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COSTEGGIANDO 4

Post n°1841 pubblicato il 10 Settembre 2022 da atapo
 
Tag: viaggi

 

ULTIMI GIORNI, ULTIME SORPRESE

 

Siamo arrivati con calma alla Riserva Naturale: abbiamo fatto tappa al santuario di San Giovanni in Venere, appena sopra la costa, la cui visita mi era stata raccomandata da un'amica di Facebook. Già, in mancanza di guida cartacea, anche i suggerimenti in itinere degli amici, oltre che di mia figlia, hanno fatto comodo. E' un'enorme e austera basilica su un colle, molto antica, sembra quasi una fortezza, in stile romanico e gotico delle origini; mi è piaciuta molto perchè non è stata rimaneggiata nei secoli o arricchita di fronzoli e abbellimenti, è rimasta essenziale e semplice. Ha un chiostro molto bello, un vero giardino ricco di alberi centenari. Da lassù si vede tutta la costa a sud, verso cui eravamo diretti.

Prima però un salto ancora nell'interno, a Casalbordino, per un po' di provviste alimentari al Conad, soprattutto vini locali e dolci, per fortuna questi ultimi tipici sono secchi e si sarebbero conservati anche senza il frigorifero funzionante.

Al tramonto siamo arrivati a un enorme parcheggio gratuito nella riserva Naturale di Punta Aderci, che si stava svuotando dalle auto dei turisti che avevano passato la giornata sulle spiagge. Restavano solo alcuni camper, vi avrebbero passato la notte, come noi. Prima che venisse buio completo abbiamo fatto una passeggiata lungo la strada sterrata che percorre, in alto, la riserva; io ero un po' emozionata, sia per il paesaggio suggestivo in penombra, sia per ciò che mi aspettavo dal giorno dopo.


Punta Aderci, le Maldive d'Abruzzo

Al mattino mi sono svegliata presto e ho fatto subito un giro di esplorazione: ho scoperto un mare e un paesaggio affascinanti, una casetta informativa con un ragazzo gentile che mi ha dato una mappa e un po' di informazioni, con gioia ho scoperto anche un piccolo autobus che per un euro e mezzo faceva da navetta continua lungo la strada sterrata, da cui partivano i sentieri in discesa per alcune spiagge. Ci siamo organizzati, decisi a passare in riva al mare tutta la giornata, con ombrellone, libri, borsa termica con frutta, pane, acqua e due scatolette di RioMare. Non era la famosa spiaggia della Penna (nonostante la mappa non avevo ancora capito come arrivarci) però è stata lo stesso una bella giornata, di sole, ventilata, con l'acqua trasparente, piena di pesci, molto invitante per fare più di un bagno. Sui monti dietro si addensavano nuvoloni e brontolavano tuoni, sembrava che non arrivassero fino alla costa, ci hanno lasciato godere il sole fin quasi al tramonto, abbiamo fatto in tempo a risalire, prendere la navetta, entrare nel camper prima che cominciasse a piovere.


siamo stati in questa spiaggia

Però non avevamo proprio niente per cena, contavamo di cercare un ristorante, ma quelli trovati su Google a cui abbiamo telefonato o non rispondevano o erano tutti prenotati.

Così siamo andati alla ventura, a Vasto, qualcosa avremmo pure trovato...

Intanto lungo il percorso, già quasi al buio, abbiamo trovato un branco di cinghiali che ci ha attraversato la strada, per fortuna abbiamo frenato in tempo! Non era il caso di cenare a cinghiale...

Vasto di sera era suggestiva, col centro tutto illuminato, mi ha fatto una piacevole impressione, ma sapevo che non saremmo riusciti a ripassare per conoscerla meglio, la fine del viaggio era due giorni dopo.

Anche il mattino successivo faceva brutto tempo, a tratti pioveva e il camper ci ha riservato l'ultima sgradevole sorpresa: si è rotta la levetta che fa manovrare la cassetta del wc, restava sempre aperta, era un bel guaio!

Avevamo prenotato il pranzo in un ristorante della zona, in cui mio marito avrebbe finalmente mangiato il suo desiderato brodetto, appena seduti al tavolo si è scatenato il diluvio e si capiva che tutto il giorno sarebbe stato così freddo, un'alternanza di nubifragi e momenti ventosi, allora abbiamo deciso che saremmo ripartiti subito per Firenze: i temporali e il wc aperto non ci invitavano a restare ancora in giro. Però al ristorante avevamo finalmente saputo la strada per la famosa spiaggia di Punta Penna, era proprio lì dietro: tra uno scroscio e l'altro siamo andati a darle almeno un'occhiata, dall'altro della costa, scendere non era il caso. E' davvero bellissima, la più bella, peccato non averne goduto, sarà senz'altro per un viaggio futuro.

spiaggia di Punta Penna

La risalita in autostrada verso nord ci ha fatto sfuggire ai temporali che erano localizzati nel sud dell'Abruzzo, ma le sorprese non erano finite: nella notte mio marito si è sentito male, forse si era bloccata la digestione dell'abbondante brodetto a causa del freddo improvviso dei temporali.

Col suo mal di pancia e il water in quelle condizioni ce la siamo vista brutta: io ho usato sempre i servizi nelle aree autostradali per lasciarlo alle sue emergenze... e pian piano se Dio vuole siamo arrivati a Firenze alla fine della mattinata!

Credo che il camper sarà a lungo inutilizzabile...

Però tutti gli imprevisti non sono riusciti a cancellare la bellezza di questo viaggio, del mare che sono riuscita a vedere, annusare, dei suoi colori, della freschezza delle onde, così come il bello dei luoghi naturali in cui sono passata: mi ci voleva proprio un viaggio così.

FINE

 

 
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