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Messaggi del 15/02/2008

Post N° 140

Post n°140 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da atapo
 

QUALCHE SPINA

Insieme al corso di francese, avevo fatto una proposta all'ins. coordinatrice del mio plesso:
dato che il mercoledì ero già presente nella scuola, avrei potuto arrivare alle 15 e fino alle 16,30 mettermi a disposizione (volontariato) per qualche necessità di qualche classe, che so, laboratori, gruppi, aiuto individualizzato...visto che le forze docenti non bastano mai e gli interventi esterni non si fanno perchè costano troppo.
Già sapevo che a qualcuno la cosa non sarebbe dispiaciuta, infatti la coordinatrice l'ha presentata in riunione plenaria e abbiamo concordato che durante un pomeriggio di programmazione avrei "fatto un giro" per quantificare le persone e le classi interessate, poi per imbastire i progetti.
Qualcuno ha detto di no, era già impegnato in altre attività, molti (anche più di quanti mi aspettassi) hanno accettato e sono venute fuori idee che mi sembrano utili e interessanti, magari ve le racconterò via via che si realizzeranno.
Il caso ha voluto che sia passata per ultimo nella mia ex-classe, dove ho trovato il mio ex-collega.
Mi ha detto che era ora che mi rendessi conto della situazione, che la mia presenza "destabilizzava" la classe e che nè lui nè l'altra maestra avevano più voglia di avere a che fare con me.
Mi è sembrato di ricevere un pugno nello stomaco. Come mi succedeva, sempre più spesso, negli ultimi due anni, quando faceva "sparate" su questo stile ogni volta che secondo lui qualcuno (spesso io) o qualche cosa (situazioni e imprevisti che con i bambini sono molto comuni)"destabilizzava" quello che lui riteneva dovesse essere il tran tran che gli permetteva di "non stancarsi" nel suo lavoro.
Io mi sono ripromessa di tenere per me tanti spiacevoli episodi (molti dei quali comunque erano conosciuti da vari colleghi ed anche dalla dirigente) che, giorno dopo giorno, sono sicura che abbiano contribuito non poco al danneggiare irreparabilmente la mia situazione già pesante fisicamente.
Proprio perchè sapevo che doveva esserci un adattamento ero andata a salutare i bambini solo dopo un po' di tempo...
Comunque pensavo che l'adattamento si sistemasse e, lasciatemelo dire, se i maestri fossero stati equilibrati dopo più di cinque mesi di scuola la routine non dovrebbe venire così sconvolta da una mia eventuale presenza nei paraggi!
Ho voluto lasciar passare qualche giorno, per ...assorbire il colpo e pensarci un po' su:
ora posso dire che:
realmente, non mi importa più di tanto se hanno rifiutato la mia offerta, starò meglio con i colleghi più disponibili,
mi dispiace se il clima e la situazione nella mia ex-classe non sono dei migliori, le difficoltà c'erano già da prima, ma non mi sento certo in colpa per questo, ormai spetta da altri lavorarci sopra;
se le parole del collega erano dettate dal risentimento per averlo "abbandonato" (cosa già trapelata in altra occasione), era meglio se pensava ad avere atteggiamenti più tranquilli , ragionevoli e collaborativi negli anni passati.
Quel giorno gli ho solo detto che ero passata da lui come da tutti gli altri e che la sua classe era come tutte le altre, non volevo obbligarli a nulla...
...ma mi riprometto di non metterci più il naso in quell'aula! Tanto i bambini li incontro lo stesso, qua e là, e alcuni vengono al corso di francese perchè, mi hanno detto: "Così stiamo ancora un po' insieme"

Però...però...come la vedete voi, amici, questa faccenda?...consigliatemi...

 
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