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Messaggi del 23/04/2011

DI CIOCCOLATO E D' ALTRO

Post n°673 pubblicato il 23 Aprile 2011 da atapo
 

 

PASQUE


Mamma, non azzardarti a regalare un uovo di cioccolata a Martino! Ne ha già ricevuti troppi, lui è goloso di cioccolata...dovrò nasconderla!”aveva detto mia figlia.

La nonna però, cioè io, ha sempre una risorsa in più così a Martino ho regalato un piccolo uovo...di plastica, quasi un giocattolo: quando lo aprirà dentro ci troverà un bambolotto. Gliel'ho dato ieri, siamo stati in piscina insieme, io, lui, la sua mamma. E questa è stata la mia Pasqua con lui, domani non ci vedremo, immaginerò soltanto la sua faccina sorpresa e gli occhi brillanti mentre scartano...rompono...scoprono...e dirà trionfante “E' mio!” davanti ad ogni cosa trovata nelle SUE uova di Pasqua. Chissà se qualcuno gli metterà in testa, dopo, le carte luccicanti e sagomate delle uova di cioccolato...o se magari questa idea verrà proprio a lui...

Come facevo io quando ero piccola, dopo il pranzo di Pasqua uscivo nel giardino a pavoneggiarmi con quegli incredibili cappelli (ah! Il mio pallino, fin da allora!) e a confrontarmi con le amichette del vicinato, anche loro agghindate di carta stagnola, nastri e fiori finti.

Se non pioveva naturalmente, perchè spesso la Pasqua è accompagnata dagli acquazzoni, allora le “sfilate di moda” mi accontentavo di farle in famiglia, o trovando il pretesto di fare gli auguri mi concedevo una capatina anche dal nonno e dagli zii, che così vedevano valorizzato il loro dono. Sì, ne ricevevo diverse di uova, dai parenti, dai clienti del negozio del babbo, dalle signore che portavano alla mia mamma le calze velate da rammendare (mestiere ormai scomparso)... Il cioccolato, dopo un abbondante assaggio al limite dell'indigestione, era poi messo sotto chiave e centellinato nelle merende del pomeriggio, insieme a un pezzo di pane.

In quelle Pasque lontane avevamo sempre ospite a pranzo una delle mie cugine, allora ragazze, della famiglia di mia madre, le stesse che a volte in estate passavano alcuni giorni al mare con noi. Realizzai molto più tardi che provenivano da nuclei familiari distrutti nella tragedia della guerra e i miei genitori, benchè senza grandi mezzi economici, avevano cercato spesso di dare loro un po' di aiuto e di calore familiare. La mia mamma preparava i tortellini e io avevo il compito di chiuderli, perchè le mani di bambina aiutano a farli piccoli come da tradizione bolognese, ma soprattutto si imbarcava nell'impresa della crema fritta, una squisitezza che richiedeva tempo e dosi giuste al milligrammo per non liquefarsi nell'olio di frittura...A lei riusciva sempre bene, io qualche volta ci ho provato...con risultati alterni però: per me rimane una ricetta inaffidabile in caso di ospiti!

Anni dopo vissi la mia unica Pasqua trasgressiva, quando all'insaputa dei genitori io e una mia amica il sabato pomeriggio invece della giratina in centro città ci incontrammo con i nostri primi innamorati, ogni coppia andò per conto suo, poi io e l'amica ci ritrovammo all'ora stabilita per rientrare insieme...a piedi per quattro chilometri perchè nel frattempo era iniziato uno sciopero degli autobus. Però eravamo felicissime e attraversammo i giardini pubblici già quasi al buio (era una Pasqua di marzo) correndo allegramente ma con quel sottile brivido dell'aver osato qualcosa di proibito.

Poi ci furono le Pasque mistiche, anni in cui seguivo rigorosamente tutte le cerimonie del triduo religioso e mi sentivo partecipe, in colpa, addolorata e finalmente rinnovata, piena di buoni propositi e di fervori che mi avrebbero dovuto rendere quasi perfetta agli occhi di Dio e del mondo.

Durò qualche anno: i due figli, il lavoro, il trasloco nella nuova città in cui dovevamo cavarcela da soli hanno smorzato parecchio quel misticismo...

Coi figli piccoli le Pasque sono state spesso “affollate”: più che per Natale quando è troppo freddo e c'è rischio di neve e ghiaccio, o abbiamo ricevuto noi i nonni, gli zii, i cugini spesso per qualche giorno, anche per fare un giretto in quel centro di Firenze che tutti ammirano, oppure siamo partiti noi quattro per Bologna o per Pordenone con l'auto carica di bagagli e di uova di cioccolata, quando certe famiglie non erano ancora state squinternate e distrutte …

Quest'anno saremo noi due soli, io e mio marito.

Ogni figlio, ogni nipotino, va dagli altri nonni. Perchè? Un po' di colpa lo darei al periodo di studio matto e disperatissimo che mio marito ha già cominciato per i suoi tentativi di esami universitari nella sessione estiva: da settimane ormai si è buttato a studiare, non esiste nient'altro, dimentica anche cose importanti, alle richieste mie e dei figli su come si voleva passare la Pasqua o non dava risposta o, come riemergendo da un mondo tutto suo, tirava fuori solo un “Boh?”, a un certo punto i figli hanno preso le loro decisioni...

Questo clima mi sta un po' rattristando, mi è tornata in mente la Pasqua drammatica dell'anno scorso, per consolarmi mi ripeto che, tutto sommato, quest'anno va meglio, che c'è chi sta peggio di noi, però da qualche giorno mi sorprendo a controllare, vicino casa mia, le auto parcheggiate che hanno lo stesso colore di quella di mio suocero...Mi illudo di aver superato quel periodo, ma qualcosa di buio in fondo è rimasto, come quelle macchie che lavi...lavi, sembrano sparite, poi ad una luce diversa ritorna fuori l'alone e l'ombra scura. E' inutile che cerchi di “nascondere sotto il tappeto” di mille cose piacevoli, non riesco a spazzare via come vorrei.

Forse sarebbe stato meglio passare questa festa in compagnia e pensare meno...chissà se LUI vorrà studiare perfino domani!

Quasi quasi telefono a mio figlio e gli chiedo se domani pomeriggio, mentre ritornano a casa dopo il pranzo dai suoceri, si fermano un poco a casa nostra..

INTANTO PER TUTTI VOI AMICI DI QUI...UN FORTE ABBRACCIO VIRTUALE E UN GRANDE AUGURIO DI BUONA PASQUA!

Vi penserò anche domani e vi immaginerò alle prese con i parenti, con la cucina, con tortellini, agnelli, pastiere, focacce, torte pasqualine e...tante uova di cioccolato!

ore 19,30: ho appena finito di fare i biscotti pasquali...

...vi offro una colombina...Buona Pasqua!


 

 
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