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VIAGGI ?

Post n°662 pubblicato il 31 Marzo 2011 da atapo
 

ANDARE

La primavera è un vino effervescente”, dice il poeta e sarà questa effervescenza che, appena si stabilizza una sequenza di belle giornate, mi fa venire una gran voglia di andare, di spostarmi, di partire. Dove? Non importa. L'importante sarebbe chiudersi la porta alle spalle e cambiare aria per un po' di ore, meglio sarebbe qualche giorno, conoscere qualcosa di nuovo e di bello, andare dove non sono mai stata o ritornare dove non mi reco da molto tempo.

Il massimo, quasi un sogno, sarebbe riempire uno zaino, andare in stazione o in aereoporto, seguire l'ispirazione di salire su un treno o sul primo aereo con posti disponibili e partire...

Del resto sono già due mesi che sono tornata da Tenerife, mi si affaccia di nuovo il desiderio di un viaggio.

Mi viene in mente una delle improvvisazioni che ho fatto al corso di teatro dove invitavo il partner a viaggiare con me e sceglievo la meta facendo girare il mappamondo e indicando un luogo a caso, ad occhi chiusi...

Una volta, anni e anni fa, anche mio marito diceva: “Quando saremo in pensione sarà bello partire così, per visitare un posto o quell'altro, dove c'è qualcosa che ci interessa, magari decidendo all'ultimo momento, senza essere legati a nulla...”

UNA VOLTA!

Ora la pensione è arrivata, ma gli è arrivato anche questo pallino dell'università ad oltranza e si sono amplificate con la vecchiaia tutte le fissazioni che man mano ha accumulato negli anni: qui sarà troppo caldo, là sarà troppo freddo, la nave guai perchè viene mal di mare, il pullman lo obbliga a stare troppo fermo, il treno dopo un po' di ore lo annoia, le manifestazioni e le sagre hanno troppo affollamento, le terme non servono a nulla, i viaggi organizzati...per l'amor del cielo! Gli tocca alzarsi e sottostare ad orari decisi da altri, poi chissà che gente c'è, poi si fa tutto di corsa...

A questo punto dite un po' cosa rimane...

...rimane il nostro camper che comunque secondo me si potrebbe sfruttare molto di più e meglio. Ecco perchè ogni tanto abbandono questo marito “orso” e scappo, se mi capita qualche occasione, fosse solo un mercatino di qualche ora o una mostra non troppo distante. Però in fondo mi dispiace rinunciare quasi sempre alla sua compagnia, avrei piacere di vivere insieme qualche bella esperienza in più.

Ora, dopo Tenerife, dopo che sono riuscita in questi mesi a trascinarlo ben DUE (!) volte a teatro, improvvisamente mi ha proposto LUI un viaggetto col camper.

Splendido, dove? A trovare sua madre!

Più che giusto aver voglia di vederla, è dall'autunno scorso che non ci andiamo.

E dopo? Faremo un giro lì attorno?” gli ho chiesto.

Certo! Andremo a Ninfa, ora che è l'inizio della primavera, per vedere com'è in questa stagione”

TERZA VOLTA che ci andiamo! Bellissimo luogo, d'accordo, ma di tre volte che andiamo da quelle parti tutte e tre le volte passare una giornata a Ninfa mi comincia ad annoiare, ci sarebbero molti altri bei posti da visitare, ma mio marito è così: o nulla, o un'esagerazione.

E poi? Cos'altro potremo andare a vedere?”

Fatti un po' di conti...NON AVREMO PIU' TEMPO!

Fra le ore di soggiorno e di chiacchiere doverose con la suocera, gli altrettanto doverosi incontri con gli altri parenti del luogo, il non poter rimanere più giorni ancora...sarà già tanto ritagliarci una giornata per noi...a Ninfa!

Allora comincio a pensare che questo non sarà un viaggio, ma sarà un NON-VIAGGIO, cioè un semplice spostamento ad uso e consumo della parentela: centinaia di chilometri macinati per riempirsi di chiacchiere, sospiri e rievocazioni del truce passato, tra mangiate luculliane perchè l'ospitalità da quelle parti è calorosa, ma anche calorica!

Manterrò la calma, mi attrezzerò con qualche rivista, un buon libro, il copione da imparare...e affronterò “il viaggetto”.

Quando sparirò da qui per qualche giorno, ecco il perchè...

acque e riflessi a Ninfa

 

 
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