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SOLSTIZIO

Post n°1233 pubblicato il 22 Giugno 2015 da atapo
 

TRAMONTO e TORTELLINI

-Non si può lavorare di continuo! Ci dobbiamo prendere ogni tanto qualche ora di svago, andare fuori senza pensare a niente!-
Così ripeto a mio marito che si è "buttato" nei lavori di  bricolage da fare in casa e non esisterebbe altro al mondo, come è il suo stile, fino allo stremo, al mal di schiena e all'intrattabilità. Gli ho detto che almeno una volta alla settimana deve "staccare" e non per andare a rimuginare nuovi problemi nelle riunioni in parrocchia.
Così ci fu la piccola gita a cercare le fragole. Come per scegliere le vacanze, io gli propongo qualche iniziativa turistica o qualche sagra e lui sceglie. Ieri gli avevo detto che mai sarei rimasta in casa: era domenica ed era il solstizio d'estate, in qualche modo andava celebrato! Dunque nel tardo pomeriggio siamo usciti, per una meta vicina: Piazzale Michelangelo. Abbiamo fatto i turisti a casa nostra, piazzale Michelangelo è irrinunciabile per chi voglia abbracciare con uno sguardo tutta Firenze e le colline attorno, uno dei panorami più belli del mondo, dicono. E avevo saputo anche che ultimamente si è diffusa l'abitudine di andare lassù ad ammirare, fotografare ed applaudire il tramonto: ecco, l'avremmo fatto anche noi, proprio nel giorno del solstizio! Questa era l'idea romantica che spingeva me, mio marito era più attirato dal fatto che in questi giorni nel piazzale c'è una rassegna enogastronomica con cibi e vini provenienti da tutta Italia.
Infatti la numerosa folla era equamente distribuita, chi attorno ai banchetti delle golosità, chi appoggiata alla balaustra ad ammirare il panorama e il sole che si stava abbassando, anche se le nuvole non rendevano questo tramonto proprio eccezionale.

 



Veramente mi pareva ci fossero più persone alla balaustra, un campionario di gente da tutto il mondo, era difficile trovare un posto in prima fila, chi sistemava trespoli e teleobiettivi, chi si faceva selfie in tutte le pose, anche la scalinata era affollatissima, più nessun posto a sedere!

Però lo spazio è tanto, non ci si sentiva soffocare, ci stavano anche i venditori più o meno abusivi e i loro tappetini, l'indiano con le sue musiche e i suoi CD, lo stand raffinato dei super-vini dove facevano saltare i tappi a sciabolate. Un'occhiata (e qualche foto) al tramonto, un'occhiata all'umanità variopinta che stava lì attorno, seduti su una panchina... ecco due ragazzi giapponesi seduti sul marciapiedi accanto a noi: uno ha una piccola chitarra, aprono un quadernino appoggiato a terra sugli zainetti, cominciano a cantare: "Sul mare luccica, l'astro d'argento... santa Lucia...", in un buon italiano lievemente storpiato. Io immagino che siano tra quei numerosi studenti che vengono da ogni parte del mondo per studiare la nostra lingua, che tutti amano tranne noi italiani. Forse quella canzone l'hanno imparata proprio al corso, spesso si usano le canzoni per apprendere una lingua straniera. Altri passanti si fermano ad ascoltare perchè sono davvero molto gradevoli, quando poi intonano altre canzoni in giapponese ecco che attraggono molti altri loro conterranei, che si uniscono al coro e applaudono alla fine. Abbiamo anche lo spettacolino, tutto gratis!

 


Ormai è buio, le nuvole si sono dissolte e il cielo è cobalto: uno spicchio di luna è accompagnato nientemeno che dai pianeti Venere e Giove, nettamente visibili, in una congiunzione astronomica suggestiva.
Prosaicamente ci è venuta fame, tra gli stand scegliamo... quello dei tortellini emiliani, convinti dallo squisito assaggio che ci è stato offerto. In fondo, qui a Firenze ò molto difficile trovare i VERI tortellini dal sapore bolognese, per cui dopo averne fatto una scorpacciata ne acquistiamo anche per casa!
E il David dall'altro controlla tutto, pare indeciso se flirtare con la luna o scendere dal suo piedistallo ad assaggiare qualche bontà che gli cucinano sotto i piedi...
Così abbiamo dato il benvenuto all'estate 2015.


 
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