Creato da atapo il 15/09/2007
Once I was a teacher

ASCOLTA...

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 1

 

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 2

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 3

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 4

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 5

RECHERCHE DU TEMPS PERDU 6

GATTI DI FAMIGLIA

 



BETO


 
CHILLY

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 74
 

Ultimi commenti

Io non ho nessun gatto "domestico", ma il mio...
Inviato da: atapo
il 23/03/2024 alle 19:21
 
la natura si risveglia...io ho tante violette selvatiche,...
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 11:02
 
Ah! Ah! Le mie ortensie sono a pianterreno... potrei...
Inviato da: atapo
il 21/01/2024 alle 23:41
 
"Devo fare entrare in testa alla gente...
Inviato da: cassetta2
il 08/01/2024 alle 18:20
 
Davvero!
Inviato da: atapo
il 19/12/2023 alle 23:26
 
 

Ultime visite al Blog

NonnoRenzo0atapoArianna1921lalistadeidesideri79monellaccio19ossimoraprefazione09cassetta2exiettogianor1marinovannisurfinia60myrgipacorabanneneveleggiadra0
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 

Tag

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 

Contatta l'autore

Nickname: atapo
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Etą: 72
Prov: FI
 

Messaggi del 02/10/2011

ANGELI CUSTODI

Post n°744 pubblicato il 02 Ottobre 2011 da atapo
 

 

NONNI

Raffaello

Sul calendario di oggi è indicata la festa degli angeli custodi e da qualche anno è diventata anche la FESTA DEI NONNI. Una delle solite feste del consumismo (quella della mamma, del papà, degli innamorati...), create per vendere regali, anche se magari talvolta possono offrire uno spunto per dedicare un pensiero particolare a qualcuno o per riflettere sulla propria vita. Infatti oggi mio marito telefonerà a mia suocera...

I miei nipotini non telefoneranno di certo oggi...i loro genitori non stanno troppo dietro a queste ricorrenze, in fondo siamo noi che li abbiamo abituati così: l'amore non si misura da una festa del calendario, ce lo scambiamo ogni volta che ci è possibile, senza troppe date fisse.

Ma oggi mi sono venuti in mente i "nonni" che hanno attraversato la mia vita.

L'unica nonna di cui mi ricordi in realtà era la bisnonna paterna Sofia: mi veniva a trovare piccola, curva, vestita di nero e saliva la strada polverosa verso casa mia proveniente da non so dove (davvero non so dove abitasse, credo verso il centro di Bologna, ma ormai quelli che potrebbero dirmelo se ne sono andati tutti...). Da una borsa di stoffa scura tirava fuori per me le tavolette di cioccolata che avevano allegati insieme dei pupazzetti; d'estate erano mezze squagliate e la mia mamma aveva paura che mi facessero venire mal di pancia, come infatti a volte accadeva, ma non aveva il coraggio di dirglielo...solo le faceva sparire prima che le terminassi. Andavamo insieme nei prati dietro casa, mi dava la mano e camminavamo lentamente, lei perchè molto vecchia, io perchè molto piccola e ancora incerta per via dei miei problemi alle gambe. Finì i suoi ultimi anni al ricovero, andavo a trovarla, sempre con la speranza che guarisse da quella strana malattia che è la vecchiaia, per...tornare lei da me. Fu la prima morte in famiglia di cui ebbi consapevolezza e il grande dolore di aver perso definitivamente qualcuno di molto caro...

Sua figlia, che sarebbe stata la mia nonna Margherita, non la ricordo proprio, morì che non avevo nemmeno tre anni. Dicono che mi fosse molto affezionata, raccontava la mia mamma che quando lei doveva andare in negozio ad aiutare il mio papà, mi lasciava sul seggiolone con dei fogli e le matite colorate. Io ero ingessata a causa di quei problemi, non mi potevo muovere e passavo ore a "disegnare" da sola: la nonna Margherita faceva capolino dalla porta socchiusa per controllare...mai una volta ci fu bisogno del suo intervento...io mi perdevo ore a tracciare e a seguire quel mondo di segni colorati...

Della nonna materna, Amedea, possiedo solo una foto sbiadita di inizio novecento: lei morì di parto nel rigido inverno del 1929, lasciando il marito con otto figli...e la mia mamma aveva solo nove anni. Storie terribili che mi erano state raccontate e mi facevano venire brividi di paura e di angoscia, come le favole dei lupi e delle streghe, da piccina, prima che crescendo mi rendessi conto di come la vita a volte eguaglia e supera le favole più crude.

Suo marito Augusto, il nonno materno, ogni tanto veniva a trovarci, sedeva in cucina qualche ora a parlare con sua figlia, mi guardava con grandi occhi azzurri e mi faceva qualche domanda in stretto dialetto bolognese, a cui io rispondevo con difficoltà, sia per la timidezza, sia perchè...non lo capivo proprio!

Invece il nonno paterno, Giovanni, ha "dominato" la mia vita fino alla mia maggiore età. Il suo aspetto autoritario rispecchiava il suo carattere, viveva solo in un appartamentino di quella che era la SUA casa, costruita con anni e anni di lavoro. In altri appartamenti stavamo noi, una zia con la famiglia, altri inquilini. Intorno c'era il famoso giardino che era assolutamente SUO, anche se lo godevamo pure noi: era lui che decideva tutto, che controllava ramo per ramo e fiore per fiore, di lui avevamo un timore reverenziale... Ogni tanto ci faceva doni inaspettati: un vestito nuovo ad ogni nipote, pizza per tutti, una giornata al mare...ma era conosciuto in giro come strano e lunatico, ed era vero. Andavo in Certosa con lui a trovare la nonna sua moglie e lo zio, quel suo figlio bellissimo e intelligentissimo, morto a 24 anni di malattia ai reni che non si riuscì a curare durante gli anni della guerra: davanti a quelle tombe si commuoveva sempre ed io distoglievo lo sguardo imbarazzata, erano le uniche lacrime che gli vedevo e forse ero la sola a vederlo piangere: in genere era di ghiaccio, in apparenza. Il mondo che aveva costruito il mio nonno finì con la sua morte: lo aveva legato troppo esclusivamente a sè, i suoi eredi non seppero che farsene e velocemente fu tutto venduto e sparì...

E i miei figli, che nonni hanno avuto? Il mio papà morì quando avevo diciotto anni, sarebbe stato un nonno affascinante e coinvolgente, come era stato per me un papà coinvolgente, affascinante e fantasioso...

La mia mamma...presto cominciò a soffrire di asma, stare coi bambini la affaticava, non potevo contare su di lei. Mi aiutò molto quando dovevo studiare per l'esame di concorso e mio figlio aveva pochi mesi, per fortuna in quel periodo lei non stava troppo male, ma fu l'unica volta. A Bologna d'estate coi bimbi piccoli era una passeggiata tra il verde del quartiere residenziale per andarla a trovare, passavamo la giornata con lei a casa sua, rientravamo prima che mio marito tornasse dal lavoro: lui aveva paura che la "suocera" si intromettesse nella nostra vita e questo mia mamma l'aveva ben capito...Da Firenze i contatti coi nipoti sono diminuiti, ma per loro era sempre una gioia organizzare una giornata o un fine settimana a Bologna. Quando si è trasferita a Ferrara, a volte è capitato che i miei figli già grandi siano andati a trovarla da soli, o che ogni tanto le telefonassero, salirono anche da lei a presentarle i fidanzati...

Mia figlia dice che questa nonna la sentiva molto vicina, anche se i contatti non erano frequenti, riusciva a parlare con lei meglio che con gli altri nonni...

Già, i miei suoceri...forse non è un caso che mia figlia senta questo...Il loro essere nonni è un fatto anagrafico, stavano bene anche senza avere nipoti tra i piedi. Se proprio avevamo l'acqua alla gola potevamo chiedere loro una mano e non ce la negavano, ma ho sempre avuto l'impressione che lo facessero per dovere e non per un vero desiderio di sentirsi partecipi. L'educazione ai sentimenti è stata probabilmente inadeguata anche qui: se esternamente erano gentili e disponibili non sono riusciti però a passare molto di intimamente sentito... D'altra parte il clima di quella famiglia non era certo dei più sereni, forse è stato meglio che ce ne siamo allontanati.

Fra qualche anno, i miei tre moschettieri mi diranno che nonna sarò...Intanto mi diverto molto con tutti e tre, penso che aver parlato oggi di nonni sia un po' una autocelebrazione, mi sono festeggiata da sola! E per concludere metto qui con fierezza i miei tre cuccioli, in edizione settembrina:

  

Martino, Damiano e Riccardo

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963