole da te!
NON SE NE PARLA NEMMENO!
Inventa una scusa, sii cortese, ma assolutamente NO!


Era così, a quel tempo, non c'era nulla da fare! Inutile disperarsi, piangere, promettere...

E, qualche giorno dopo, col cuore a pezzi,

inventai una delle bugie più grosse della mia vita:


dissi che i miei non volevano perchè erano preoccupati che mi affaticassi troppo a ballare, visto che per i problemi che avevo all'anca forse avrei dovuto fare un intervento chirurgico...
Cosa in parte vera, i problemi c'erano, ma non mi avevano mai impedito di ballare a tutto spiano e divertendomi moltissimo...

Aveva uno sguardo molto triste e disse solo:
" Mi dispiace. Ti faccio tanti auguri allora."

FINE DELLA NOSTRA STORIA.

E FINE DI QUESTA STORIA.


Era il Capodanno del 1968, quaranta anni fa. E il mondo stava per cambiare...


 
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Post N° 110

Post n°110 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

SINTESI FINALE

Tra poche ore chiuderò il mio calendario da tavolo FUERTEVENTURA 2007.

Perchè un anno fa ero a Fuerteventura, nelle isole Canarie, ad aspettare l'arrivo del nuovo anno.
E nella notte tiepida del Tropico, guardando i fuochi artificiali, mi venne un pensiero:

2007
il 7 è sempre stato un numero speciale per me,

questo sarà forse un anno speciale....

Non immaginavo quanto potesse esserlo davvero...
E nemmeno immaginavo per quali motivi...

Sapevo che si sarebbe sposata una figlia e un'operazione era già prevista,

ma...


...tre operazioni, il nipotino perduto troppo in fretta, il precipitare delle mie condizioni di salute soprattutto psicologiche e il mio "cedere" ad esse fino a rinunciare a quel lavoro così amato che in gennaio era ancora pieno di progetti ed aspettative...

...tutto ciò non era in conto
ed è stato tanto faticoso.

Ora, a fine anno, mi sto REINVENTANDO e non è facile nemmeno questo.

Sono contenta di avere amici con cui posso parlare, amici di persona e amici qui di blog:
anche il blog è un modo per non sentirsi sola, è stata una novità bella del 2007, a gennaio quasi nemmeno sapevo di cosa si trattasse...

Insomma, forse molte ombre, ma anche qualche bella luce...

E per il 2008?


Non ho voglia di far previsioni,

come faccio ultimamente
mi lascerò vivere giorno per giorno...

(l'immagine è una spiaggia di Fuerteventura)



 
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Post N° 109

Post n°109 pubblicato il 30 Dicembre 2007 da atapo
 

SOGNI

Questa notte ho sognato molto, era da tanto che non mi capitava.
Forse i funghi mangiati ieri sera...

Un sogno mi ha turbato...

Ero nella mia scuola con altre persone, improvvisamente mi viene incontro a braccia aperte, mi abbraccia, mi bacia come si fa con le persone che non si vedono da tanto,

una mia ex-collega che...è morta cinque anni fa!
Io, nel sogno, penso: "Sto baciando una morta" però non mi fa nessun effetto e contraccambio il suo saluto come se nulla fosse.

Con questa donna ho avuto un rapporto professionale particolare, di odio-amore direi: spesso aveva idee molto diverse da me e ci "scontravamo" parecchio.
In altri momenti, invece, ci trovavamo sull'interesse comune per l'astrologia, per le sensibilità paranormali e allora mi raccontava cose di sè e della sua vita.

Aveva anche lei la passione per il teatro e mi lasciò senza parole dalla gioia quando uno degli ultimi anni venne a complimentarsi con me per uno spettacolo in francese che avevo organizzato con le mie classi:
lei, sempre così critica nei confronti delle mie iniziative scolastiche che giudicava troppo all'avanguardia e spesso fuori di testa...

non mi sarei mai aspettata quelle lodi!

Me lo sentivo come un trionfo personale!

Fu ammalata per diversi anni prima di morire, ma rimase in servizio: cioè, era tutto un susseguirsi di periodi di assenze, un balletto di supplenti, le classi che si sbandavano...ma lei diceva che la scuola era la sua vita!
Io non accettavo questo suo modo di fare e mi dicevo che se fosse capitato a me qualcosa di simile avrei "tagliato" prima di mettere in difficoltà alunni e colleghi, come ho poi fatto.

E stanotte lei è tornata a salutarmi...perchè?

Mi fa un po' paura...

Per fortuna l'altro sogno che ricordo era più allegro, stavo con ragazzi giovani come se fosse una bella compagnia di amici e organizzavamo qualcosa per divertirci insieme, chiacchierando insieme seduti all'aperto sotto un pergolato attorno ad un tavolo...

 
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Post N° 108

Post n°108 pubblicato il 29 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

BISCOTTI-AMO-CI

Dopo alcuni anni nei quali li avevo abbandonati, per varie ragioni (stress, depressione, malanni, rottura del robot...)
quest'anno ho fatto di nuovo i BISCOTTI!

Molto amati da tutti in famiglia e non solo, erano un rito fin da quando i figli erano piccoli. Si facevano tante volte durante l'anno, mi aiutavano i figli e a volte anche i loro amici che erano ospiti,
ma per Natale e Pasqua diventano speciali, forse perchè si scelgono con cura le formine più adatte, i soggetti natalizi e le colombine pasquali,
poi impacchettati come si deve diventano anche un regalino per qualche persona cara.

Insomma, nei giorni scorsi mi sono buttata in una produzione quasi industriale (abbiamo il robot impastatore nuovo!) e in questo Natale ho omaggiato di biscotti tutte le persone che sono passate da casa nostra o che siamo andati a trovare...
E già mi è venuta voglia di farne ancora, per le colazioni ...

Ora naturalmente sarete curiosi di sapere la ricetta, che è molto semplice:

300 gr. di farina
120 gr di zucchero
120 gr di burro e margarina

(io faccio metà e metà, si può fare anche tutto burro, ma sono un po' più pesanti)
2 uova
1 pizzico di sale


facoltativo 1 cucchiaino di lievito da dolci,
io stavolta l'ho dimenticato ma erano buoni lo stesso, solo meno gonfi.

Si impasta, si stende, si ritagliano i biscotti con le formine.

si cuociono nel forno (il mio è ventilato) a 150° per circa 13 minuti (controllare ogni tanto)

MA...QUESTA VOLTA HO VOLUTO SPERIMENTARE!

Il primo impasto l'ho fatto "liscio",
poi al secondo ho sostituito 25 gr di farina co 25 gr di cacao,
al terzo mi sono lanciata e alla farina ho aggiunto un cucchiaino di zafferano,
al quarto non ho resistito e stavolta ho aggiunto un cucchiaino di cannella in polvere!

Così alla fine avevo i biscotti di quattro sfumature di colore diverso:

bianco, giallino, nocciola, marrone scuro,

con i quattro sapori differenti.

VERI BISCOTTI MULTICULTURALI!

Provate...poi mi saprete dire...

 
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Post N° 107

Post n°107 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da atapo
 



Il giorno di Natale ho ricevuto per e-mail gli auguri del mio Amico Artista (vedi link).

Mi ha fatto tanto piacere. Lui, oltre che artista, è maestro nella mia scuola, maestro normale, di classe. (bisogna pur campare, l'arte da sola non dà molto...)
Vorrei dire tante cose di lui, perchè è una persona particolare, è riservato ma ha dentro tanta sensibilità e tante cose belle che si intravedono e si scoprono pian piano, conoscendolo.
Nei primi anni devo dire la verità che mi metteva un po' in soggezione, poi ho lavorato più intensamente con lui quando ero specialista di francese e abbiamo fatto la corrispondenza e il viaggio-scambio in Francia con la sua quinta: è stata davvero una bella esperienza di collaborazione, così l'ho conosciuto meglio e ho scoperto la sua ricchezza. Certo, è un artista, le cose concrete della vita non sono il suo forte, ma per la burocrazia e tutte le formalità scolastiche per fortuna c'era una collega più portata e così lui poteva fare la parte che più gli si confaceva...
Ricordo che in Francia ci venivano idee artistiche-pedagogiche, di percorsi espressivi, di teatro ecc. e concludevamo le nostre conversazioni dicendoci:
"per fortuna non lavoriamo insieme nella stessa classe, se no i nostri scolari crescerebbero molto artisti e poco matematici!"

Negli ultimi mesi è stato molto ammalato, è tornato a scuola da poco ed era venuto alla mia festa in pizzeria: proprio lì ci siamo scambiati gli indirizzi e...una nuova idea di lavoro, una ricerca di immagini ispiratrici ecc...

Dal punto di vista sentimentale...ehm...ehm... è sempre alla ricerca dell'anima gemella, che ancora purtroppo non ha trovato: forse cerca la perfezione, come nell'arte, ma la vita reale è un'altra cosa...
A scuola, fra colleghe spiavamo sorridendo i suoi tentativi di conoscenza e corteggiamento delle nuove arrivate o delle supplenti che però finora...

E' un vero peccato, perchè è una persona tanto cara...

Confesso che aver ricevuto la sua lettera proprio il giorno di Natale mi ha fatto pensare che forse era solo, se non aveva di meglio da fare che scrivere a me...
Questo mi dispiacerebbe, per cui gli auguro....

TANTA FELICITA' E LE COSE PIU' BELLE PER IL 2008!

(Vi metto alcune sue opere, per farvelo conoscere meglio)


 

 
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Post N° 106

Post n°106 pubblicato il 26 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Passato il giorno di Natale dedicato ai parenti, ai quasiparenti e agli amici, di persona,  telefonicamente, per SMS...quanti modi di stare vicini alle persone care!

Abbiamo passato la giornata insieme alla famiglia della ragazza di mio figlio: era il primo incontro tra suoceri e devo dire che è stato piacevole: persone simpatiche, fratelli con i bambini piccoli, tanta allegria...una vera e tipica giornata natalizia! Io mi sono sentita subito a mio agio e sono contenta che mio figlio "entri" in una famiglia così...

Poi, alla sera, lo spirito dei Natali passati ritorna...e vengono in mente tanti altri Natali, viene un po' la tentazione di fare una classifica: quale era il più bello?
Ma si allontana questo pensiero e si gode solo il ricordo...

Ieri, forse perchè c'erano tutti quei nipotini, mi sono ricordata soprattutto dei Natali di quando erano piccoli i miei figli e ci si ritrovava con i parenti di mio marito e le loro bambine piccole, spesso in quel di Pordenone:
 io avevo ancora tanta energia,
 con le cognate si "spadellava" fino all'ultimo,
 poi uno zio aveva sempre delle belle trovate: il tiro con l'arco, la giornata in slitta, al buio vicino all'aereoporto a vedere la partenza deglia aerei che ti passavano sulla testa così vicini da poter salutare i passeggeri e si rabbrividiva per l'impressione di avere un aereo così proprio sopra la tua testa...

Ed io rabbrividivo soprattutto per il freddo, tanto freddo che prendevo in quei Natali e tornavo sempre a casa raffreddata...Però ci si divertiva...

Ora in quella famiglia c'è stato un po' di "sfascio", coppie distrutte, ricostruite, tutti invecchiati...Ci si sente quasi solo per telefono...
Stamattina fra poco io e mio marito partiamo per andare a trovare i miei suoceri a Bologna: visita doverosa e già immagino i loro ricordi e le rievocazioni di antichi Natali...

 
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Post N° 105

Post n°105 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da atapo
 
Tag: cronaca



SONO PASSATA
A FARE GLI AUGURI
NEI BLOG AMICI

ORA I MIEI AUGURI
A CHI PASSA DI QUA
PER CASO

BUON NATALE !

 

 
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Post N° 104

Post n°104 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da atapo
 


IL GATTO DEL MILLENNIO

semplicemente perchè è nato nel 2000.

Di pura razza bastarda, in tutti i sensi:

per nascita (incrocio misterioso di siamese, Maine Coon e chissà quanti altri...)
per temperamento: è capace dell'affetto più sviscerato (e ruffiano) e delle più subdole vendette e bricconerie se si sente offeso dagli umani padroni...

E' il gatto di mia figlia che in questi giorni, mentre lei col marito sono in viaggio, sta ospite a casa nostra.

Si chiama Beto e dato che ha temperamento regale e di comando (cioè: faccio quello che mi pare), io lo chiamo Alfa Beto,
mio marito lo chiama invece Gatto Stronzo.

Però...è bellissimo, non è vero?

Come si fa a non innamorarsene?
(Stavolta parlo del gatto, non del marito, sia chiaro...)

 
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Post N° 102

Post n°102 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

TROPPO NATALE

Oggi pomeriggio mi sono tuffata anch'io nel TROPPO NATALE.

Prima ero passata a scuola a fare gli auguri alla mia ex-classe: col maestro ero d'accordo che sarebbe stata una visita "a sorpresa" per i bambini e lo è proprio stata! Avevano gli occhi  che brillavano dall'emozione e dopo baci e abbracci dei più intraprendenti, molti hanno detto, dopo aver alzato la mano da bravi scolaretti, che erano tanto contenti della mia visita.
Mi hanno fatto vedere il lavoretto preparato per Natale,
qualche chiacchiera insieme,
gli ho dato i miei AUGURINI, cioè dei bigliettini di auguri piccini, da attaccare all' albero di Natale,
poi sono fuggita da una porta secondaria, per evitare i convenevoli con i genitori in attesa dell'uscita.


Mi sentivo leggera e felice per essere stata bene insieme a loro, allora ho preso l'autobus e mi sono gettata nella bolgia del centro città.
Non avevo nulla in particolare da cercare o comprare, volevo solo immergermi nell'atmosfera natalizia.

E' consumismo, lo so, però mi piacciono le vetrine così piene ed addobbate,
le strade luccicanti di festoni e ornate di piante e di fiocchi rossi,
ogni tanto qualche musica,
la gente: chi guarda qua e là, come me, chi va con tutti i pacchetti o le buste griffate che lasciano immaginare quanto valore contengono in tredicesima...

Mi piace illudermi che ogni pacchetto o busta sia un segno di affetto, scelto con cura perchè proprio adatto a...Sarebbe tanto amore impacchettato...

Mi è venuto in mente quando i miei figli erano piccini e queste spedizioni pre-natalizie le facevo con loro,
le loro meraviglie davanti alle vetrine,
la pizza per merenda,
la sorpresa di trovare in qualche strada un Babbo Natale che gli offriva piccoli doni.

Ora giro da sola, ma rivedo quelle emozioni nei bimbi che incontro e mi viene il buonumore.

Ho concluso la mia passeggiata ad una Fiera del commercio equo e solidale, dove ho fatto provvista di prodotti che uso di solito:caffè, biscotti, cioccolatini, cannella.
Il buonumore che avevo immagazzinato mi ha permesso di sopportare anche il freddo intenso che era giunto col buio e il lento percorso (un'ora e mezzo, tra autobus lumache e affollati e lunghe attese degli stessi) per ritornare a casa.

 
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Post N° 101

Post n°101 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da atapo
 

CE N'E' TROPPO DI NATALE


Il bue e l'asinello di Betlemme sono ritornati sulla Terra
quest'anno...


Dovunque arrivassero, era il medesimo spettacolo.
Andare e
venire, comprare o impaccare, spedire e ricevere, imballare e
sballare, chiamare e rispondere. E tutti guardavano continuamente
l’orologio, tutti correvano, tutti ansimavano col terrore di non
fare in tempo e qualcuno crollava, boccheggiando, sotto l’incalzante
marea di pacchi, plichi, cartoncini, calendari, strenne, telegrammi,
lettere, carte, biglietti, eccetera.
“Mi avevi detto” osservò
il bue “che era la festa della serenità, della pace, del
riposo dell’animo.”
“Una volta era così. Ma cosa
vuoi, da qualche anno, all’avvicinarsi del Natale, gli uomini
vengono morsi da una misteriosa tarantola e non capiscono più
niente. Ascoltali, del resto.”
Il bue ascoltò, stupito.
Per le strade, nei negozi, negli uffici, nelle fabbriche, uomini e
donne parlavano fitto fitto scambiandosi l’un l’altro, come
automi, delle monotone formule: buon Natale, auguri, auguri, a lei,
altrettanto, auguri, auguri, felici feste, grazie, auguri, auguri,
auguri. Era un brusìo che riempiva la città.
“Ma
ci credono?” chiese il bue. “Lo dicono sul serio? Vogliono
veramente così bene al prossimo?”
L’asinello tacque.
“E
se ci ritirassimo un po’ in disparte?” suggerì il
bovino.
“Ho ormai la testa ch’è un pallone. Comincio a
sentire nostalgia di quella che tu chiami atmosfera natalizia.”
“Be’,
in fondo, anch’io” disse il somarello.
Sgusciarono attraverso
le cateratte vorticose di automobili, si allontanarono, un poco dal
centro, dalle luci, dal frastuono, dalla frenesia.
“Dimmi, tu
che sei pratico” chiese il bue, ancora poco persuaso ” ma sei
proprio sicuro che non siano usciti tutti pazzi?”
“No, no, è
semplicemente il Natale.”
Ce n’è troppo di Natale,
allora.
Ma ti ricordi, quella notte, a Betlemme, la capanna, i
pastori, quel bel bambino? Era freddo, anche lì, eppure c’era
una pace, una soddisfazione. Come era diverso!”
“E’ vero. E
quelle zampogne lontane, che si sentivano appena appena.”
“E
sul tetto, come un lieve svolazzamento. Chissà che uccelli
erano.”
“Uccelli? Testone che non sei altro! Erano Angeli.”
“E
quei tre ricchi signori che portavano regali, li ricordi? Come erano
educati, come parlavano piano, che persone distinte. Te li immagini,
se capitassero in mezzo a questa baraonda?”
“E la stella? Non
ti ricordi che razza di stella, proprio sopra la capanna? Chissà
che non ci sia ancora. Le stelle di solito hanno vita lunga.”
“Ho
idea di no” disse il bue, scettico. “C’è poca aria di
stelle, qui.”
Alzarono i musi a guardare, e infatti non si
vedeva niente. Sulla città c’era un soffitto di caligine.


(DINO BUZZATI)

Conoscete questo racconto? Qui ce n'è solo una parte.

A me piace molto, una volta l'ho anche messo in scena con una classe.




 
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Post N° 100

Post n°100 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da atapo
 
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MESSAGGIO N°
100

100...un bel numero...pieno...tondo...

ci vorrebbe qualcosa di ispirato, di speciale...
Ma oggi non butta molto bene, mi sento anche molto raffreddata...

Ecco, potrei dire che

oggi è l'ultimo giorno della mia RICREAZIONE!


Da domani sarà in pensione anche mio marito e...

diciamo che si apriranno nuove prospettive !

 
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Post N° 99

Post n°99 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Però, prima di sparire sotto pigiamoni e coperte, una cosa bella ve la voglio raccontare:

OGGI POMERIGGIO
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE
DEI MIEI EX ALUNNI!

Il famoso riciclaggio per fare pubblicità all'Istituto, l'ultima attività a cui ero riuscita a lavorare l'anno scorso e dove avevo messo lo zampino per aiutare qualche settimana fa.
Insomma, ero stata invitata e all'ora giusta mi sono seduta in prima fila in mezzo ai genitori.
Ma un bambino che occhieggiava dal tendone-sipario mi ha visto e figuratevi l'allegra confusione! Allora per evitare uno sbandamento generale degli attori che faticosamente si stavano sistemando sono andata un attimo dietro le quinte a salutarli tutti.

Lo spettacolo è andato bene per quel che riguarda gli attori, tutti impegnatissimi, ma anche abbastanza tranquilli e spigliati. Ha fatto un po' cilecca l'accompagnamento musicale...ma questo è quasi all'ordine del giorno con gli scarsi mezzi tecnici che ci ritroviamo nella mia scuola. Certo, alcune scelte di regia io le avrei fatte diversamente, per mettere più in risalto alcuni momenti o personaggi, però in complesso era gradevole. Sono stata contenta che abbiano mantenuto alcune piccole innovazioni che avevo suggerito nel mio ultimo "aiuto".

Spendido è stato K. che al momento giusto, con i movimenti giusti, ha gridato la sua unica battuta con voce chiarissima: "C'è un bambino!" Battuta che l'anno scorso era stata così apprezzata, detta da lui con tutti i suoi problemi, da diventare, nella scuola, un tormentone degli ultimi giorni.

Naturalmente applausi finali da parte dei genitori e complimenti massimi da parte della dirigente, che così ha gratificato molto i bambini.

Io...mi sentivo strana:
tanto contenta, mi divertivo, apprezzavo le belle cose che sapevano fare i bambini...
e contemporaneamente tanto triste da avere un nodo alla gola
e quasi mi veniva voglia di alzarmi e volare di nuovo là, dietro a quel sipario a dirigere, consigliare, rincuorare, arrabbiarmi e vivere quello che per tante volte e per tanti anni mi è piaciuto moltissimo fare.

Temendo questa mia debolezza e commozione, mi ero preoccupata di tenere una riserva di fazzoletti nella borsa...però ho resistito e non mi sono serviti!
Avrò davvero un ricordo forte di questo pomeriggio...

 
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Post N° 98

Post n°98 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da atapo
 

TROPPO BELLO PER ESSERE VERO...

Oggi pomeriggio alle 14 la caldaia è morta di nuovo!
Siamo da capo.

Lo dicevo che i miracoli sono mooooolto rari...
e forse bisogna meritarseli!

Telefonata al tecnico: viene domattina.
Prepariamoci a resistere
alla prossima notte...


 
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Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da atapo
 

MIRACOLO DI NATALE !?

Ieri sera tardi, dopo aver gustato il pollo con le patate cotto nel forno, improvvisamente ci siamo accorti che la caldaia aveva cambiato la segnalazione lampeggiante che ci accompagnava dall'inizio del grande freddo:
ora invece di C4 indicava C6.

Con grande precauzione mio marito ha provato a fare le manovre per la riaccensione e dopo qualche tentativo fallito...

è ripartita, regolarmente, come se niente fosse!!!!!



Come mai, perchè, cos'era successo...boh!?
Come in tutti i miracoli, accettiamo per fede!

Stamattina presto mi sono precipitata a telefonare per disdire l'appuntamento col tecnico, per fortuna pare non ci siano penali da pagare...

Ma...c'è un senso in tutto questo?

 
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Post N° 96

Post n°96 pubblicato il 18 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

GELO


Sopravvissuti alla notte di gelo,

Chiamato il tecnico che verrà domattina,
ho cercato cose da fare fuori casa per muovermi ben coperta per la maggior parte della giornata,
ma ora sono dovuta rientrare.
Nella stanza più calda : 17.8°.
Credo che per cena cucinerò qualcosa in forno, almeno riscalda un po' anche attorno.
Giro con una coperta sulle spalle tipo capo indiano.
Connetto poco.
Arrivederci a tempi migliori e a storie migliori!

 
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Post N° 95

Post n°95 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Ogni altra notizia passa in secondo piano perchè...

OGGI POMERIGGIO SI E' ROTTA LA CALDAIA!

Siamo senza riscaldamento e senza acqua calda!

E fuori siamo attorno a 0 gradi con un vento che si infila in tutte le fessure!

Sono già al terzo strato di maglioni e dovrò organizzarmi per la notte...

E' quello che ci vuole per i miei malanni...
Domattina, se sopravviverò, via alla caccia del tecnico...
E' già arrivato anche qualche sternuto! Buonanotte!

 
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Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da atapo
 

Ho parlato con alcuni colleghi-amici,
ho letto nei blog di insegnanti,
in questo periodo molti
NON CE LA FANNO PIU'.

E non solo perchè nelle settimane prima di Natale si concentrano riunioni, colloqui con i genitori, compilazioni di documenti, preparazioni di progetti, attività e lavoretti natalizi e di tutto e di più...

ma proprio alcuni non riescono più a star dietro a tutte le richieste che piovono dall'alto,
dai Dirigenti e da ancora più su, che non sono mai chiare, che fanno disfare ciò che si era appena impostato perchè ci sono nuove e diverse normative che vengono "sparate a mitraglia" in questi ultimi anni addosso agli insegnanti di ogni ordine di scuola.

Il lavoro più importante, quello in classe coi ragazzi, quello che ha bisogno di calma, di attenzione, di idee chiare e di confronti continui, quello che si imposta anche studiando e ricercando personalmente...quello resta per ultimo e si è talmente sfiniti che ci si accorge di far sempre più fatica a svolgerlo bene.

Quante volte anch'io avevo provato queste sensazioni, sempre più spesso negli ultimi anni...

Allora qualcuno dice: BASTA! Me ne vado! Vado in pensione! Do' le dimissioni!
In certi casi è meglio: a tirare troppo la corda c'è il rischio di spezzarla...c'è il rischio che i ragazzi paghino le conseguenze degli stress e degli esaurimenti degli insegnanti.

Io l'ho fatto. Mi ripeto che avevo dei problemi seri di salute, se li hanno riconosciuti anche i medici alla visita legale non erano solo scusanti, probabilmente se fossi stata bene sarei riuscita a COMBATTERE di più, come avevo fatto per tanti anni...

Però, queste giustificazioni, seppure valide, non mi bastano a volte...
e allora sento un senso di tristezza, di sconfitta:
non ce l'ho fatta,
ho mollato,
mi sono arresa,
non ho portato a termine qualcosa che avevo iniziato,
ho perduto.
..in quello in cui avevo investito tanto delle mie energie e delle mie capacità.

A volte, faccio ancora fatica ad accettarlo.

 
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Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 16 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

Dal ministero mi è arrivato un foglio dove, dopo tanti numeri, conteggi e blabla si dice che ho diritto alla pensione dopo...



36 anni e 4 mesi di lavoro.


Non c'è male...
Una vita... una storia...

Per ora comunque non ho ancora visto un soldo da ottobre,
nè di pensione nè di stipendio,
conto sulla tredicesima...
...forse dovrò scrivere a Babbo Natale?!



Per fortuna ho il marito che (per ora) porta a casa lo stipendio,
se fossi sola che farei?

 
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Post N° 92

Post n°92 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da atapo
 
Tag: cronaca

CORRI CORRI

Si avvia alla fine questa settimana che è stata tutta una corsa ed ora davvero non ne posso più.

Corse da un ambulatorio all'altro:

si sono concentrate visite di controllo di vario tipo,
medicazione al braccio dopo l'intervento,
altre ricerche di quelle analisi che ancora non sono pronte perchè al laboratorio manca il reagente (così dicono...).

E poichè è tutto pubblico...aspetta...aspetta...nonostante tu abbia l'appuntamento c'è prima la fila (interminabile) dell'accettazione,
poi la fila davanti alla porta del medico...
In questi periodi così medicalizzati mi viene la nausea da ospedale e vorrei correre il più lontano possibile...
Ma non si può, perchè i problemi di salute ci sono e dimenticarsene potrebbe aggravare la situazione...

Corse da un ufficio all'altro:

ci sono state faccende di questo tipo e manca sempre un documento,
 o qualche certificato è da rifare...
e ancora code,
numeri all'accettazione,
display che non procedono mai,
uffici da dove esce una persona e prima che ne chiamino un'altra passano diversi minuti...forse gli impiegati devono riposarsi?  Io a un certo punto ho origliato alla porta chiusa (naturalmente) e ho sentito che parlavano degli sconti dell'Esselunga...


Direi che l'atmosfera natalizia ancora non riesco proprio a goderla!

Insomma ieri al corso di teatro ero stanchissima, quando la prof. ci ha detto:
"Ora dovete trovare sul palcoscenico una posizione a piacere, ma che sia comoda, perchè dovrete restare immobili per 20 minuti"
Io mi sono seduta comoda per terra, spalle e testa appoggiate al muro, braccia e gambe morbidissime e...mi sono proprio rilassata per quei 20 minuti (tutti pieni eh, controllati dalla profe sull'orologio).

Dopo, mentre ci scambiavamo osservazioni e impressioni, una mi ha chiesto:
"Ma tu, dormivi davvero?!"

Nooooo, ma scherziamo!
Sono solo una BRAVISSSSIMA ATTRICE!

 
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Post N° 91

Post n°91 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da atapo
 
Foto di atapo

PIZZA A SORPRESA

Avevo avuto qualche sospetto...

"Abbiamo voglia di mangiare una pizza insieme a te", mi aveva detto giorni fa una collega incontrata per caso.
Poi la telefonata.
"Allora sei libera martedì sera? Ti passo a prendere."
Era L., collega e anche amica.
E in macchina insieme: "Sai, C. e A. non possono venire, però ti salutano tanto."
Allora la certezza.

Era un PIZZA-PARTY

l'incontro di "fine carriera"

che di solito si fa per chi va in pensione.

E al momento di portare le pizze a me è arrivato un piatto con sopra un pacchettino:
dentro un graziosissimo braccialetto (regalo azzeccato, visto che ne porto sempre almeno 2 o 3!).
A seguire la pizza, il dolcetto, tante chiacchiere, tanti ricordi...

Guardavo i miei colleghi tutti allegri (così solo fuori dall'ambiente di lavoro...) e leggevo sul biglietto le firme di tutti, ma proprio tutti, anche i custodi e la vicaria che sta in un'altro plesso dell'Istituto, ma abbiamo lavorato insieme negli anni in cui stavo bene ed avevo incarichi importanti.

E dietro a tutto questo, quasi come simpatici fantasmi, vedevo anche i visi di tante altre persone, bambini e adulti, che ho incontrato e hanno fatto un po' di strada con me in questi anni di lavoro.

25 ANNI NELLA STESSA SCUOLA !
Le nozze d'argento!

Molte persone sono passate e si sono allontanate, per tanti motivi (crescita, carriera, trasferimenti),
qualcuno, purtroppo, NON C'E' PROPRIO PIU', e non si tratta solo di adulti,
ma l'altra sera erano tutti lì con me, a festeggiarmi in pizzeria...

 
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