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Messaggi del 02/11/2019

CRONACHE DAL GIARDINO 1

Post n°1640 pubblicato il 02 Novembre 2019 da atapo
 

L' INVASIONE  DELLE  MELAGRANE

 

 

Durante l'estate il mio giardino era un po' deludente dal punto di vista estetico: c'era molto verde e di sfumature diverse, ma nessun altro colore, tranne il viola pallido della lavanda. Non abbiamo avuto altre fioriture estive, l'impegno nella casa in montagna e il caldo eccessivo ce l'hanno fatto trascurare.
Invece l'autunno tiepido così protratto, senza piogge a sferzare le piante, ci ha regalato delle belle sorprese colorate: la yucca ha innalzato ben cinque fusti fioriti a grosse campane bianche, il rosmarino è fiorito di nuovo di azzurro, come di nuovo ha messo mazzetti di fiori rossi l'oleandro, in una seconda fioritura di quest'anno.
Purtroppo pochissime sono state le belle di notte. Nelle estati e autunni passati erano cresciuti spontaneamente grossi cespugli verso il fondo del giardino, i fiori erano gialli o rossi e con le innumerevoli combinazioni e sfumature che a sorpresa nascevano dall'unirsi dei due colori. A me piacevano tanto, anche se si aprivano solo nel pomeriggio e si richiudevano a metà mattinata, però mettevano una bella allegria. Alla fine dell'autunno scorso mio marito in uno dei suoi “improvvisi furori di attivismo” insieme all'erba tagliò tutte le piante.
- Tanto ogni anno ricrescono. - rispose alle mie rimostranze. Ma doveva averle tagliate in modo troppo radicale perché quest'anno non sono ricresciute come in passato, ma solo molto tardi ne è spuntata qualcuna molto piccola, che ha fatto pochissimi fiori, quasi tutti rossi e sono andati persi gli incroci e le sfumature. Peccato!
Invece il melograno è stato un trionfo: la grande fioritura primaverile, non decimata da piogge e venti, ha dato luogo a una super produzione di frutti, l'albero si è riempito, sembrava adornato di moltissimi lampioni prima gialli poi rossi, di ogni dimensione, alcuni giganteschi.
E abbiamo cominciato a mangiare melagrane… a regalarle ai conoscenti… sempre troppe ne scoprivamo a maturare tra le foglie!

Allora ho messo l'annuncio nei gruppi di facebook: “Scambio melagrane con...” e ho ricevuto un sacco di richieste, che ho dovuto gestire io perché mio marito continua ad andare in montagna: messaggi, telefonate, accordi, proposte di scambio con che cosa, appuntamenti a casa o al capolinea dell'autobus per venire incontro a metà strada con qualcuno. Giorni di commercio febbrile, anche perché le melagrane non sono eterne, bisognava piazzarle prima che passassero la maturazione… Come se non avessi avuto nient'altro da fare!
Ma almeno siamo riusciti a distribuirne la maggior parte, ora alcune le abbiamo già dovute buttare, altre le continuiamo a mangiare noi, oppure le sgrano e ne metto i semi in sacchetti monoporzione a congelare, ho letto che così si conservano bene e ci provo.
Gli scambi hanno fruttato alcuni detersivi, della pasta, degli ottimi biscotti, dei vasetti di ciliegie sotto spirito e di marmellate fatte in casa: l'economia del baratto ha funzionato, qualcuno addirittura si è prenotato già per l'anno prossimo!

Ora in giardino, passato il rosso delle melagrane, c'è lo spettacolo di un piccolo "foliage" giallo e rosso autunnale, offerto dal trio melograno-pero-acero.

 
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